Protagoniste di questa raccolta sono tre donne cinesi figlie e promotrici, al tempo stesso, della nuova era politica, sociale e culturale che si andava delineando nei primi anni del ‘900 in Cina.
Scegliere l’impegno artistico e letterario per le donne fu un concreto atto di ribellione contro una società che le aveva sempre emarginate e sottovalutate escludendole da ogni espressione artistica. Scrivendo, esse cercavano di denunciare gli aspetti più crudeli della vecchia società cinese e inoltre, scoprendosi per la prima volta esseri umani, nella confusa ricerca di se stesse si raccontavano, per liberarsi delle soffocanti frustrazioni radicatesi in secoli di assoggettamento. Le esigenze di emancipazione si unirono a quelle di rinnovamento artistico e letterario dove la ricerca di nuovi modi espressivi, di nuovi contenuti, erano punti vitali e imprescindibili.
L’opera di queste tre scrittrici, come delle tante altre qui non presentate ma pur importanti, si inserisce a pieno titolo nel complesso processo rinnovativo della letteratura cinese moderna. Scopo di questa breve raccolta è appunto proporre, attraverso tre diversi modi di sentire e di esprimere la realtà in mutamento, uno spaccato della vita cinese nel periodo più determinante della sua storia, quello del passaggio da una società di tipo feudale ad una di tipo moderno, visto con gli occhi delle donne.
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