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USANZE DI NOVEMBRE E DICEMBRE IN COREA

Ai primi di novembre, nel giorno tonchi, dedicato ai defunti, praticamente tutti mangiano una purea fatta con la farina di fagioli rossi; si crede, infatti, che questo cibo spaventi gli spiriti cattivi che, terrorizzati alla vista dei fagioli rossi, scappano via lontano dalle abitazioni. Tale vivanda viene preparata per onorare i defunti e confezionata apposta per metterla negli altarini dedicati agli antenati, durante tutto il mese di novembre.
Le popolazioni che vivono nelle zone nord del paese, sempre allo scopo di scacciare gli spiritelli dispettosi, mangiano dei taglierini di grano saraceno, chiamati naengmyon, e accompagnano gli alcolici con una frittura di farina di fagioli verdi impastata con acqua.
L’ultimo mese dell’anno in Corea è chiamato Sottal. In dicembre la gente confeziona delle pillole d’erbe mescolate con la neve che, secondo la tradizione popolare, serviranno a prevenire e a curare tutti i malanni dell’inverno.
Fra gli agricoltori vi è poi la credenza che se la neve cade per tre volte prima del giorno della caccia, inizi di dicembre, nessun insetto toccherà le radici dell’orzo, cereale molto prezioso in questo paese.

Il 31 dicembre è chiamato Chesok che significa “Vigilia del Nuovo Anno”; in tale giorno i parenti e gli amici si scambiano i doni rappresentati da bottiglie di vino, carne e pesce secco e mandarini. Alla sera del 31 la gente sta alzata tutta la notte perché si crede che le sopracciglia diventeranno grigie se non si resiste in piedi fino all’alba e durante la veglia si gioca con le carte floreali coreane del buon augurio, chiamate hwat’o.
Tenere accesa una candela o un lumino nella dispensa nel giorno di Chesok porterà ricchezza tutto l’anno. Intanto, fuori per le strade i bambini, per tenere lontani dalle case gli spiriti cattivi, fanno esplodere petardi rumorosi.
Vi è poi l’abitudine, rigorosamente osservata da tutti, di pagare entro il 31 dicembre, prima che il Nuovo Anno inizi, tutti i debiti, perché così facendo si avrà un prospero anno.
E con tutti questi accorgimenti l’anno a venire non potrà essere che gioioso e pieno di fortuna almeno nelle previsioni!!!

Verbena Fusaro

Frammenti d'Oriente, dicembre 2002

 

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