Filosofia, religione e tè
La cultura del tè riflette le relazioni di complementarietà reciproca tra le
scuole confuciane e taoiste.
Il confucianesimo creò i riti del tè, fatto che permise alla politica di
infiltrarsi nella cultura del tè, e il taoismo vi introdusse l’arte,
aprendole così orizzonti artistici. La cultura tradizionale cinese sottolinea
in modo marcato l’unione tra essere umano e natura, e la teoria cinese del tè si ispira a delle idee di Laozi e di
Zhuangzi, preconizzanti che il cielo e l’essere umano non sono che uno e che
il materiale e l’immateriale si unificano.
Quando si parla della cultura del tè si pensa naturalmente alle sue
relazioni con il buddhismo, che raccomanda vivamente di bere del tè. Dalla sua
introduzione in Cina, il buddhismo si radicò poco a poco formando un sistema
religioso dalle caratteristiche cinesi che sarebbe divenuto una delle componenti
importanti della cultura ideologica della società cinese antica.
Sotto i Tang il buddhismo era prospero, i bonzi percorrevano tutto il paese e
degustavano tè. Inoltre, i templi buddhisti ne favorivano la piantagione, fatto
questo che senza dubbio incoraggò la diffusione del tè come bevanda e lo
sviluppo della sua cultura. Ed è la sua diffusione come bevanda che permise al
tè di divenire un elemento fondamentale della cultura di questa società.
Le arti e il tè
Se la Cina è il paese natale del tè, è anche il paese della poesia. Ben presto,
il tè fu fonte d’ispirazione per i poeti cinesi. Nel corso di 1700 anni,
innumerevoli letterati e poeti composero poemi dedicati a questa bevanda. Queste
poesie sono considerate importanti poiché presentano sotto differenti aspetti
la raccolta, il trattamento, le caratteristiche del tè ed anche la sua
influenza sulla vita spirituale e materiale dell’uomo. Le relazioni tra la
poesia cinese e la cultura del tè potrebbero risalire all’apparizione della
prima raccolta di poemi cinesi. I poemi più antichi su questo argomento
scoperti sinora si trovano in opere della fine della dinastia dei Jin
Occidentali (265-316) e dell’inizio della dinastia dei Jin Orientali
(317-420), come Chafu (Poesie in prosa rimata sul tè) di Du Yu.
La dinastia dei Tang rappresenta l’apogeo della composizione poetica nella
storia cinese e, in quel periodo la degustazione del tè era molto popolare. Tè
e poesia dunque si incoraggiavano reciprocamente. Durante la dinastia dei Song,
sulla base dell’epoca precedente, le poesie sul tè continuarono a
svilupparsi. Molte poesie di quei tempi sono ancora molto conosciute.I
canti e le danze che celebrano il tè, proprio come la poesia, nacquero di pari
passo con lo sviluppo della produzione, del commercio e della popolarità del tè
come bevanda. Essi formano un fenomeno artistico derivato da tale cultura. Sono
le poesie aventi come tema il tè che hanno dato origine ai canti. Secondo i
dati storici, il tè, come materia di canto, risalirebbe all’epoca dei Jin
Occidentali. I canti traggono origine da canzoni popolari ispirate ad opere dei
letterati, da canzoni popolari e da canzoni create dai coltivatori, dai
raccoglitori e dai trasformatori di tè. La comparsa di un’aria tipica per le
canzoni sul raccolto del tè ha permesso a questo genere di svilupparsi come una
delle forme di canzoni folkloristiche del Sud. In seguito al miglioramento del
livello di vita dei coltivatori e all’innalzamento del livello culturale,
queste canzoni si fecero sentire non solamente nelle piantagioni di tè ma
in tutto il paese.
Quanto alle canzoni basate sulle varie attività inerenti al tè, i libri
di storia ne parlano pochissimo. Oggi, si conoscono solamente le danze de La
Lanterna della raccolta del tè, una delle coreografie folkloristiche
dell’etnia Han e diffusa nelle province del sud. In generale, nel balletto vi
sono un uomo e una o due ragazze con dei nastri colorati appesi alla vita. L’uomo ha un bastone corto che
rappresenta un bilanciere mentre le ragazze con la mano sinistra tengono un
cesto da tè e con la destra un ventaglio. Essi cantano danzando per illustrare
il lavoro delle fanciulle in una piantagione di tè.
Il teatro che evoca il raccolto del tè è nato direttamente dai canti e
dalle danze sul tè; la sua nascita risalirebbe al periodo tra la metà e la
fine della dinastia Qing. All’inizio il teatro era simile alla danza del
raccolto del tè. Tre persone recitavano ruoli differenti: quello del giovane,
della ragazza e del clown. Pur mantenendo la tradizione cantata e danzata del
raccolto del tè, il teatro si è ispirato ad altre forme teatrali che gli hanno
permesso di offrire uno stile particolare e un colore folkloristico. Molte opere
teatrali cinesi, sia con temi antichi che contemporanei, hanno scelto come tema
di fondo o principale delle attività legate al tè.
I rituali del tè
I rapporti tra la cerimonia nuziale e il tè risalirebbero all’epoca in
cui la sua degustazione divenne popolare. L’introduzione e l’integrazione della cultura del tè nella
cerimonia nuziale sono legate ai costumi che si sono formati in modo naturale
durante la degustazione del tè con l’apparizione dei rituali al momento del
servizio. Per i cinesi, i caratteri
del tè sono i più importanti: purezza e fermezza, caratteri che corrispondono
alla fedeltà coniugale. Diverse leggende popolari degli Han e di altre etnie
cinesi presentano l’amore attraverso l’intermediario del tè.
I Cinesi danno molta importanza alla cortesia nel momento in cui le
persone fanno visita. Offrire una tazza di tè per accogliere i visitatori è un
rito tradizionale. Lasciare
ripartire qualcuno senza avergliene offerta una tazza viene considerato
un’offesa. Un tempo, i poveri che non potevano comperare del tè offrivano
dell’acqua bollita tenuta al caldo, soprannominata “tè bianco”.
Inizialmente, per degustare il tè, si utilizzavano degli utensili
comuni. Con il diffondersi di questa usanza, apparve un servizio speciale da tè,
composto da teiera, tazze da tè, vassoio ecc. Il servizio da tè cinese ha una
lunga storia ed è legato allo sviluppo del vasellame. Un tempo, il tè era
considerato una specie di verdura che si cuoceva comunemente in un utensile
ordinario. Con il formarsi di una nicchia sociale oziosa, si incoraggiò la
degustazione del tè e del vino, moda che diede origine a una nuova domanda per
il servizio da tè, per cui apparvero utensili speciali che servivano a
conservare, cuocere e degustare il tè. Sotto i Ming e i Qing la cottura del tè
si semplificò progressivamente,
gli utensili utilizzati ugualmente, ma tale semplificazione d’altro canto
richiese la qualità del servizio da tè, soprattutto quello della teiera e
della tazza. Una buona teiera rifletteva bene il tempo, la moda e cultura
dell’epoca. A metà della dinastia Ming, per mettere in infusione del tè era
consuetudine utilizzare una teiera di terracotta rossa o di porcellana. Anche
oggi un servizio da tè è
solitamente fabbricato in terracotta o in porcellana, ma si utilizza anche
vetro, metallo, bambù, giada o agata.
Tè celebri
La fama dei tè corrisponde sovente alle condizioni geografiche, storiche
e culturali, dipende inoltre dalla forma particolare, dal colore, dal sapore e
dal trattamento speciale delle loro foglie. In epoche differenti sono nati
differenti tè celebri: il tè verde Longjing, prodotto nel villaggio vicino al Xihu (Lago dell’Ovest), a Hangzhou, considerato in Cina come uno dei
paradisi sulla terra; il tè nero dei monti Wuyi, la cui varietà più celebre
è il tè Wulong, uno dei tre grandi tipi di tè nel mondo; il tè Yunwu dei
Monti Lushan, caratteristico dei tè di alta montagna e che presenta grosse
foglie verdi che emanano un aroma fragrante; il tè verde Biluochun di Suzhou,
coltivato nelle isole del lago Taihu e colto all’equinozio di primavera; è
conosciuto per la finezza del suo trattamento e lo stile particolare del suo
colore, del suo aroma e del suo sapore. Altri tipi di tè sono ugualmente
rinomati, quali il Tieguanyin di Anxi, un’altra varietà di tè Wulong, il
Maofeng, dei monti Huangshan, il Qihong, dell’Anhui, il Focha, di Putuo, uno
dei quattro monti sacri del buddhismo cinese.
Da sempre, i degustatori hanno dato grande importanza all’acqua per l’infusione.
Secondo il Libro del tè di Lu Yu, per fare
un’infusione di tè, l’acqua che proviene da una sorgente d’alta montagna
è la migliore, quella di fiume non
è sufficientemente buona e quella di pozzo è mediocre. La temperatura dell’acqua da utilizzare dipende dalla
tenerezza della foglia del tè: 80°C per un tè verde di buona qualità, più
elevata per il tè nero e il tè Wulong. Mentre la proporzione d’acqua e di tè
è di uno a 50-60 per il tè verde e il tè nero e di tre a sette per il Wulong.
Buona degustazione!
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