1920, rosso è il colore del palanchino
per le nozze della giovanissima Mei Li, costretta a sposare un uomo
cieco e paralitico.
1970, rosso è il colore delle bandiere durante la rivoluzione culturale
cinese: la modernità irrompe con violenza stravolgendo le tradizioni
ancestrali e la vita della nipote Fan Fan.
Due voci femminili, due generazioni a confronto, due racconti che si
alternano con grande umanità, due donne coraggiose e piene di speranza,
due esistenze parallele e nello stesso tempo completamente diverse.
Rosso è il colore della felicità. Nonostante le vicissitudini della
vita, nonostante le calamità naturali e il tempo che passa, Mei Li e
Fan Fan riusciranno a viverla intensamente.
«Cos'è la felicità, mi chiedi? Non lo so. Non me lo sono mai chiesto.
Ma una cosa è certa: io l'ho conosciuta. O meglio, ho vissuto momenti
felici. Per mela felicità non è una cosa astratta, ma l'insieme dei
momenti felici che la vita mi ha riservato e mi riserverà, in numero
infinito. Il punto è saperli cogliere al volo, viverli appieno».
Wei Wei è nata
nel 1957 nel Guangxi, una delle province meridionali della Cina. Dopo
aver vissuto a Parigi e successivamente a Manchester, in Inghilterra,
dove oggi risiede. Nel 2007 le Edizioni e/o hanno pubblicato La
ragazza che leggeva il francese. Wei Wei scrive in francese.