La medicina cinese ha origine in epoca arcaica. Shennong,
celebrato come l’inventore della farmacopea e venerato da numerose generazioni
di cinesi, sarebbe, secondo i documenti storici, vissuto 6 000 anni fa, in un
periodo dei primi sviluppi della medicina tradizionale cinese.
Più tardi, nel corso delle dinastie Xia, Shang, Zhou
e dei periodi delle Primavere e degli Autunni e dei Regni Combattenti,
l’esperienza si consolidò attraverso una lunga pratica.
La prima opera teorica di medicina tradizionale, il Huangdi
Neijing (il Classico della medicina interna dell’Imperatore Giallo)
apparve durante il periodo dei Regni Combattenti (470-221 a.C.), segnando il
completamento di un sistema teorico originale della medicina cinese. Ancora
oggi, quest’opera è considerata come una base teorica guida della medicina cinese.
Il “Classico delle erbe di Shennong”,
antecedente alle dinastie Qin e Han, riassume esperienze relative all’uso delle
erbe medicinali da parte della popolazione e descrive 365 varietà di piante
medicinali, classificate in tre categorie secondo la loro capacità curativa e
la loro tossicità. Quest’opera rimane il più antico trattato di farmacopea mai
scoperto in Cina.
Nel corso del suo lungo sviluppo, la medicina
tradizionale cinese ha dato origine ad un sistema di principi e concetti con
caratteristiche tipiche della cultura tradizionale cinese.
Innanzitutto, la medicina tradizionale crede che « l’uomo è ciò che c’è
di più importante e il suo valore supera tutto il resto ». Essa sottolinea
l’importanza dell’etica professionale, consistente nel « curare i malati e
salvare i morenti ».
In secondo luogo, la medicina tradizionale mette
l’accento sulla prevenzione, insistendo sul fatto che gli sforzi devono essere
consacrati a mantenere una buona salute attraverso un’alimentazione ricca
nonché attraverso la prevenzione dell’invecchiamento e della malattia.
Terzo punto, la teoria della medicina tradizionale
cinese considera che l’ambiente sociale e naturale, come il corpo e lo spirito
umano, formino un tutt’uno, si influenzino mutualmente, siano connessi tra loro
e interdipendenti. Allo stesso modo, il corpo umano è un tutto organico
composto da diversi organi, parti e sistemi differenti che sono interdipendenti
e si influenzano reciprocamente.
Sulla base di questa teoria, i medici cinesi hanno
tentato di diagnosticare e giudicare lo stato di salute dei loro pazienti
cercando le interrelazioni tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e la società, tra
il corpo e la psiche, tra le differenti parti del corpo.
Quarto punto, nell’opinione dei medici cinesi, i due
aspetti yin e yang esistono nel corpo umano e funzionano in
maniera interdipendente. L’equilibrio dello yin e dello yang è la
condizione basilare per il mantenimento di una buona salute. Se tale equilibrio
è perturbato, il corpo s’indebolisce e può sopraggiungere la malattia. Per
questo motivo, la medicina tradizionale dedica una particolare attenzione al
mantenimento di un giusto equilibrio tra yin e yang.
Infine, la medicina tradizionale cinese ritiene
che esista nel corpo umano, nel corso di tutta la vita, una serie di flussi
naturali, chiamati « flussi ascendenti
e discendenti, entranti e uscenti ». Se un ostacolo impedisce la buona
circolazione di questi flussi, compaiono delle anomalie e sopraggiunge la
malattia. Ed è per questo motivo che la medicina tradizionale cinese dà una
grande importanza al concetto di flussi cambianti per guidare la prevenzione e la
scelta del trattamento.
Nella sua pratica e nei suoi sviluppi nel corso dei
millenni, la medicina tradizionale cinese si è costituita in un sistema teorico
completo e originale e sono stati concepiti dei metodi di cura efficaci, basati
sulle piante medicinali, completati dall’agopuntura, dalla moxa, dai massaggi
medici e dalla pratica del qigong (un sistema di esercizi respiratori).
Oggi, la medicina cinese ha ottenuto un forte
riconoscimento in ragione della sua efficacia e del suo carattere scientifico.
La maggior parte dei Cinesi preferisce consultare i medici tradizionali e
utilizzare le cure della medicina tradizionale.
La Cina ha fatto sforzi considerevoli per sviluppare
la medicina tradizionale e incoraggiare la combinazione tra la medicina cinese e quella occidentale,
che possono coesistere in permanenza, per imparare l’una dall’altra i loro
punti cardine ed eliminare quelli deboli, e per cercare il progresso in comune.
Attualmente, nel settore della medicina tradizionale
lavorano 500.000 persone e gli ospedali specializzati in questa medicina sono
2.500. Ma anche gli ospedali generici e quelli specialistici – in tutto il
paese sono oltre un milione – hanno dei servizi di medicina tradizionale.
Inoltre, la Cina possiede più di 100 istituzioni di insegnamento superiore e di
ricerca di medicina tradizionale. Tali istituti vengono in aiuto ai medici
professionali e migliorano continuamente il livello della medicina tradizionale
sul piano sia pratico che teorico.
Grazie agli sforzi congiunti di numerosi operatori
della medicina tradizionale durante questi ultimi anni, sono comparsi nuovi
metodi di cura che associano la medicina cinese e la medicina occidentale,
ottenendo risultati notevoli.
Con l’influenza crescente di questa forma di
medicina e gli scambi frequenti tra la Cina e l’estero, la medicina
tradizionale cinese ha conosciuto una diffusione a livello mondiale. Numerose
istituzioni di scienze mediche nel mondo intero hanno rivolto grande attenzione
alle ricerche della medicina cinese tradizionale e numerosi paesi hanno
inaugurato delle cliniche proprio di medicina tradizionale cinese.
Ai nostri giorni, i trattamenti caratteristici della
medicina tradizionale cinese, come l’agopuntura e la moxa, sono diffusi in un
centinaio di paesi. Si può pertanto affermare che la medicina tradizionale
cinese è divenuta una parte inalienabile del patrimonio medico-mondiale.