In
Cina, per Fengshui si intende tutto un insieme di prescrizioni
geomantiche - innalzate a livello artistico, secondo Joseph Needham - che
consentivano di determinare, un tempo, la scelta dell'ubicazione di qualsiasi
costruzione: città, palazzi, templi, strade, ponti, abitazioni e tombe. I
termini Feng e Shui significano "Vento e Acqua". I geomanti, convocati
prima dell'inizio dei lavori, studiavano a lungo la direzione dominante dei
venti, la loro periodicità, la loro forza, nonché quelle delle acque (fiumi,
ruscelli, laghi, stagni...) che erano parte integrante della topografia. Ma
intervenivano ben altri fattori, come l’orientamento delle pieghe del terreno,
la disposizione e la localizzazione degli alberi e delle rocce, la presenza o
meno di una pagoda, e le ricerche risalivano quasi fino all' "epoca di
Matusalemme"! Siamo seri: tuttavia è vero che la data di nascita del
futuro proprietario veniva presa in considerazione. Altro fattore determinante,
i cinesi erano convinti dell'esistenza, in ogni luogo, di forze ctonie e di
altre forze del sottosuolo, benefiche o malefiche, a seconda del caso. Stava al
geomante prendere in considerazione tutti questi fattori - e ben altri ancora! -
prima di fissare il luogo e la data dei lavori. La fortuna o la sfortuna degli
occupanti dipendeva da questo.
Fare la scelta giusta
Lo
scopo della geomanzia era quindi quello di giudicare, valutare i luoghi
proposti, oppure anche di ricercare, a richiesta, siti in cui le influenze
favorevoli fossero il più possibile predominanti, oppure modificare la
configurazione di determinati luoghi che non risultavano soddisfacenti. I cinesi
pensano effettivamente che il sottosuolo sia abitato e percorso da forze
misteriose, manifestazioni "invisibili come il vento, impalpabili e
inafferrabili come l'acqua... Forze che giungono in forma di nubi e se ne vanno
sotto forma di nebbia". Una fessura che crepa un muro, non si spiega con
uno slittamento o un assestamento del terreno; in Cina si trova un'espressione
immaginifica: è il soffio del drago. Ed è bene e preferibile avere questo
drago "con" sé, dalla propria parte.
Spetta
all'esperto interpretare tutto ciò con la sua bussola geomantica. A dire il
vero, come in tutto l'emisfero settentrionale, l'orientazione migliore, verso
sud, protetti dal freddo e dal vento del nord, è ricercata anche in Cina, e fu
e resta comunque la prima regola da seguire. Inoltre, quando è possibile, le
abitazioni vengono addossate tradizionalmente a nord, contro un'altura, per
aprirsi più decisamente a sud. Dal nord vengono - e sono sempre venuti - guai,
geni malvagi, freddo, venti polari, tempeste di sabbia dal Gobi, e anche
invasori mongoli e mancesi.
Per di
più i viventi dipendono strettamente dai morti, e la tomba di un antenato mal
situata si credeva potesse provocare la rovina della famiglia, mentre una buona
esposizione comportava, al contrario, la prosperità. L'aggiunta, in prossimità
della tomba, di un albero o di una pagoda, al posto giusto, potevano migliorare
notevolmente il fengshui mediocre di un luogo. Poiché i Mani degli antenati
fanno anch'essi parse dell'universo degli spiriti che gremiscono la terra e gli
spazi aerei, e turbinano volentieri intorno agli esseri e alle dimore, questi
spiriti possono anche influire, sia nel bene che nel male, sul destino degli
esseri viventi. In Cina esiste in effetti la convinzione che gli esseri viventi
traggano le proprie forze dagli antenati, e che le tombe "funzionino"
per i discendenti dei defunti come vere e proprie "centrali energetiche
familiari". Quando scoppiava una rivolta, il primo gesto delle autorità,
spesso, non era quello di raccogliere le truppe, ma invece inviavano
immediatamente un commando militare a devastare le sepolture degli antenati
degli insorti. Da questo si capisce che il fengshui del luogo era
realmente considerato importante e in continua attività. All'inizio del
1980, alcuni contadini dell'isola di Hainan hanno assillato squadre di cercatori
di petrolio, perché le trivellazioni compromettevano, a loro avviso, il fragile
equilibrio geomantico dell'ambiente. I lavori rischiavano di "ferire"
la terra, di "tagliarle le vene"!
Così
dunque, da sempre, i cinesi hanno attribuito un'estrema importanza al fengshui
dei luoghi e quindi hanno chiesto l'intervento dei geomanti, i fengshui xiansheng.
Questi
ultimi dovevano prendere in considerazione vari "parametri", come
diremmo noi oggi, e soprattutto non dovevano dimenticarne neppure uno. Oltre ai
già citati, menzioniamo quello, importante, dei soffi opposti, lo Yin e lo Yang
del sottosuolo. Per i cinesi, le profondità del suolo sono attraversate da due
soffi, i cui emblemi sono la Tigre bianca, nefasta, e il Drago verde, benefico.
Altro aspetto binario: i siti obbediscono ai due grandi principi che governano
l'universo, le due forze antagoniste complementari; sono yin o yang. Marcel
Granel, in "Pensée chinoise", liparagona alla nostra
opposizione "versante in ombra e versante soleggiato". La parola yang
(associata alla situazione: nord del fiume, sud della montagna) suscita l'idea
di Calore e di luogo esposto al sole, quindi di versante soleggiato; invece sono
di natura yin i versanti in ombra (a nord della montagna e a sud del fiume) e
anche le tombe. Quindi, viceversa, le abitazioni degli esseri viventi sono di
natura yang. L'ideale per una tomba era avere davanti un fiume, una scogliera
dietro e colline ai lati.
Luoghi
propizi, più che belli
Perciò, agli occhi dei cinesi, di primo acchito un
luogo non è né bello né brutto: è propizio o sfavorevole, è yin o yang, cioè in
armonia con uno dei due principi cosmici. La scelta è quindi pratica prima
ancora di essere estetica; la bellezza del sito è qualcosa di aggiunto, un
sovrappiù. Questo fatto può risultare sorprendente quando si osserva con quanta
armoniosa efficacia le costruzioni si inseriscono nei paesaggi. Non c'è dubbio
che in questa alchimia della scelta del luogo vengono prese in considerazione
anche i fattori estetici. Per concludere con queste forze del sottosuolo,
sappiamo che si crede che il flusso dell'energia cosmica che scorre nella
totalità dell'universo, circoli ‑ come le nostre vene e arterie, o il nostro
sistema nervoso ‑ in una rete di vasi invisibili ma reali, che sono paragonati
a draghi. In tal modo si è potuta paragonare la geomanzia, scienza della
pianificazione e dell'utilizzazione dello spazio, all'agopuntura, che è l'arte
di equilibrare le forze antagoniste che circolano nel corpo umano, pungendo dei
punti nevralgici. Del resto, in geomanzia, per designare un sito ideate, si usa
il termine xue, che è lo stesso utilizzato in medicina per designare
i punti dell'agopuntura, i nodi in cui si concentra l'energia e in cui possono
essere piantati gli aghi. I dislivelli del terreno, dalle gobbe più
insignificanti alle montagne, sono manifestazioni del soffio cosmico, e
rivelano le vie di circolazione profonda dell’energia vitale, linfa delle
viscere della terra. Le catene montuose indicano la direzione delle vene del
flusso energetico; sono paragonate a draghi, come abbiamo già detto. Il
geomante viene chiamato per interpretare le pulsazioni del drago del luogo.
Inoltre bisogna che la catena montuosa sia sinuosa, dinamica, perché un
allineamento rettilineo dei monti indica un drago che ha cessato di vivere,
fatto che non è per nulla di buon auspicio, - perché il drago, in Cina, - diversamente
che da noi, dove incarna le forze del male - è un essere benefico e di buon
augurio. Le strade sinuose, le traiettorie strampalate, sono considerate
favorevoli alla circolazione degli influssi benefici, mentre gli influssi
maligni tendono ad approfittare delle prospettive diritte. Questo è il motivo
delle pareti schermo poste sull'asse d'ingresso delle abitazioni.
Una scienza e
un'arte al tempo stesso
Quante domande vengono dunque poste al geomante, il
cui intervento è un atto importante e completo! Sa che un errore da parte sua
può far precipitare nella sfortuna e nella "iella" intere
generazioni. Sul suo compasso astrologico e sulla bussola magnetica luopan, con cerchi concentrici (in
alcune ci sono fino a 28 cerchi!) deve interpretare gli 8 trigrammi, i 64
esagrammi, i 12 rami terrestri, le 9 stelle, le 28 costellazioni, i 24 periodi
climatici, le 72 direzioni, le 28 mansioni lunari, i 5 elementi e le 24
posizioni azimutali. Il 27° anello, per esempio, indica le orientazioni fauste
e nefaste per le tombe. Sull'anello delle 72 direzioni (o draghi), un terzo
(24) soltanto tra loro è favorevole. Oltre al suo uso spaziale, questa bussola
consentirà inoltre di calcolare l'ora e i giorni propizi per l'inizio dei
lavori. Non ci si improvvisa geomante. Portata a termine tutta questa ricerca,
abbiamo osservato che il "risultato" mostrava anche, per di più, un
certo felice risultato estetico nella disposizione dei luoghi. Una scienza e
un'arte al tempo stesso, dunque!
Intraprendere una costruzione significava dunque
congiungerla, "collegarla" alla rete delle energie cosmiche, o al
soffio vitale dell'universo (detto qi, in cinese). L'arte del geomante consiste
dunque nel ricercare, individuare, misurare le energie del luogo, scoprirvi i
nodi di concentrazione, punti favorevoli e propizi alle costruzioni, e quindi
luogo di collegamento per eccellenza!
Questa tradizione del fengshui non è affatto morta.
Attualmente, a Taiwan, si potranno contare circa 50.000 geomanti, molti dei
quali sono, naturalmente, buffoni e ciarlatani. Non ci si improvvisa geomante,
l'abbiamo già detto. Recentemente, a Canton, con l'attuale liberalizzazione del
regime, sembra sia stato fatto appello, a più riprese, a geomanti di Hong Kong.
In passato sembra che il regime comunista li avesse eliminate del tutto. Erano
ritenuti eccessivamente reazionari e legate alle superstizioni. Questi recenti
interventi dei geomanti sul territorio della Cina comunista, proverebbero la
straordinaria forza delle tradizioni nel popolo cinese, e la solida capacità di
resistenza del suo "inconscio collettivo". Tutta la fortuna e la
sventura future dipendevano quindi totalmente da questa sapiente geomanzia e
aeromanzia, e quindi dalla ricerca della migliore armonia tra lo yin e lo yang.
Continua
|