UNA VITA CINESE
Il tempo del partito
Autore |
LI Kunwu e P. Ôtié
Illustrato da LI Kunwu |
Editore |
ADD, Torino |
Prima edizione |
Giugno 2016 |
Titolo originale |
A Chinese Life |
Traduzione (dall'inglese) di |
Giovanni Zucca |
Pagine |
200 |
N. ISBN |
978-8867831555 |
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Il tempo del denaro
- III vol |
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Il tempo del partito - II vol. |
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Il tempo del padre
- I vol. |
Esce il secondo volume di Una vita cinese, dopo il
successo di critica e pubblico del
primo, finalista al Premio Terzani.
Con Il tempo del Partito prosegue la storia autobiografica dell’artista
Li Kunwu, che la firma con i suoi disegni co-sceneggiati da P. Ôtié. In
questo emozionante viaggio nel tempo, la vita di Li scorre parallela
alla storia della rossa superpotenza mondiale tra nostalgia e
consapevolezza.
Una vita cinese è una testimonianza unica in 3 volumi (il terzo uscirà
alla fine del 2017): la Cina raccontata dall’interno, dalla presa di
potere di Mao Zedong a oggi, per capire finalmente in che modo la
politica è parte della vita quotidiana di 1,3 miliardi di cinesi.
1976, la Cina è in lutto. Il grande timoniere, Mao Zedong, è morto.
Disorientati, sconcertati, i cinesi sono in stato di shock. Che ne sarà
della Rivoluzione culturale?
Mentre si diffonde il timore per l’arrivo di giorni bui, un annuncio
avverte la popolazione che la banda dei 4 (Zhang Chunqiao, Wang Hongwen,
Yao Wenyuan e Jiang Qing, la moglie di Mao), responsabile delle
investigazioni durante la Rivoluzione culturale, è stata arrestata! Una
nuova aria soffia sulla Cina, una nuova epoca è iniziata. È giunto il
momento per Xiao Li di entrare nel Partito. “Un Partito al quale è
necessario dare la propria vita, un Partito che deve avere la precedenza
sul proprio interesse, la propria famiglia e gli amici.”
Ritmato, appassionante, profondamente umano, Il tempo del Partito
racconta gli anni dal 1976 al 1980, epoca in cui Deng Xiaoping compie i
suoi primi passi politici ed economici.
Dopo Il tempo del padre (vale a dire Mao) e prima di Il tempo del
denaro, il libro racconta come Li Kunwu , i cui antenati erano bastardi
neri (proprietari terrieri), tenti di lavare questa “macchia indelebile”
e di entrare nel Partito comunista cinese, “il solo futuro della Cina”.
Dopo sette anni di esercito e di unità agricola di produzione, i suoi
sforzi vengono premiati e il suo talento riconosciuto: diventa
disegnatore-funzionario di un quotidiano ufficiale. – Le Monde
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Del primo volume della trilogia Una vita cinese. Il tempo del padre,
hanno scritto:
«La forza del fumetto sta nel far emergere, sotto la coltre
dell’ideologia, tutti i timori e le passioni dei singoli.» – Giorgio
Fontana, Pagina99
«Con un bianco e nero generoso, forte di un gusto coltivato attraverso i
maestri del fumetto cinese (Feng Zikai e Ye Qianyu), popolare in senso
non deteriore, con tratti a volta quasi espressionisti.» – Marco Del Corona, La Lettura
«Un magnifico graphic novel, Una vita cinese, autobiografia in forma di
fumetto di Li Kunwu che racconta con tragica levità come traversare i
sanguinosi balzi in avanti e indietro della grande Cina timonata dal
presidente Mao.» – Bruno Ventavoli, Tutto Libri
«Una vicenda narrata con una certa, leggera gentilezza, ma che non
nasconde la quantità di drammi e le vere e proprie aberrazioni
conosciute dal popolo cinese alle prese col Grande Balzo in Avanti prima
e la Rivoluzione Culturale poi. Ancora una volta, il memoir privato si
mescola coi grandi sommovimenti della storia, e il risultato è
istruttivo e poetico al tempo stesso.» – Valerio Mattioli, Linus
«Una vita cinese getta una luce meravigliosamente autentica su un mondo
che forse crediamo di conoscere, sulle pieghe delle ideologie
novecentesche, sull’eterno dilemma del consenso che aleggia sui leader
carismatici e li protegge, sul secolo scorso e sui suoi risvolti su cui
non smetteremo mai di interrogarci.» – Carlo Greppi, Doppiozero
«Il disegno e l’aspetto “visivo” in generale conferiscono a Una vita
cinese un’estrema originalità. Tra i fumetti negli scaffali delle
librerie, lo stile di Li Kunwu si fa notare e non può lasciare
indifferenti: vignettista e disegnatore di poster di propaganda, egli
attinge alla più genuina tradizione cinese e all’iconografia moderna,
giocando sapientemente con l’inchiostro.» – Martina Caschera, Lo Spazio Bianco
«Una vita cinese è un fumetto potente, impossibile da ignorare.» –
Stefano Feltri, Il Fatto Quotidiano
«Può un fumetto in bianco e nero ancora suscitare emozioni nell’era
digitale e (post)technicolor? Possono eventi ormai molto noti quali il
Grande balzo in avanti e la Rivoluzione culturale essere visti da
un’angolatura diversa? A queste domande, la lettura di Una vita cinese.
Il tempo del padre ci permette di rispondere positivamente. Li Kunwu e
Philippe Ôtié confezionano un piccolo gioiello di potenza narrativa non
inferiore a quella dello strumento cinematografico.» – Giuseppe Gabusi, Orizzonte Cina
Il testo originale (in inglese) è stato pubblicato in inglese in volume
unico con il titolo "A chinese life".
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