È con questo romanzo che Ba Jin regola i conti con il so passato di
figlio di una tipica famiglia della Cina tradizionale, unistituzione che
"possedeva" padri, madri, figli, nuore, nipoti, servi e serve, negando
allindividuo letà adulta, lassunzione di responsabilità in prima
persona, imponendogli laccettazione della gerarchia etica, gregaria o di clan, con
piccoli ritagli di spazi personali rivolti però al non-essenziale: allo svago,
allestetismo, al gioco erotico, al dilettantismo, alla prevaricazione /suocera
contro nuora, fratello maggiore contro fratello minore
=, alla perversione del
sentimento. Ba Jin denuncia lorrore di una società mummificata nella ieraticità
feudale in cui il patriarca, solo per virtù generazionale, decide del destino di tutti
congiunti secondo tempi e modalità scanditi dal ritmo inflessibile di una ritualità che
è un misto di superstizione, cultura e tradizione. Famiglia narra la rivolta dei
giovani di casa Gao e il martirio di tre ragazze (tanto diverso dal nostro?) in cui
"nascere donna è il peggiore castigo", come recitavano i classici confuciani.
E il suicidio della servetta Mingfeng che spinge il minore dei fratelli Gao, Juchui,
ad abbandonare la grande casa e a dedicarsi alla lotta per il rinnovamento della società.
Così Famiglia , pubblicato in Cina nel 1931 (la vicenda è ambientata
allinizio degli anni venti), fu subito recepito come appello vibrante alla
redenzione attraverso la sofferenza, come una Resurrezione cinese. Ed è sotto il
segno di Tolstoj che si situa questa opera di Ba Jin, secondo Pierre-Jean Rémy "uno
dei tre o quattro maggiori scrittori viventi della sua generazione", con riferimento
non alla letteratura cinese, ancora per noi illustre sconosciuta, ma a quella mondiale.
Ba Jin, il più prolifico e famoso romanziere della
Cina contemporanea, nasce nel 1904. Giovanissimo va a vivere a Parigi dove, a contatto con
la cultura occidentale, si immerge nello studio della letteratura di tutto il mondo.
Comincia a scrivere i primi romanzi e i primi racconti; suoi idoli sono in quel periodo
Bakunin e Kropotkin, Sacco e Vanzetti, Emma Goldman, le cui opere e il cui pensiero
concorrono a determinare nella figura di intellettuale rivoluzionario che il giovane Ba
Jin andava maturando una componente decisamente anarchica. Rientrato in patria, prosegue
con la sua attività di scrittore impegnato ma, con lavvento della Repubblica
popolare, la vigilanza del partito comunista cinese lo costringe a spurgare le sue opere
di quei fermenti giudicati eterodossi. Nel 1968 la rivoluzione culturale lo travolge: la
sua produzione artistica è messa allindice, lui stesso processato e inviato in un
campo di lavoro a "rieducarsi", per lunghi anni costretto al silenzio e
dimenticato. Si tornerà a parlare di lui solo nel 1976, anno che segna la caduta della
"banda dei quattro". Da allora i suoi romanzi sono stati ripubblicati in Cina e
tradotti allestero. Di Ba Jin oltre a Famiglia è stato pubblicato Gelide notti. La sua
opera è stata proposta per il premio Nobel.