Anche la Cina ha avuto la sua Giuditta: vi
ricordate Giuditta e Oloferne, di una delle più grandi pittrici cinquecentesche,
Artemisia Gentileschi? Eppure più di Giuditta leroina cinese ci sorprende con un
finale eroico ma sentimentale.
La storia di Xi Shi è legata alle vicende degli stati
di Wu e di Yue, allepoca dei Tre Regni (221-263 d.C.). Quantunque avesse un viso
bello come un fiore e bianco come la giada, Xi Shi dimostrò di avere la capacità, con
uno sguardo, di conquistare una città e, con un altro, di impadronirsi duno stato.
Fu uneroina: vergognosa dellonta portata al suo paese distrutto, non esitò,
per vendicarsi, a usare il proprio corpo. Voleva che lo stato di Yue (Zhejiang), ove era
nata e che era diventato vassallo dello stato di Wu, riconquistasse la sua indipendenza.
La storia dice che il re Ke Jian dello stato vassallo di
Yue riunisse un giorno i suoi funzionari e domandasse loro quale mezzo avrebbero scelto
per vendicarsi della vergogna subita con la conquista da parte di Wu. "Vi sono sette
mezzi per distruggerlo" rispose Wen Jiong. "Il primo è quello di dargli oggetti
e monete perché il re e i suoi ministri siano contenti. Il secondo è quello di comprare
i loro cereali, in maniera che non ne abbiano di riserva. Il terzo è di inviare colà
leggiadre fanciulle perché possano stregare il re e farsi amare da lui". E continuò
lelenco.
Quindi Ke Jian prima inviò in dono a Fu Jiai, re
di Wu, il migliore legname per costruire un belvedere, poi inviò il suo fedele
funzionario Fan Li in tutto il regno per trovare le fanciulle più leggiadre e
trasmetterne un elenco a corte. Dopo sei mesi aveva trovato fanciulle graziose, ma non di
fascino tale che un loro sguardo conquistasse uno stato. Alla fine, sulla Collina del
Glicine, vide una ragazza intenta a lavare una stoffa di canapa.
La storia dice che la fanciulla emanasse odor di
orchidea e che ancor più che bella si dimostrasse leale e intelligente, chiedendo senza
paura a Fan Li perché, nonostante la vergogna dello stato di Yue non fosse ancora stata
lavata, un ministro andasse a passeggio in luoghi sperduti dellimpero ad ammirare le
bellezze del paesaggio. Così Fan Li svelò il segreto della missione e Xi Shi,
accompagnata da unamica altrettanto bella e coraggiosa, andò a corte. Per tre anni
le giovanette vennero addestrate al canto e alla danza, impararono ad atteggiare il viso e
a camminare con grazia, quindi furono inviate allo stato di Wu, dove infatti Xi Shi
divenne la favori- ta, così amata dal re che, per evitarle i calori estivi, ordinò un
giorno di costruire una reggia sulla baia di Dongding in soli dieci giorni. Tutta la gente
giovane dello stato di Wu dovette andare a lavorare alla costruzione della baia, per
trovare materiale a sufficienza si demolirono templi, poi le case dei benestanti, infine
quelle del popolo. I lavori agricoli furono ritardati e così quelli della tessitura, il
popolo di Wu era ormai esasperato ma la reggia fu costruita.
Allora Ke Jian ordinò a Wen Jiong di andare nello stato
di Wu e chiedere in prestito riso dai granai del regno, simulando una cattiva annata.
Poiché lo stato di Wu in apparenza si era sempre dimostrato in pace, inviando a Wu il
più pregiato legname e le più leggiadre fanciulle, il prestito fu concesso e lanno
dopo regolarmente restituito, ma con riso sottoposto a una corrente di vapore, di grana
grossa allapparenza ma non trapiantabile. Tale riso fu distribuito alla popolazione
perché lo seminasse. Ma non germogliò nulla, causando, lanno dopo, una grave
carestia.
Intanto Fu Jiai fece guerra allo stato di Ci e la
vinse; poi partì con lintenzione di togliere allo stato di Jin la preminenza tra i
regni alleati. Per Yue era il momento di attaccare, approfittando dellassenza di Fu
Jiai dal suo regno: lo fece ed ebbe la meglio e quando Fu Jiai fece ritorno
nel suo stato per misurarsi contro i soldati di Ke Jian, ormai le sue truppe erano
stremate.
La vendetta di Yue contro Wu era compiuta e Xi Shi
poteva ritornare in patria, ma non aveva previsto di essere amata così devotamente da Fu
Jiai e di sentirsi ora in dovere di ripagarne in qualche modo i benefici ricevuti.
Non aveva tralasciato di vendicare il suo paese ma ora ricambiava col suicidio i favori di
quel sovrano nemico che laveva amata.
Questa storia di coraggio, di lealtà e amor patrio, che
si trasforma infine in una storia damore, è una delle più toccanti tra quelle
legate a personaggi femminili, e Xi Shi ne emerge come una delle più belle eroine della
tradizione, donna dorgoglio e di cuore.
Margherita Sportelli