La massoterapia, una componente essenziale della
Medicina tradizionale cinese, è un metodo terapeutico che si basa sui principi della
manipolazione di aree o punti particolari dellorganismo del paziente per stimolarli
a combattere la malattia. Anticamente era chiamata Tuina, spingere e afferrare, e si trova
una sua prima menzione nel "Classico di medicina interna dellImperatore
Giallo", al capitolo "Energia vitale, sangue, costituzione fisica e
mentale", dove vi si legge: "quando lorganismo è in stato di agitazione,
i canali o meridiani sono impediti; conseguentemente il corpo perde di sensibilità e deve
essere trattato con il massaggio...". Il famoso medico dellantichità, Pian
Que, fece uso del massaggio per curare le malattie. Secondo un antico catalogo, la prima
monografia sulla massoterapia è stata lopera "Dieci capitoli sul massaggio di
Huangdi e Qibo" che però sfortunatamente è andata perduta. Nella dinastia Sui
(581-618) la massoterapia è stata trattata come una materia speciale. Vari metodi
massoterapeutici furono presentati nella monografia "Eziologia e sintomatologia delle
malattie" (610) di Chao Yuanfang e Sun Simiao (581-682), della dinastia Tang, nella
sua opera "Mille rimedi preziosi" citò i metodi di Laozi e di Bodhidharma. La
"Collezione generale dei soccorsi sacri", composta nel 1117 durante la dinastia
Song, riservò un intero capitolo alla massoterapia. Tecniche chiropratiche e la loro
applicazione clinica fecero ulteriori progressi nella dinastia Yuan (1271-1368) e durante
quella Ming furono costituiti in un dipartimento clinico speciale, soprattutto per il
trattamento delle malattie infantili.
Dalla fondazione della nuova Cina (1949), la
massoterapia ha subito ulteriori sviluppi ed è stata popolarizzata come una delle più
importanti terapie riabilitative.
La massoterapia attiva il Qi, lenergia o fiato
vitale, e il sangue, sblocca i canali e ammorbidisce le articolazioni. Le reazioni
fisiologiche nei tessuti locali attivano e migliorano la circolazione della secrezione
linfatica e del sangue. Il massaggio aumenta lirrorazione sanguigna che favorisce il
metabolismo dei tessuti e lassorbimento sia di edemi che di travasi sanguigni ed
emorragie antiche. Dal momento che la flessibilità dei muscoli e dei legamenti viene
migliorata è ristabilita anche la loro funzione normale.
In breve, la funzione propria della massoterapia è di
agire direttamente sugli organi lesi per eliminare la causa della disfunzione o
indirettamente tramite il miglioramento dellequilibrio in modo che gli organi stessi
si irrobustiscono; cura le malattie organiche tramite appunto questultimo
meccanismo.
Fattore chiave della massoterapia sono le diverse
operazioni compiute con le mani o altre parti del corpo. Labilità manipolatoria e
la sua applicazione appro-priata sono elementi condizionanti per la sua efficacia
terapeutica. La manipolazione deve essere gentile e uguale, vigorosa e persistente, in
modo da ottenere unazione penetrante. Gentile significa che la
manipolazione deve essere leggera ma non superficiale, consistente ma non fissa, vigorosa
ma senza durezze e scatti. Uguale indica che deve essere conforme, né troppo
veloce né troppo lenta, con pressione costante. Vigorosa implica luso di una
determinata forza che varia a seconda della costituzione del paziente, della disfunzione e
della posizione della lesione. Persistente significa che la manipolazione deve
continuare per un determinato tempo senza però stancare il paziente. Tutti questi aspetti
si correlazionano organicamente a vicenda. Solo un lungo periodo di pratica e una lunga
applicazione clinica della manipolazione rendono loperatore capace di impadronirsene
abilmente e di applicarla efficacemente a seconda dei bisogni del paziente.
Esistono diverse tecniche di massaggio senza però
purtroppo una terminologia unificata. Modi di manipolazione simili hanno nomi diversi,
nomi simili indicano modi diversi. Nel trattamento clinico generalmente vengono applicati
vari modi di manipolazione che si supplementano a vicenda. I modi fondamentali sono:
Spinta: comprende spingere con il dito
con il palmo.
Spinta digitale: usare la punta del pollice per
spingere unarea ristretta o un agopunto. E caratterizzata da stimoli moderati,
da ristretta zona coinvolta ma può essere applicata in tutti i punti del corpo; di solito
è usata per agopunti della testa, del volto, del torace e delladdome. E
efficace per il mal di testa, di stomaco e di schiena, per dolori addominali, per
indolenzimenti dei muscoli e delle articolazioni.
Spinta palmare: premere la parte interessata con il palmo e spingerlo in una
determinata direzione. Interessa aree più vaste e può essere usata su tutto il corpo; la
forza eser-citata deve essere stabile, i movimenti lenti, la palma deve aderire bene alla
superficie contattata. Sbloccando i canali, promuove la circolazione del sangue.
Presa: facendo uso del pollice,
dellindice e del medio o delle altre dita insieme, afferrare e rilasciare una certa
area o determinati punti. E indicata come terapia supplementare per il torcicollo,
per gli indolenzimenti delle articolazioni e dei tendini.
Pressione: usare il pollice o la base del
palmo per premere certe zone o determinati punti con forza crescente, in movimenti
circolatori intercalati da brevi soste. Causa for- te stimolazione ed è combinata di
solito con la frizione. Ha effetti analgesici, rilassa i muscoli e cura le deformità
della colonna vertebrale.
Sfioramento: usare la palma o le tre dita
centrali insieme per manipolare una determinata zona in movimenti circolatori e ritmici
aiutandosi anche con la flessione del polso e dellavambraccio. E usato
soprattutto sulla zona toracica, addominale e costale per la cura di dolori gastrici,
dilatazione addominale, dispepsia e ristagno di Qi.
Frizione: usare il palmo o leminenza
te-nare o ipotenare per massaggiare determinati punti con movimenti rettilinei, avanti e
indietro. La frizione è attuata allinizio e alla fine della massoterapia. Questo
massaggio causa stimolazione soffice e calda che sblocca i canali attivando il sangue e
lenergia vitale; migliora anche lazione antioncotica e analgesica, regolando
lintestino, dilatando i vasi sanguigni, promuovendo la circolazione del sangue e
della secrezione linfatica.
Percussione: si può battere con il palmo,
col pugno o con unassicella.
E applicata generalmente sulla testa, sulle spalle, sulla schiena, sulla vita, sulle
natiche e sugli arti per la cura specialmente di dolori reumatici, di atrofie muscolari,
di cianosi delle estremità, di formicolio e intorpidimento, di spasmi muscolari ecc.
Vibrazione: mantenere il movimento
vibratorio fino a trasmetterlo a tutto il corpo. Adatta per tutte le parti del corpo, deve
essere energica e di alta frequenza. Di solito si opera con una mano sola ma si può
usarle entrambe. Produce azione analgesica, attiva il sangue, regola lenergia vitale
e le funzioni di stomaco e milza; promuove anche la digestione ed elimina i ristagni ecc.
Torsione: tenendo con una mano la parte
distale di unarticolazione e con laltra quella prossimale, ruotare lentamente.
E adatta per trattare le articolazioni degli arti, del collo e della vita; cura
disordini motori, irrigidimenti di articolazioni e difficoltà nei movimenti estensori e
flessori.
Stiramento: tenere la parte malata con
entrambe le mani o le braccia, tirare o ruotare con vigore muovendo le mani in opposte
direzioni fin quando larticolazione produce uno scatto. E usata a complemento
di altre terapie ed è indicata per trattare le articolazioni.
Trazione: indicata principalmente per la
dislocazione di piccole articolazioni, per lesioni di tendini, per disfunzioni delle
giunture delle spalle e della mandibola ecc.
Impastamento: piegando leggermente le
articolazioni del metacarpo e delle falangi, premere con il lato del palmo sulla parte
malata e muovere il carpo in modo ritmico e continuo, coordinando i movimenti pronatori e
supinatori dellavambraccio con quelli flessori ed estensori del polso.
Questi movimenti esercitano una certa forza uguale sulla
parte massaggiata, sbloccando i canali e rilassando i tendini; attivano anche
lenergia vitale e il sangue oltre a causare azione analgesica.
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Torino)