Il 4 dicembre scorso sugli schermi di tutta
Italia è apparso lultimo film a cartoni animati firmato Disney e i nostri lettori
sapranno sicuramente che leroina ha gli occhi a mandorla e risponde al nome di
Mulan.
Certo non vogliamo entrare a far parte della schiera di
chi parla solo di soggetti "alla moda" né tantomeno questa vuole essere una
recensione del film peraltro notevolmente suggestivo e divertente al tempo stesso
ma soltanto una semplice puntualizzazione.
Iniziamo con il nome di famiglia che nel film è Fa
mentre secondo la leggenda Mulan faceva parte della famiglia Hua. Non si comprende
questa disgressione visto che gli ideogrammi inseriti allinizio dei titoli di coda
sono quelli di Hua Mulan.
La parte finale del film si svolge a Pechino, e i
disegnatori ci mostrano come residenza dellimperatore la Città Proibita la cui
costruzione, però, avvenne fra il 1407 e il 1420 e cioè circa mille anni dopo le gesta
di Mulan. Fonte di ispirazione delle montagne che fanno da sfondo alla città di Pechino
sono quelle affascinanti ed inconfondibili di Guilin.
Ma a parte alcune "licenze poetiche", il film
è decisamente valido nel presentare la mentalità e le usanze cinesi dellepoca e
gli ideogrammi incisi sulle tavolette degli antenati sono autentici ideogrammi antichi,
come autentici sono anche quelli scritti da un grillo dattilografo. Insomma, se vi dovesse
capitare di accompagnare figli o nipoti a vedere il film gustatevelo anche come momento di
cultura cinese. La vera storia di Mulan abbiamo pensato però di raccontarvela noi.
Unultima curiosità: gli ideogrammi di Mulan tradotti in italiano vogliono
dire Orchidea di legno.
Le prime lodi a Mulan si trovano in un poema epico
anonimo del periodo delle Dinastie del Nord (386-581). Più tardi cantastorie e
commediografi le hanno dato un cognome (
Hua) e arricchito di svariati particolari
le sue avventure.
Secondo una versione, Hua Hu, che aveva servito
nellesercito con notevole merito, sebbene anziano e con poca salute risultava ancora
iscritto nellelenco dei riservisti. Un giorno egli venne richiamato urgentemente in
servizio a causa di una situazione molto critica ai confini settentrionali per le ripetute
incursioni straniere.
La seconda figlia di Hua Hu, la giovane Mulan,
che per prima ebbe il messaggio, pensò «... Come potrebbe mio padre andare a
questetà? Questo è fuori discussione!». Il solo altro maschio della famiglia
era suo fratello troppo giovane per il servizio militare. La chiamata, tuttavia, doveva
essere obbligatoriamente assolta da qualcuno. Mulan decise allora di arruolarsi travestita
da uomo, usando il nome del fratello.
Convinse i genitori, che sulle prime non erano affatto
daccordo e partì.
Sulla strada per il fronte ella incontrò altri
coscritti, tutti diretti verso la guarnigione di confine. Una volta giunti a destinazione,
essi udirono urla di guerra e si accorsero che il comandante delle truppe di confine era
circondato dal nemico. A quella vista, prima ancora di essere formalmente arruolati, si
gettarono senza indugi nel combattimento. Mulan si distinse subito per la sua
arguzia nel salvare il comandante da una situazione senza via duscita. Da quel
momento ella rese meritoriamente un servizio dopo laltro e, senza mai che nessuno
manifestasse dei sospetti sulla sua vera identità, 12 anni dopo venne promossa generale.
La risoluzione della guerra sembrava lontanissima e gli
eserciti contendenti a un punto morto quando una notte, Mulan, che stava compiendo
personalmente un giro dispezione, udì a nord un battito dali di uccelli
selvatici. Ella capì subito che gli uccelli dovevano essere stati spaventati dal nemico
in avvicinamento e prontamente riferì al comandante il suo sospetto. Le truppe furono
immediatamente schierate per predisporre unimboscata alle forze nemiche pronte a un
attacco notturno di sorpresa. Furono così gli invasori ad essere colti in contropiede in
uno scontro decisivo e travolti mentre il loro comandante fu catturato da Mulan.
La guerra di confine terminò in una vittoria, raggiunta
soprattutto grazie alle imprese della giovane.
Le forze cinesi ritornarono in trionfo. Mulan fu colmata di onori imperiali. Le venne
anche offerta la carica di alto funzionario che ella declinò chiedendo soltanto il
permesso di tornare a casa per aiutare e consolare i genitori ormai in tarda età.
A sua volta, il comandante, che nutriva una riconoscente
ammirazione e una crescente affezione per il suo giovane generale, le offrì la sua unica
figlia in sposa. Mulan inventò una scusa dopo laltra per rinviare la decisione. Per
nulla convinto, il comandante si recò personalmente nella casa di Mulan con un
seguito di vecchi compagni darme della giovane per sollecitare il matrimonio.
Immensa fu la sorpresa quando scoprirono che il loro generale era una ragazza di grande
bellezza. Mai, però, quanto la loro ammirazione.
Nei secoli, Mulan è stata sempre indicata dai
Cinesi come simbolo di patriottismo, un modello di pietà filiale e una donna di notevole
valore ed eroismo.
Patrizia Berzuini