La buona terra
Autore Pearl S. Buck
Editore Mondadori, Milano
Prima edizione (Medusa) giugno 1933
(gli Oscar) Maggio 1966
(Oscar Scrittori del Novecento) 1994
Oscar, 2017
Titolo originale The Good Earth (1931)
Traduzione di Andrea Damiano
Pagine 264
Note
N. ISBN 978-8804679424

La buona terra, che viene universalmente considerato il capolavoro della Buck, ripropone, con I’ingegno coerente e I’umana solidarietà proprie di questa scrittrice, il tema della vita patriarcale – legata alla terra e a tradizioni millenarie – del contadino cinese. Rifuggendo da artificiosi esotismi, I’opera, che rivela una profonda conoscenza della Cina così com’era agli inizi del secolo, narra la vicenda di Wang Lung a di sua moglie O-Lan, dell’eroica lotta che essi conducono contro la siccità, le devastazioni, I’avidità e il disamore dei figli per il lavoro dei campi. La terra significava per il contadino cinese il benessere, I’unione della famiglia, le tradizioni più sacre che da essa provenivano e ad esse erano legate, le virtù delle generazioni passate, le speranze di quelle future. Ormai vecchio Wang Lung così ammonisce i suoi figli: « Quando si comincia a vendere la terra è la fine di una famiglia. Dalla terra síamo venuti, e alla terra dobbiamo tornare… Se conserverete la terra vivrete… Nessuno potrà mai portarvela via… ».

Pearl S. Buck è nata a Hillsboro (Virginia occidentale) nel 1892, da una coppia di missionari americani trasferiti in Cina poco dopo la sua nascita. L’educazione della Buck, affidata nei primi anni a una governante cinese, fu completata in Inghilterra e in America. Terminati gli studi, Pearl Buck tornò in Cina dove rimase fino al 1932, dedicandosi all’insegnamento. Con il primo successo, La buona terra del 1931, ottenne il premio Pulitzer. Nel 1934 si stabilì definitivamente in America; nel 1938 conseguì il premio Nobel per la letteratura. Tra i suoi numerosissimi romanzi ricordiamo: Vento dell’Est: vento dell’Ovest, 1930; Figli, 1932, che insieme con La buona terra e La famiglia dispersa, 1935, forma una trilogia; Questo indomito cuore, 1938, L’amore di Ai-uan (1939, ambientato il Giappone), Cielo cinese (1941), Stirpe di drago, 1942; La saggezza di Madama Wu, 1946; Lettera da Pechino, 1957. Ha scritto inoltre alcuni racconti per ragazzi e un’autobiografia: Le mie patrie, 1954. I suoi ultimi romanzi sono stati La casa dei fioriUn ponte per I’altra riva e Le ragazze di Madame Liang. Postumo Un’eterna meraviglia.

Pearl S. Buck: il Nobel 80 anni fa
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