LA
RAGAZZA CHE LEGGEVA IL FRANCESE
Autore |
Wei
Wei |
Editore |
Edizioni
e/o, Roma |
Prima
edizione |
2007 |
Pagine |
208 |
Traduzione
(dal francese) di |
Elisa
Sabattini |
Titolo
originale |
Une
fille Zhuang
© 2006 Éditions de l'Aube |
Dopo aver terminato gli studi superiori, Wei Wei viene mandata a lavorare in campagna per essere "rieducata". Nel cuore ha un solo desiderio: diventare medico per poter aiutare la gente. Questa sorta di "missione" è per lei un obiettivo vitale che le permette di superare i difficili momenti quotidiani. Finché un giorno il destino le gioca uno strano scherzo: viene scelta per studiare il francese! La Cina ha bisogno di lei per una missione nell'Africa francofona. Non ha altra scelta: se vuole continuare a studiare, deve dedicarsi al francese e abbandonare l'idea di diventare medico. Col tempo, tuttavia, Wei Wei si innamora di questa lingua così diversa e affascinante, che di fatto scopre "clandestinamente" nella sua interezza perché il regime impone letture tradotte e rivedute da cinesi. Sarà nella biblioteca dell'università che, nascondendosi da occhi indiscreti, leggerà Hugo, Balzac, Gide...
Nel romanzo ci sono pagine di grande interesse, nelle quali dal confronto della struttura delle due lingue, francese e cinese, si delineano le differenze tra la mentalità cinese e quella francese (e italiana). Dalle lingue, dalla grammatica e dalla sintassi nascono interi mondi e lo studio della lingua può aiutare a scoprirli e a comprenderli. Wei Wei è come il bambù, sarà in grado di piegarsi alle difficoltà della vita senza mai spezzarsi.
Wei Wei è nata nel 1957 nel
Guangxi, una delle province meridionali della Cina. Dopo aver vissuto a
Parigi e successivamente a Manchester, in Inghilterra, dove oggi
risiede.La ragazza che leggeva il francese è il suo quarto romanzo.
Wei Wei scrive in francese.
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