tuttocina tuttocina
Google Web https://www.tuttocina.it

L'UOMO CHE ALLEVAVA I GATTI
e altri racconti

L'uomo che allevava i gatti e altri racconti

Autore MO Yan  莫言
Editore Einaudi, Torino
Prima edizione 1997 (2008 nella collana ET Scrittori)
Pagg. 260
Traduzione (dal cinese) di I racconti Il fiume inaridito (枯河), Il cane e l’altalena (白狗秋千架), Il tornado (大风, La colpa (罪过), Musica popolare (民间音乐), L’uomo che allevava i gatti (养猫专业户), sono stati scelti e tradotti da Daniele Turc-Crisà.
I racconti Il vecchio fucile(老枪), Esplosioni (爆炸), Il neonato abbandonato (弃婴) sono stati scelti da Maria Rita Masci.
I racconti Il vecchio fucile e Il neonato abbandonato sono stati tradotti da Lara Maconi.
Il racconto Esplosioni è stato tradotto da Giorgio Trentin.
Revisione delle traduzioni A cura di Maria Rita Masci
Titolo originale Lao qiang, Ku he, Bai gou qiuqianjia, Baozha, Qi ying, Da feng, Zuiguo, Minjian yinyue, Yang mao zhuanyehu
© 1986 e 1989 Zuojia chubanshe, Pechino;
1988 Kunlun chubanshe, Pechino

«Scalzo, un paio di calzoni neri corti fino al ginocchio, la schiena lucida, e in testa un cappellaccio di paglia con gli orli tutti logori, accartocciato e avvizzito come un fascio di foglie morte, questo padre si erge davanti a me...». Questo «padre» è l’immagine della Cina rurale, di una terra che non ha nulla di materno, che coincide con la gretta realtà della miseria, eppure assume un’autorevolezza arcana, antica e fragile. Mo Yan descrive il contrasto tra la cruda, brutale sostanza della vita di ogni giorno e la sottile magia che pure la pervade. I campi di sorgo sono teatro delle fatiche dei contadini, ma ancvhe il territorio notturno dove le volpi si accendono come scie di fuoco per indicare la strada a chi si è perso; nelle acque del fiume annegano i bambini, ma nei giorni di nebbia gli spiriti-tartaruga salgono in superficie a banchettare in abito da sera; i più razionali dirigenti del Partito possiedono un terzo occhio per vedere attraverso i muri, ma lo chiudono quando hanno troppa paura...
I protagonisti di questi racconti sono quasi sempre bambini, orfani, miserabili, ma ricchi della capacità di vedere le più sottili efferatezze e le più segrete meraviglie. Anche quando sembrano sul punto di soccombere, conservano una loro leggerezza magica. I bambini portano sulle spalle il peso dell’anima, e cercano di traghettarla sull’altra riva del fiume, tra esseri umani che hanno dimenticato di essere stati anche loro, un giorno, figli e bambini.

Mo YanMo Yan, che (in cinese classico) significa "non parlare", (cinese tradizionale: 莫言, pinyin: Mò Yán), pseudonimo letterario di Guan Moye (cinese tradizionale: 管谟业) (Gaomi, 17 febbraio 1955), è uno scrittore e sceneggiatore cinese. Premio Nobel per la Letteratura nel 2012, nasce nel 1955 da una famiglia numerosa di contadini poveri, a Gaomi, nella provincia dello Shandong. Nel febbraio del 1976 abbandona il povero e isolato paese natale per arruolarsi nell'esercito. Fa il soldato semplice, il caposquadra, l'istruttore, il segretario e lo scrittore. Nel 1997, congedatosi dall'esercito, inizia a lavorare per un giornale. Nel frattempo si è laureato presso la Facoltà di Letteratura dell'Istituto Artistico dell'Esercito di Liberazione Popolare (1984-1986) e ha ottenuto un Master in Studi letterari e artistici presso l'Università Normale di Pechino (1989-1991). Inizia a pubblicare nel 1981.
Fra le sue numerose opere narrative, Einaudi ha finora pubblicato Sorgo rosso, 1994, L'uomo che allevava i gatti, 1997, Grande seno, fianchi larghi, 2002, Il supplizio del legno di sandalo, 2005, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao, 2009, Le rane, 2013, Le canzoni dell'aglio, 2014, Il paese dell'alcol, 2015, e I quarantuno colpi, 2016. Delle sue undici novelle si ricordano Felicità, Fiocchi di cotone, Esplosioni, Il ravanello trasparente. Tra i racconti, Il cane e l'altalena e Il fiume inaridito, che Einaudi ha pubblicato nella raccolta di racconti L'uomo che allevava i gatti, Cambiamenti, pubblicato nel 2012 con i tipi di Nottetempo.
Ha anche scritto opere teatrali e sceneggiature cinematografiche come Sorgo rosso, Il sole ha orecchie, Addio mia concubina. Il film Sorgo rosso è stato premiato con l'Orso d'Oro al Festival del cinema di Berlino e Il sole ha orecchie con quello d'Argento. Nel 2005 gli è stato assegnato il Premio Nonino per la sua intera opera.

Opere principali di Mo Yan (in cinese)

Notizie dalla stampa sul conferimento del Premio Nobel
Nobel per la Letteratura a Mo Yan. La Cina supera il vecchio complesso (La Stampa)
A Mo Yan il Nobel per la letteratura. E' l'autore di "Sorgo rosso" (La Repubblica)
Il Nobel a Mo Yan, «colui che non vuole parlare» (Il Corriere della Sera)
Cina, letteratura da Nobel (Lettera 43)
Il Nobel per la letteratura va a Mo Yan, autore di Sorgo rosso (Il Messaggero)
Sorgo Rosso, libro e film rivelazione (Ansa)

 

CENTRORIENTE - P. IVA 07908170017
Copyright Centroriente 1999-2023