Dopo più di 20 anni di ferrea
politica di pianificazione delle nascite, la Cina si appresta a “aprire
una porta” alle coppie che rientrano in determinati parametri.
La politica cinese di
pianificazione delle nascite permette un secondo figlio nel caso in cui i
genitori siano essi stessi figlio unici. La prima generazione di figli unici
è adesso in età di procreare. Quante famiglie ci sono che possono così
scegliere di avere due figli? Questo permesso di avere un secondo figlio
può provocare un nuovo boom demografico in Cina?
Si incoraggia la nascita
di un secondo figlio
“Se il marito e la moglie
sono due figli unici, possono avere un secondo figlio. Speriamo che le
famiglie che rientrano in queste condizioni avranno effettivamente un
secondo figlio”, dichiara Li Yunli, direttrice aggiunta della Commissione
per la Pianificazione delle Nascite e la Demografia di Pechino. A suo dire
questa politica favorisce la soluzione del problema della manodopera e dell’invecchiamento
a Pechino.
Questa politica rende Xiao
Yang particolarmente entusiasta: ha 28 anni ed è figlio unico, nato negli
anni ’70 come d’altra pure sua moglie. “Vogliamo due figli, e
preferiamo avere un maschio e una femmina”, e i loro genitori la pensano
allo stesso modo. Come molti altri della sua generazione, Xiao, non avendo
avuto né fratelli né sorelle, ha sempre sperato che suo figlio non dovesse
provare la sua stessa solitudine.
La sezione Cultura del sito
web Sina.com ha effettuato un’inchiesta su 6007 figli unici nati tra il
1980 e il 1989. Questa aveva per tema “I sentimenti e la solitudine dei
figli unici nati negli anni ‘80”. Tra le persone intervistate, il 67,3%
si è sentito molto solo e non poteva trovare qualcuno per condividere gioie
dolori; il 66,9% avrebbe desiderato avere dei fratelli e delle sorelle per
avere dei compagni di gioco. E altri ancora che hanno sofferto per questa
solitudine (46,1%) vuole adesso avere due figli.
In alcune gradi città,
come Guangzhou (Canton) e Shanghai, per gli sposi che sono entrambi figli
unici, si applica una politica che li incoraggia ad avere un secondo figlio.
A Shanghai, per esempio, per il secondo figlio secondo la politica di
regolamentazione delle nascite, si è abrogato il regolamento che esigeva
che ci fossero quattro anni di intervallo tra il primo e il secondo figlio.
Chen Jun abita a Pechino,
ha una figlia di 12 anni e da sempre desidera avere un secondo figlio. “Nella
mia famiglia eravamo 4 tra fratelli e sorelle, e poiché adesso i miei
genitori sono anziani, possiamo occuparcene a turno. Quando sarò vecchia,
oltre a occuparsi di me e di mio marito, mia figlia dovrà prendersi cura
dei suoi suoceri, e questo sarà un pesante fardello”. Questo tipo di
situazione ha fatto riflettere coloro che si sono occupati della
pianificazione delle nascite e si sono detti che se una coppia formata da
due figli unici avesse potuto avere due figli, questi ultimi potrebbero
dividersi il peso dell’assistenza ai genitori.
Si vuole veramente
un secondo figlio?
In questo momento a
Guangzhou tra le coppie che possiedono il certificato attestante il fatto di
avere un figlio unico, oltre 300.000 sono ancora in età fertile. Secondo
alcune statistiche, da gennaio a luglio 2006, negli otto distretti urbani di
Guangzhou, 7100 figli unici (6100 donne e 1000 uomini) nati negli anni ’80
hanno registrato il loro matrimonio. Tra essi quasi 900 coppie erano formate
da 2 figli unici.
Secondo Xie Anguo,
direttore aggiunto del Servizio di Pianificazione delle nascite e della
demografia di Guangzhou, tra le coppie formate da due figli unici, il
desiderio di un secondo figlio è attualmente piuttosto debole. “Oggi non
è un dato certo che una coppia di coniugi figli unici voglia avere un
secondo figlio; tra loro ci sono molte coppie che non ne vogliono del tutto,
spesso per motivi economici”. Ai suoi occhi, incoraggiare i coniugi figli
unici ad avere un secondo figlio non significa rischiare di innescare un
nuovo boom demografico.
Il fatto triste è che in
questi tempi i bambini sono uno dei grandi lussi della vita. Lanzhi, già
madre di un bambino di nove mesi, pur desiderando anche una figlia, non è
assolutamente intenzionata ad avere un secondogenito. “Solamente se
vincessi 5 milioni di yuan alla lotteria”, dice scherzando. Prosegue: “Durante
la gravidanza le spese degli esami clinici e quelle del parto sono state di
oltre 10.000 yuan. Ogni mese le spese per mio figlio (latte in polvere,
vitamine ecc.) oltrepassano ora i 500 yuan; la bambinaia costa 1200 yuan. Se
a queste si aggiungono le altre spese necessarie, ogni mese per mio figlio
spendo 2000 yuan, più o meno il mio intero stipendio. Via via che crescerà
le spese per la sua educazione saranno ancora più sostenute”.
Xu Anqi, sociologo dell’Accademia
delle Scienze Sociali di Shanghai, ha condotto un’inchiesta secondo la
quale, nel distretto centrale Xuhui di Shanghai, per crescere un figlio sino
all’età adulta sono necessari 490.000 yuan. Questa inchiesta ha avuto
grande risonanza in tutto il paese. Nelle grandi città, come in quelle
piccole, i genitori erano d’accordo con questi dati. Un’inchiesta
condotta recentemente dal sito Sina.com tra 20.000 internauti rivela che il
66,8% delle persone sondate non era intenzionato ad avere un secondo figlio
a causa delle spese elevate che l’educazione di un figlio impone.
Secondo l’inchiesta
effettuata dal Servizio di Pianificazione delle Nascite e di Demografia di
Guangzhou inerente il desiderio di un secondo figlio tra le coppie formate
da figlio unici, ci sono sei elementi che fanno sì che queste coppie non
siano interessate ad avere un secondo figlio. Citiamo tra le altre le spese
elevate necessarie per crescere un figlio, la concorrenza sociale che
esercita una forte pressione e i giovani che ricercano una vita di coppia
tranquilla.
Zhang Jun si è sposato 3
anni fa, ma non sogna minimamente di avere figli. Dice: “Anche se siamo
solo in due è difficile vivere bene; come potremmo allevare in modo
adeguato un bambino? I miei genitori ci incoraggiano ad avere un figlio, ma
mia moglie ed io ci teniamo stretta la nostra vita a due. La sera possiamo
divertirci fino a tarda notte e invitare degli amici a delle escursioni
durante i fine settimana. L’arrivo di un bambino ci obbligherebbe a
cambiare il nostro stile di vita. Per noi è veramente una cosa impensabile”.
Zhou Changhong, professore
dell’Istituto di Formazione dei Quadri dell’amministrazione della
demografia di Nanjing, ha effettuato un’inchiesta nella regione di
Shanghai e nel sud del Jiangsu. I suoi risultati sono equivalenti a quelli
ottenuti dalla sezione cultura del sito Sina.com. Tra i giovani, il 40%
vuole avere un secondo figlio. I risultati hanno anche indicato che aumenta
la probabilità che due figli unici formino una coppia, ma che molto sovente
le previsioni non riflettono le aspirazioni. Secondo alcune statistiche, a
Shanghai, nelle famiglie della generazione di figli unici la percentuale di
nascita di un secondo figlio è solamente del 20-30%. Il Prof. Zhou afferma:
“Secondo l’esperienza e le previsioni, credo che le nuove regole non
influiranno sull’attuale politica di pianificazione familiare. In
generale, la probabilità di nascita di un secondo figlio è inversamente
proporzionale al reddito e al livello culturale di una famiglia. È una
regola che si riscontra tanto all’estero che in Cina. In questo caso, l’economia
gioca un ruolo sempre più importante”.
Impossibile generalizzare
l’arrivo di un secondo figlio
A differenza delle famiglie
formate dalla giovane generazione di figli unici, quelle ricche che
rientrano nella classe sociale più elevata sperano nell’applicazione di
questa politica sulla nascita di un secondo figlio. Per loro il fardello
economico è inesistente. In questo contesto, un delegato dell’Assemblea
Popolare Nazionale ha proposto di accordare il permesso di avere un secondo
figlio alle persone con un elevato livello di istruzione. Proposta questa
che ha suscitato molte polemiche. Tuttavia, per i servizi di pianificazione
delle nascite delle differenti regioni, questa proposta non incoraggia “l’apertura
di una porta” nella politica. Li Yunli ha indicato in modo non equivoco
che la qualità dell’istruzione superiore non ha alcun legame diretto con
una progenie più intelligente.
Data l’autonomia nel
recepimento delle decisioni statali, la provincia del Henan, la più
popolosa del paese con 100 milioni di abitanti, ha deciso che per il momento
non applicherà la legge sulla nascita del secondo figlio. In altre parole,
in questa provincia, anche una famiglia formata da due figli unici non
potrà avere un secondo figlio. Il direttore del Dipartimento di Politica e
di Diritto della Commissione Nazionale per la pianificazione delle nascite e
della demografia, Yu Xuejun, ha dichiarato che attualmente avere un figlio
in più non può migliorare la situazione dell’invecchiamento della
popolazione. “Non possiamo contare sull’aumento del numero di figli in
una famiglia per risolvere questo problema o mettere l’accento sul
cambiamento della politica di regolamentazione delle nascite. Per noi, la
cosa più importante, è accelerare lo sviluppo economico e perfezionare il
sistema della previdenza sociale.
Le sette condizioni che
danno il diritto ad avere un secondo figlio.
1. La diagnosi di un
pediatra, effettuata a livello di prefettura o superiore, dichiarante che il
primo figlio è portatore di handicap e che ciò gli impedirà di svolgere
un lavoro cosiddetto “normale”.
2. Nel caso di coppie
nelle quali solo uno dei coniugi ha un figlio da un precedente matrimonio.
3. Quando entrambi i coniugi hanno un figlio da un precedente matrimonio
e la cui custodia è stata data agli ex coniugi.
4. La diagnosi medica
effettuata da un organo preposto a livello di distretto o superiore ha
dichiarato l’infertilità di uno o entrambi i coniugi e dopo l’adozione
legale di un figlio la donna rimanga incinta.
5. Matrimonio tra due
figli unici.
6. Uno dei due coniugi lavora da almeno 5 anni ininterrotti come minatore
o palombaro di grande profondità.
7. Entrambi i coniugi
sono registrati all’anagrafe come contadini e hanno un figlio di sesso
femminile.
Un’inchiesta
condotta a Shanghai rivela che la metà dei figli unici una volta adulti
desidera avere due figli.
La prima
generazione di figli unici, cioè coloro che sono nati dopo l’applicazione
della politica del figlio unico, hanno ormai l’età per avere figli. Un
quotidiano di Shanghai, attraverso un questionario, ha condotto un’inchiesta
tra 4800 figli unici di questa città divenuti adulti. Questa inchiesta li
classifica secondo il numero di figli che vorrebbero avere se non fossero
sottomessi alla pianificazione familiare: ben il 50% desidererebbe avere due
figli, il 45,7% averne uno solo e soltanto il 4,3% non averne. Tra le
persone intervistate che desiderano avere due figli, il 67,8% vorrebbe avere
un maschio e una femmina, il 31,1% dichiara che il sesso dei figli importa
ben poco, e solamente pochissimi sperano di avere due maschi o due femmine.
Secondo le statistiche redatte dalla Commissione della popolazione e della
pianificazione familiare della municipalità di Shanghai, si contano
attualmente, in città, circa 1.400.000 figli unici con più di 18 anni. Tra
i figli unici adulti ancora senza figli, il 55,6% desidera avere il
primogenito tra i 24 e i 27 anni, il 32,9% tra i 20 e i 31 anni e il 9,8%
prima dei 23 anni.