Saranno circa 270.000 le persone che, fra atleti, allenatori, giornalisti e personale di sostegno giungeranno a Pechino per le Olimpiadi del 2008: il villaggio Olimpico ospiterà ben 17.000 persone, ed ogni giorno vi saranno almeno 10.000 persone. Il più grande complesso nel Villaggio Media ospiterà inoltre almeno altre 6.000 persone. Questi numeri richiederanno servizi di catering 24 ore su 24 per circa 30 giorni. Calcolato un peso medio di circa mezzo
chilo di verdure a testa al giorno, la presenza di tutti questi ospiti richiederà la crescita della produzione di verdure per un quantitativo pari a circa 130 tonnellate durante le
Olimpiadi. Per cui, tenuto conto del numero di turisti previsti in arrivo per quel periodo nella capitale, il consumo di verdure richiesto prevede una crescita vertiginosa.
Nei “giardini di verdure olimpiche” creati nella periferia della capitale nel 2006, sono in via di produzione più di 300 tipi di
prodotti che si andranno a candidare per diventare delle verdure olimpiche. Per la loro
coltivazione saranno necessari circa 2000 ettari di terreno siti in un raggio di 150 km dalla città. È stato messo a punto un sistema di controllo della fornitura dei vegetali secondo il quale le verdure saranno, già a partire
dalla fase della piantagione, segnalate con delle targhette che ne specificheranno il tipo e il nome, con una vera e propria “cartella
personale”. Centri dedicati manterranno i dati di ogni produzione perché si registrino
informazioni relativamente alla loro distribuzione e al trasporto dalla base produttiva fino alla cucina.
Nelle cucine sarà prima di tutto effettuato un controllo “ID check” prima che in esse si trasformino le verdure fresche in piatti veri e propri. Ma cosa proporranno i cuochi
“olimpici”? Nonostante la crescente popolarità della cucina cinese, sarà quella occidentale la vera protagonista dei menu nelle
installazioni olimpiche, ha detto un funzionario cinese. Gli organizzatori dei Giochi Olimpici stanno per porre il tocco finale ai menu fatti su misura per soddisfare i gusti di atleti,
accompagnatori, dirigenti e giornalisti provenienti dai quattro angoli del mondo. La
cucina occidentale rappresenterà il 70% della composizione dei menu, il 30% restante sarà costituito dalla cucina cinese e altri piatti. Il Comitato Organizzativo dei Giochi Olimpici ha selezionato un certo numero di imprese di ristorazione che si occuperanno della
fornitura di alimenti e bevande. Beijing ha programmato un piano d’azione e fissato dei nuovi criteri al fine di garantire la sicurezza alimentare durante i Giochi Olimpici.
Sul lato ospitalità turisti, gli alberghi e i ristoranti sono stati gli oggetti principali della campagna di qualità e sicurezza. Pechino sta effettuando la classificazione e la
graduatoria dei ristoranti e degli hotel distinguendoli secondo i livelli A, B, C e D. Entro la fine del 2007 i ristoranti di livello D situati nelle aree delle sedi olimpiche, in centro, lungo le vie principali e presso i luoghi di interesse turistico saranno chiusi; gli hotel superiori a tre stelle e i ristoranti di raffinata qualità
dovranno raggiungere tutti il livello A; i ristoranti specializzati, le catene di ristorazione, e gli hotel di servizio per gruppi turistici
dovranno raggiungere il livello B.
Oltre al dinamico programma di monitoraggio è previsto un sistema di controllo
generale della catena alimentare per i prodotti alimentari serviti e distribuiti nel corso delle Olimpiadi, facendo uso di etichettazione
elettronica.
Durante le Olimpiadi saranno circa 800 gli hotel di elevata categoria a fornire servizi a clienti che richiedono alta qualità
relativamente a pernottamento e cucina. La preparazione dei prodotti alimentari e dei piatti sarà controllata da responsabili selezionati. Per una migliore comunicazione saranno esposti loghi e cartelli indicativi standardizzati
bilingua, in cinese e inglese.