La cultura giapponese esige regole ben precise ma l’evolversi
della mentalità fa sì che le cose cambino. Ciò che viene detto qui
riguarda soprattutto le vecchie generazioni… Al giorno d’oggi i
giovani se ne infischiano di tutto ciò e vivono la loro vita.
In pubblico:
- Evitare di fissare le persone per strada o comunque di guardarle con
insistenza;
- Abbiate un comportamento decente, senza eccessi né esuberanza;
- Evitate qualsiasi contatto di connotazione intima (come ad esempio
scambiarsi un bacio…);
- Non soffiarsi il naso in pubblico:
- È vietato fumare per strada.
Non è usanza in Giappone stringersi la mano o
abbracciarsi per salutarsi. Infatti, i Giapponesi praticano l’ojigi,
ossia l’inclinazione del corpo di fronte all’interlocutore, l’uomo
tenendo le braccia lungo le gambe, la donna davanti a lei.
Il grado, il numero e la durata dell’inclinazione
variano secondo le circostanze, l’età del vostro interlocutore e la
vostra posizione gerarchica. L’oijigi è utilizzato anche per
ringraziare, scusarsi o salutarsi quando ci si separa.
Il bagno e la stanza da bagno
La stanza da bagno giapponese (furoba)
differisce molto da quella occidentale. Raramente vi si trovano le
toilette. Rassomiglia a un grande piatto della doccia. Il pavimento e le
pareti sono piastrellati e i rubinetti sono posizionati all’altezza di
un uomo seduto. Dispone di una vasca più piccola e più profonda di
quelle che si è abituati a vedere nelle nostre case. Spesso vicino alla
stanza da bagno c’è un quadro di comando murale che permette di
controllare e regolare la temperatura, la ventilazione ecc.
Se si è in famiglia è importante rispettare gli orari
e l’ordine d’uso della stanza da bagno. Sia che utilizziate bagni
pubblici che privati ecco alcune regole comuni che è bene conoscere:
-
Riponete le vostre scarpe prima di entrare nella
stanza (nei bagni pubblici troverete una cassetta a vostra
disposizione);
-
Dovete dapprima lavarvi e asciugarvi all’esterno
del bagno. I bagni sono fatti solo per rilassarsi;
-
Non dovete avere alcuna traccia di sapone quando
entrate nella stanza da bagno;
-
Non dovete mai togliere o cambiare l’acqua prima
o dopo il vostro passaggio (sarà riutilizzata dalla persona seguente…
bleah!!)
-
Se possibile richiudere la vasca per mantenerne il
calore;
-
Non immergetevi troppo in fretta poiché non si fa
(inoltre l’acqua supera i 40°).
I servizi igienici
In Giappone esistono due grandi tipi di servizi
igienici: quelli giapponesi, che assomigliano ai servizi igienici alla
turca, e quelli occidentali. Quelli occidentali funzionano esattamente
come da noi, anche se alcuni modelli, chiamati “washlet”,
offrono una moltitudine di funzioni spiegate da caratteri giapponesi
(riscaldamento, jet, music, lettore di carte DS per ascoltare la vostra
musica, della pressione arteriosa, della massa corporea e altre analisi
che possono essere inviate per e-mail al vostro medico …).
A tavola
Cosa potete fare:
-
Potete, anzi è consigliato farlo, aspirare
rumorosamente dalla vostra ciotola la zuppa o gli spaghetti;
-
Mangiate nell’ordine che preferite l’insie-me
dei piatti serviti (evitate di focalizzarvi su un piatto, ma servitevi
da tutti i piatti);
-
Normalmente non si beve durante i pasti (eccetto le
zuppe), ma prima o dopo.
Cosa non dovete fare:
-
Le salviette umide e calde oshibori
presentate all’inizio dei pasti non sono da usare come asciugamani
(quindi non passatele sul collo, sul viso …);
-
Quando con le vostre bacchette toccate un alimento in
un piatto comune dovete poi necessariamente prenderlo. Inoltre non
potete spingere un oggetto con le vostre bacchette;
-
Evitate di separare le vostre bacchette per tagliare
un alimento, tenetele entrambe con la stessa mano;
-
Non dovete spingere gli alimenti contenuti nella
vostra ciotola direttamente nella bocca;
-
Evitate di passare gli alimenti da bacchette a
bacchette;
-
Le bacchette non sono forchette, quindi non bisogna
usarle per infilzare il cibo;
-
In ragione di alcuni legami con i riti funebri, non
bisogna piantare le bacchette nella vostra ciotola di riso;
-
Non si possono utlilizzare le bacchette per indicare
una direzione, un oggetto o una persona;
-
È mal visto gesticolare con le bacchette in mano;
-
Non incrociate le vostre bacchette quando avete
finito di usarle;
-
È sconsigliato mangiare per strada e in particolar
modo sui mezzi di trasporto pubblici;
-
È mal visto servirsi da bere da sé;
-
Non si brinda con un bicchiere di sake.
Cosa dovete fare:
-
È imperativo, nella maggior parte dei ristoranti,
togliersi le scarpe prima di sedersi a tavola;
-
Per sedersi nei ristoranti tradizionali, ristoranti
arredati con un palchetto di legno (zashiki) ricoperto da tatami
ove sono sistemati dei tavoli bassi circondati da cuscini (zabuton)
sui quali sedersi, dovete incrociare le gambe se uomini o ripiegarle
da un lato se donne. In alternativa potete sedervi sui talloni;
-
Usate gli oshibori per lavarvi le mani;
-
Dovete servire da bere gli altri convitati prima di
voi;
-
Usate le bacchette per gli alimenti solidi e il
cucchiaio per quelli liquidi;
-
Riponete le bacchette parallelamente sul
portabacchette;
-
Non iniziate a mangiare prima che tutte le portate
siano state disposte sulla tavola o che vi si inviti a iniziare.
Come comportarsi in un incontro
Durante una riunione:
-
Durante i vostri appuntamenti è da evitare lo
stile disinvolto. Dovete abbigliarvi correttamente in tutte le
occasioni.
-
Nelle riunioni non dovere sedervi in un posto
qualsiasi. Il vostro posto è determinato in base alla vostra posizione.
Se siete l’invitato sarete guidato fino al vostro posto.
-
La disposizione dei posti è stabilita in base alla
posizione gerarchica di ognuno, è tradizione mettere il “leader” in
testa al tavolo;
-
Dovete attendere che vi si dica di sedervi.
Ugualmente, fino a che la riunione non sarà terminata non dovete
alzarvi prima che si sia alzato il vostro superiore;
-
Durante la riunione senza dubbio verranno offerte
delle bevande rinfrescanti non alcoliche. Verranno proposte ai vostri
superiori prima che a voi. Non dovete iniziare a bere prima che il capo
del vostro gruppo non lo faccia egli stesso;
-
I regali sono sempre apprezzati. In cambio riceverete
sicuramente un piccolo presente tipico della regione. Se il regalo è
incartato non apritelo, se non lo è non esitate a fare degli elogi o a
porre delle domande;
-
Durante la riunione potete prendere degli appunti.
Ciò sarà apprezzato e mostrerà il vostro interesse per la riunione;
-
Non scrivete alcun nome con una penna di colore
rosso.
Durante una serata:
-
Il vostro ospite senza alcun dubbio avrà l’idea
di portarvi, dopo la riunione, da qualche parte per “socializzare”.
Si consiglia di accettare;
-
Se andate a cena questo non è il momento di avere un
comportamento disinvolto. Se siete l’acquirente sarete con ogni
probabilità invitato. Se siete il venditore normalmente dovreste pagare
il conto, tuttavia poiché non siete giapponese il vostro ospite
insisterà per invitarvi. Si raccomanda di insistere per pagare ma se
nonostante tutto sarà il vostro ospite a pagare ditegli che gli
restituirete la cortesia durante il suo soggiorno nel vostro Paese;
-
Se siete intollerante a certi alimenti, bisogna
segnalarlo al vostro ospite prima che scelga il ristorante o faccia gli
ordini. Non esitate a dire che amate i piatti ordinati.
-
I
l vostro ospite probabilmente non vi inviterà a
casa sua ma in un ristorante. Dopo la cena è tradizione proseguire la
serata in un caffé. Se la cena è stata offerta dal vostro ospite,
dovete mostrarvi molto più insistente per regolare il conto.
Attenzione: i bar con hostess sono estremamente cari.
-
I vostri ospiti cercheranno di mettervi a vostro agio
ponendovi delle domande sulla vostra età… non siete obbligati a
rispondere ma dovete sempre mostrarvi educati.
-
Durante la serata sarete condotti in qualche locale a
bere; anche se non ne avete voglia sarete forzati ed è consigliato
accettare. Se veramente non potete, preparate una buona scusa che
ripeterete probabilmente molte volte. Non siate mai aggressivi.
- Va da sé che non dovete bere dalla bottiglia.
- Al momento del conto non date la mancia.
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Quando si incontra un amico si china leggermente il capo. |
Quando si tratta di una persona più importante come un professore o un direttore, ci si inchina con un angolo di circa 30°. |
Infine, davanti all’Imperatore del Giappone oppure al Primo Ministro, ci si inchina di circa 90°. |
Il biglietto da visita
In Giappone, nel mondo degli affari l’etichetta
è relativamente stretta. La riunione comincerà probabilmente con lo
scambio dei biglietti da visita.
È impensabile commerciare o anche viaggiare in
Giappone senza biglietto da visita (meishi). Il “must” è un
biglietto da visita bilingue inglese/giapponese. Esistono delle macchine
automatiche che ve lo faranno in pochi minuti. È un’attenzione che il
vostro ospite noterà e che mostrerà il vostro rispetto per la cultura
giapponese.
Un consiglio: preparatene una quantità sufficiente, lo
scambio dei biglietti da visita è un’attività molto praticata… Ecco
una mini guida in cinque punti:
-
I biglietti da visita vengono scambiati all’inizio
della riunione. Bisognerà essere previdenti e prenderne un numero
sufficiente per tutti;
-
Quando scambiate il vostro biglietto dovete alzarvi,
soprattutto quando il vostro interlocutore è di un rango gerarchico
superiore al vostro;
-
Dovete essere di fronte al vostro interlocutore e
salutarlo lentamente tendendo il vostro biglietto da visita che deve
essere presentato con il lato in lingua giapponese visibile e con le due
mani o la mano destra. Dovete fare esattamente la stessa cosa quando lo
ricevete;
-
Prendete del tempo a guardare il biglietto appena
ricevuto. Potete porre delle domande per chiarire la posizione o
assicurarvi della pronuncia del nome del vostro interlocutore;
- Se siete a una riunione ponete il biglietto da visita ricevuto
davanti a voi. Altrimenti mettetelo nel portafogli o nella tasca interna
della giacca.
I titoli
I Giapponesi, come i Cinesi, in generale non si
chiamano per nome (salvo i bambini o gli amici intimi). Si fa spesso uso
di un titolo particolare che dipende dalla posizione sociale, sesso ed
età. Eccone uno specchietto:
-
san (per esempio: Tanaka-san).
Questo titolo è molto pratico perché può essere, per
la sua neutralità e sufficiente cortesia, usato sempre. Salvo nelle
riunioni più formali.
-
sama (per esempio Tanaka-sama).
Questo titolo è da evitare con gli amici e da usare
nelle situazioni più formali o negli scambi epistolari.
-
kun (per esempio Nori-kun).
Termine affettuoso da usare unicamente con persone di
sesso maschile più giovani di voi.
- chan (per esempio Megumi-chan).
Titolo affettuoso da utilizzare esclusivamente con
persone o amici molto intimi e con i bambini.
- sensei (per esempio Sato-sensei).
Questo titolo è utilizzato per i dottori, insegnanti o
altre persone che abbiamo una conoscenza specifica superiore alla vostra
dai quali si riceve un’informazione o un insegnamento.
Le superstizioni e le credenze
Ecco alcuni esempi di piccole credenze ereditate
dal passato o delle cose da evitare in Giappone a causa delle
superstizioni che le circondano. La maggior parte di esse hanno come
soggetto la morte.
-
Evitare il numero 4: come in cinese, anche in
giapponese la pronuncia di questo numero è la stessa della parola morte (shi).
È dunque decisamente sconsigliato offrire un regalo composto da quattro
elementi.
-
Evitare il numero 9: la pronuncia di questo numero, in
giapponese è uguale alla pronuncia della parola sofferenze (kyu).
Pertanto normalmente in un ospedale non si trova la stanza 9.
-
Se vi recate a far visita a un malato in
ospedale, dovete offrire dei fiori recisi (senza radici). Le radici
possono significare un lungo “soggiorno”.
-
Piantare le proprie bacchette nel riso. Questo
gesto fa riferimento al rito funebre buddhista. Infatti durante questa
cerimonia si mette come offerta del riso con delle bacchette piantate
vicino all’altare.
-
Passarsi del cibo da bacchette a bacchette.
Anche questo atto ricorda il rito funebre buddhista. Dopo la cremazione di
un parente, il personale del crematorio con l’aiuto di bacchette
trasmette i resti non consumati del defunto a un membro della famiglia
perché costui li riponga nell’urna funeraria.
-
È sconsigliato dormire con la testa rivolta a nord perché è
così che si seppelliscono i defunti.
-
Quando passa un carro funebre o si cammina nelle vicinanze di un
cimitero, è usanza nascondere i pollici (soprattutto per i bambi-ni), in
quanto essi rappresentano i genitori e nascondendoli li si protegge dalla
morte.
-
Si dice che se ci si taglia le unghie di sera non si sarà con i
propri genitori quando questi moriranno.
- Ci si trasformerà in mucca se ci si sdraia subito dopo aver
mangiato. Un modo per dire che tale gesto è indelicato e quindi
sconsigliato da fare.
- Fischiando di notte si attirano i serpenti.
- Anche in Giappone sono da evitare i gatti neri come da noi:
hanno stranamente la stessa fama.
- Quello che vale per i gatti neri vale per i corvi.
- Se si mette un gatto su una bara il defunto si risveglierà.
-
La gru di carta. Si dice che piegandone mille
verrà X esaudito un desiderio. Si offrono mille gru di carta ai malati
affinché possano guarire più in fretta.
-
Il sale messo alla porta della vostra casa vi
proteggerà dagli spiriti maligni.
-
La rottura della cordicella dei vostri geta
(sorta di sandali infradito) è il segno che la sfortuna sta arrivando: kuwabara
kawabara sono le parole da pronunciare per evitare che il fulmine si
abbatta su di voi. Kuwabara non ha un significato particolare.
Tuttavia trae la sua orgine nel fatto che il dio del tuono non ama il
gelso, che in giapponese si dice kuwa. Il termine “bara”
significa campo.
-
Non si devono gettare le bambole poiché possono ospitare uno
spirito. Per questo motivo alcune persone le portano allora al tempio.
-
Il Butsumetsu è il giorno della morte del Buddha. In
questo giorno è sconsigliato di intraprendere un viaggio o qualsiasi
attività possa essere rischiosa .
-
Il Taian è il giorno in cui la
congiuntura degli elementi risulta essere favorevole ad un’impresa, un
matrimonio... Il Taian è determinato in base al calendario lunare.
-
Per non provocare la gelosia dello spirito dela
montagna (Yamagami, che è di sesso femminile), normalmente
all'inaugurazione delle gallerie non vengono invitate le donne.
Altre cose da sapere…
Le occasioni di scambiarsi dei regali sono
molteplici (visita di cortesia, trasloco…) I regali devono essere di
modesto valore in particolare quelli che si offrono come ringraziamento
per un servizio, per ricambiare un altro regalo… (altrimenti spingereste
indirettamente la persona alla quale l’avete offerto a fare di più).
Per educazione, non dovete aprire il vostro regalo davanti alla persona
che ve l’ha dato. Infine evitare d’offrire dei regali in numero pari.
Quando dovete regalare del denaro bisogna metterlo in
una busta particolare che in giapponese si chiama noshi (n.d.a. a
chi fosse curioso o volesse imparare a preparare tale busta consigliamo di
vedere il filmato alla seguente pagina web: http://www.youtube.com/watch?v=BPQGwn6C0OA)
Esiste un periodo dell’anno dedicato in particolar modo ai
regali, ai ringraziamenti: oseibo. Anche se questo periodo
corrisponde al mese di dicembre, non ha nulla a che vedere con il Natale.
Si tratta semplicemente di fare un regalo alle persone verso le quali
siete debitori.
Non dovete inviare i vostri auguri a una famiglia che ha perso un
familiare durante l’anno.
L’oroscopo viene spesso utilizzato per verificare
la “compatibilità” tra due persone, so-prattutto per i matrimoni.
Naturalmente esistono combinazioni favorevoli e combinazioni sfavorevoli.
Ciascun segno dell’oro-scopo ha un suo carattere e comportamento
particolare. Così le donne nate nell’anno del cavallo (… 1930, 1942,
1954, 1966, 1978, 1990, 2002), Hinoe-Uma, hanno la fama di vivere
più a lungo del loro marito. Secondo le “regole” astrologiche in
vigore, è preferibile che queste donne si sposino con un uomo nato nell’anno
della tigre o del cane, e che evitino il segno del topo. Questo spiega
perché siano vittime di una certa diffidenza. La stessa credenza esiste
nella regione del Kansaï per le donne nate nell’anno della pecora (hitsuji).
Lo Yakudoshi corrisponde al vostro anno di
sventura. Viene determinato in funzione dell’età. Per gli uomini
corrisponde al 25°, 42° e 61° anno, per le donne 19°, 33° e 37°.
Il Semei Handan è una credenza che, attraverso l’analisi
del nome, permette di predire il futuro di una persona.
Katashiro è l’equivalente della
bambola “vodoo”: una rappresentazione in carta, che si avrà cura di
sotterrare, di una persona alla quale si vuole nuocere. Per contrastare la
sorte, è necessario strofinarsi il corpo con un’immagine di carta
simile che sarà stata previamente purificata e poi gettarla in un fiume o
bruciarla.
Wara-ningyô: è una variante del katashiro.
Nel Wara-ningyô la bambola non è di carta ma di paglia. Al fine
di nuocere alla persona prescelta bisogna piantare un chiodo nella
bambola.
Tesô: lettura delle linee della mano. Esiste la
stessa cosa per il viso.
Il Kaso è un’arte architettonica
esoterica di disposizione di una casa affinché non attiri la cattiva
sorte.
Quando costruite una dimora è necessario prima di tutto
organizzare una cerimonia chiamata Jishinsai per lo spirito della
terra, affinché questi non la distrugga.