Sul passato e il presente del Vietnam, stremato
da cinquantanni di guerre (contro alcuni degli eserciti più potenti del mondo:
giapponese, francese, americano), ma avviato, sia pure lentamente, sulla via della ripresa
economica e sociale, è da poco uscito nelle librerie "
Sul Fiume dei Profumi"
(Musumeci Editore, con la presentazione di Furio Colombo), un reportage del giornalista
Nico Ivaldi.
Non è un libro sulla guerra, ma una raccolta di
impressioni di viaggio, di veloci "affreschi" coloriti, scritti con estrema
semplicità e stile giornalistico, di un mondo da noi poco conosciuto o troppo legato alla
guerra. Gli appunti di Nico Ivaldi ci portano nei mercati di Saigon, nella foresta di
Cu-Chi, nei templi buddhisti, per le vie ordinate di Hanoi, infine a Huè, lunica
città darte del Vietnam, dove scorre il Fiume dei Profumi, parentesi poetica tra il
Nord austero e spesso fanatico e il Sud inquinato dagli usi occidentali.
Il volume è illustrato dal pittore Giacomo Ivaldi, che
ha realizzato dei bellissimi disegni in bianco e nero. Eccone lincipit:
"Lo sbarco allaeroporto Noi Bai
di Hanoi avviene sotto gli occhi di un ometto dallaspetto dimesso, la camicia
azzurra aperta sul davanti, le ciabatte ai piedi, il borsello a tracolla: Dun Sung.
Sung tiene bene in vista sul petto il "pass" azzurro di riconoscimento: è una
delle guide in forza alla Vietnam Tourism, lente turistico di Stato vietnamita. Ha
ventinove anni, parla inglese e russo e sulla gamba destra porta ancora il ricordo di una
bomba americana.
Sung fa gli onori di casa in quello che più che un
aeroporto internazionale sembra una stanzioncina ferroviaria di campagna daltri
tempi, un po deteriorata, povera, deserta. Prima di questo aeroporto, tutto in
muratura, progettato dai giapponesi, cerano delle baracche militari, vecchie e mal
ridotte. Ma in pochi anni anche il nuovo edificio ha assunto limmagine del vecchio.
Vetri sporchi, condizionatori inservibili, banconi dove avvengono perquisizioni minuziose,
porte chiuse e cento piccoli divieti.
I poliziotti addetti al controllo dei passaporti ci
accolgono con rigida cortesia, ma anche con grandi sorrisi, e attendono che compiliamo,
accucciati per terra, in un angolo del salone ingrigito dal tempo, i formulari doganali.
Le giovani guardie, chiuse nelle loro verdissime divise con la piccola stella rossa cucita
sul petto, e gli altri viaggiatori vietnamiti, ci osservano con occhi accesi dalla
curiosità. Mi sento come un insetto sotto vetro.
Fuori, il cielo è basso, laria è calda e lumidità si appiccica alle mani.
/.../".
Sul Fiume dei Profumi è in vendita nelle migliori
librerie ma si può acquistare anche presso la nostra sede di Torino.