Dinastia Ming: 1368-1644.
Dinastia cinese, nazionale: famiglia Zhu, fondata da Zhu Yuanzhang,
detto "Hongwu" (1368-1398), resa illustre principalmente da
suo figlio Yongle (1402-1424).
Capitale Nanchino (Nanjing - "capitale del sud"), poi, nel
1409, Pechino (Beijing - "capitale del nord").
Imperatori
della dinastia Ming (per la cronologia con i nomi in caratteri, nomi
familiari, nianhao ecc. vedi la pagina apposita)
Hongwu: 1368-1398
Jianwen: 1399-1402
Yongle: 1402-1424
Hongxi: 1424-1425
Xuande: 1425-1435
Zhengtong: 1435-1449 *
Jingtai: 1449-1457
Tianshun:
1457-1464
Chenghua: 1464-1487 |
Hongzhi: 1487-1505
Zhengde: 1505-1521
Jiajing: 1521-1567
Longqing:
1567-1572
Wanli: 1572-1620
Taichang: 1620
Tianqi: 1620-1627
Chongzhen: 1627-1644 |
*
L'imperatore Zhengtong (nome dinastico Yingzong) nel 1449 venne
catturato in seguito a una guerra contro le tribù mongole.
Essendo l'imperatore in ostaggio fu nominato il successore che
assunse il "nianhao" di Jingtai (nome dinastico
Yingdi). Dopo poco Zhengtong venne rilasciato, ma dovette
attendere fino alla morte di Jingtai per rientrare in possesso
del trono, attraverso un colpo di Stato, con il nuovo
"nianhao" di Tianshun. |
Ossia 16
sovrani in 275 anni.
I mongoli, che occupavano la Cina del
nord dal 1234, si erano impadroniti della totalità del sud soltanto nel
1279. Dalla metà del XIV secolo hanno luogo delle sommosse e, dal 1368,
uno dei capi ribelli, Zhu
Yuanzhang fondava a Nanchino, nella regione liberata, il nuovo
Impero Ming. Per la prima volta un'insurrezione popolare portava alla
creazione di una dinastia.
Ma la Cina
era sconvolta dalle guerre e dalla precedente occupazione mongola.
Adottando il nome di regno di Hongwu
(1368-1398), il fondatore intraprese una gigantesca opera di
ricostruzione economica; fece creare un catasto generale dell'Impero e
censire la popolazione. Il suo regno sarà caratterizzato da grandi
purghe e processi politici. D'altronde Hongwu inaugura un tipo di potere
rigido, autoritario e dispotico. Ormai il governo centrale agisce in
segreto, ha rotto i ponti con la popolazione; questa scissione sarà
ulteriormente accentuata quando il potere centrale si trasferirà a
Pechino (1409), una città decentrata, nel nord, mentre invece la parte
più importante delle attività economiche e umane del paese ha come
nucleo il basso Yangzi. Durante la dinastia Ming si diffondono le
polizie segrete e aumenta il potere degli eunuchi che, in certe epoche
(inizi del XVI e XVII secolo), domineranno completamente il governo.
Il grande
regno di Yongle è
caratterizzato dall'espansione militare verso la Mongolia e verso il
Vietnam. È durante questo periodo tra il 1405 e il 1433, che il grande
eunuco mussulmano Zheng He iniziò sette grandi
viaggi marittimi che lo condussero fino al Mar Rosso e sulla costa
somala. Nel corso del XV secolo, davanti a una nuova pressione mongola,
viene rafforzata la Grande Muraglia, ma a partire dal 1573 si trova un
"modus vivendi" con i mongoli. A quel tempo la minaccia della
pirateria giapponese era ben più grave; imperversava sulle coste fino
alla stessa isola di Hainan e diventò un vero e proprio flagello al
quale del resto contribuirono molti cinesi.
Nel XVI
secolo vengono introdotte nuove piante (alcune di origine americana):
l'arachide, il granoturco, la patata dolce, che modificano un po' le
abitudini alimentari della popolazione. Questi sperimenta un relativo
miglioramento nella propria esistenza, in particolare nel XVI secolo, ma
la situazione si aggraverà nel secolo seguente. Una grande crisi
politica tra i funzionari e gli eununchi scuote il regno di Tianqi (1620-1627),
mentre lo Stato va in fallimento a causa delle folli spese della Corte e
dei pesanti salari versati a eserciti pletorici di mercenari. Grandi
insurrezioni sono il risultato dell'aumento disumano delle imposte. Da
nord-est spunta un nuovo pericolo: tribù Jurchen si infiltrano in
Manciuria e iniziano ad assumere un atteggiamento minaccioso. Comunque
è soltanto nel 1635 che compaiono sotto il nome di Mancesi e cominciano
ben presto la conquista dell'Impero Ming.
I grandi
romanzi storici risalgono alla dinastia Ming: Sul bordo
dell’acqua , il Romanzo dei tre regni, il
Viaggio in occidente (Xi you ji), verso il 1570, il romanzo satirico
ed erotico Jin Ping Mei (così intitiolato dai nomi di re
personaggi femminili), verso il 1619, e altri romanzi lunghi, che
riabilitano letterariamente l'epoca Ming, generalmente screditata perché
piuttosto ricca di romanzi edificanti e all’“acqua di rose".
Anche la
pittura ha fama di essere eclettica, manierata; imita le opere ispirate
dei pittori della dinastia Song, perfino se la tecnica è perfetta, il
virtuosismo strabiliante. In difesa dell'epoca Ming citeremo tuttavia
l'arte dei giardini privati; si tratta inoltre del loro periodo
migliore. Pechino, Yangzhou, Hangzhou e soprattutto Suzhou hanno
conservato qualche ritaglio esemplare di questi meravigliosi giardini,
pezzetti di natura miniaturizzata, veri e propri microcosmi, oasi di
pace, creazioni fragili ed effimere che esemplificano la raffinatezza
dei loro creatori e dei loro proprietari.
Infine,
non si può parlare dei Ming senza ricordare le ceramiche "Blu e
bianche", porcellane prodotte in gran parte a Jingdezhen, nel Jiangxi, vera a propria metropoli della ceramica. Durante la dinastia
Ming compaiono già i primi segni della decadenza dell'arte cinese, ma
si trovano ancora perle rare e meravigliose creazioni, più spesso nelle
arti minori.
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