Liriche cinesi
A cura di Giorgia Valensin
Editore Einaudi, Torino
Prima edizione 1963
Titolo originale
Traduzione di
Pagine 254
Note Prefazione di Eugenio Montle
N. ISBN 979-8583558117
Fuori catalogo

Questa poesia… è un insieme di gocce d’acqua che dovrebbero rivelarci un oceano e se ne stanno chiuse nelle loro fiale delicate e sottili; è un lampo di madreperla che illumina una tragedia troppo più che individuale per suggerirci parole di quaggiù. Attraverso secoli di guerre, di flagelli, di carestie di orrori, questi pochi poeti, queste realtà numerosissimi poeti che si contano per dinastie (e sono imperatori e ministri, generali che corrispondono in versi, mogli ripudiate e funzionari in esilio) si sono trasmessi il fior di giada dell’arte loro, l’hanno elaborata è perfezionata, adorna di sensi e supersensi, di parallelismi concettuali e di acuzie tecniche, hanno compiuto insomma prima di noi tutto il ciclo evolutivo è involutivo ai quali ci han reso familiari, in pochi secoli, le maggiori letterature dei nostri paesi. E argomento unico della sterminata efflorescenza sembra essere, a guardar bene, la poesia stessa come strumento e materia di conservazione e di scambio, e l’amor di poesia come entità sopraindividuale, tradizione e bouteille à la mer trasmessa da iniziato a iniziato. Una poesia dunque, ma in particolarissimo senso, civile, sociale, direi quasi umanitaria.
Dalla prefazione di Eugenio Montale

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