SPAGHETTI CINESI
Autore |
MA Jian |
Editore |
Feltrinelli, Milano |
Prima edizione |
2006 |
Pagine |
192 |
Traduzione (dall'inglese) di |
Nicoletta Pesaro |
Titolo originale |
The Noodlemaker
© Ma Jian, 2004 |
N. ISBN |
978-8807701733 |
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Uno scritore professionista e un donatore
di sangue ugualmente professionista pranzano assiame. sono due persone
molto diverse e hanno filosofie e stili divita opposti, ma vivono nella
medesima realtà, la Cina post-Tienanmen, quella delle grandi
opportunità, delle libertà ritrovate e dei facili guadagni. Mentre
mangiano, lo scrittore confida all'amico che il Partito gli ha
commissionato un romanzo propagandistico incentrato su Lei Feng, una
sorta di Stakanov cinese. Ma il vero problema è che sono altri i
personaggi che popolano il suo immaginario. Complice una bottiglia di
buon vino, racconta allora di una trentenne che, acquistata una fornace
di seconda mano, avvia una brillante attività di cremazione di
cadaveri, più costosa del servizio pubblico ma più veloce e con una
serie di optional. L'imprenditore, col passare degli anni, trova in
questa attività una proficua fonte di guadagno e uno sfogo alle sue
frustrazioni, tanto che alla fine convincerà anche la madre a farsi
cremare viva. Poi c'è l'editor di successo che, per l'insoddisfazione
coniugale, si impegola in una serie di vorticose avventure amorose che
lo porteranno dritto al tracollo. C'è la ballerina professionista che
vuole suicidarsi sul palco perchè amareggiata dalla vita; il padre che
vuole disfarsi della figlia ritardata perchè solo così potrà sperare
di avere un figlio maschio. C'è lo scrittore su commissione che passa
tutto il tempo a comporre lettere d'amore per gli altri, finchè non si
innamora lui stesso di una delle donne-destinatarie.
Alternando il corrosivo sarcasmo a
divagazioni di costume assolutamente leggere, come quando parla di mille
prelibateze culinarie o degli innumerevoli nomi con cui si definisce il
seno delle donne, Ma Jian dimostra di essere un raffinato e disincantato
psicologo del gesto e del sentimento e, grazie alla finezza della sua
analisi, i personaggi ci coinvolgono all'istante nel loro vissuto.
Ma Jian è nato a Qingdao nel
1953. Ha lavorato come riparatore di orologi, pittore di poster di propaganda e fotoreporter per una
rivista diretta dallo stato. A trent'anni abbandona il lavoro e viaggia
per tre anni attraverso la Cina, un viaggio poi descritto nel suo libro Polvere Rossa (Neri Pozza 2002). Nel 1987
pubblica la raccolta di racconti sul Tibet Tira fuori la lingua
(Feltrinelli 2008), libro che gli costa la condanna pubblica del governo
cinese, il bando delle sue opere e lo spinge all'esilio a Hong Kong. Nel '97, dopo la restituzione dell'isola
alla Repubblica Popolare Cinese, parte per la Germania e infine Londra, dove vive tuttora. Nessuno dei suoi libri
può circolare nella Repubblica Popolare. Mentre lo scrittore ci torna
due o tre volte all'anno. Autore di
Polvere rossa (2002),
Pechino è in coma (2009),
Spaghetti cinesi (2006),
Tira fuori la lingua. Storie dal Tibet
(2008), La via oscura (2015),
Il sogno cinese (2021)
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