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I CINESI, IL MATRIMONIO E L'AMORE
Le usanze nuziali cinesi di cento anni fa

Quali abiti indossavano gli sposi durante la loro cerimonia nuziale? Come veniva condotta la sposa nella sua nuova casa? Quali fotografie sono state conservate negli album? Tutte queste domande ci conducono ai tempi passati.
Durante il XVII e il XVIII secolo, quando sulla Cina regnava l’imperatore, erano in vigore una gerarchia rigorosa e delle formalità elaborate. La famiglia imperiale era all’epoca la sola a beneficiare del privilegio di indossare l’abito ricamato di draghi, essendo questo motivo riservato ad un suo uso esclusivo. 
I funzionari indossavano un abito ricamato  di  serpenti,  mentre  le  loro  consorti portavano la «cuffia ornata di fenici», fengguan in pinyin. Questo “cappello” assomigliava ad un’opera di gioielleria fine, decorata di pietre preziose con il motivo della fenice. La «fenice» era il simbolo della nobiltà femminile. Indossare il fengguan manifestava il proprio status. Le frange di questo cappello potevano anche coprire il volto della donna.
Gli antichi ritenevano che il fengguan avesse due funzioni: prima di tutto di celare la timidezza della giovane e poi di scacciare lo spirito del male. Le donne possedevano anche un altro ornamento ritenuto essenziale: una mantellina ricamata chiamata xiapei poiché il suo colore e i suoi disegni assomigliavano alle nuvole rosa (xia, in cinese, vuol dire nuvole rosa e pei, mantellina). Anche lo xiapei era simbolo di nobiltà.
Nei matrimoni popolari, le donne imitavano le famiglie nobili; anch’esse preparavano un completo fengguan xiapei,  ma era  puramente simbolico in quanto non era assolutamente fatto con gli stessi materiali; gli uomini, non osando per ovvie ragioni imitare i funzionari, mettevano degli abiti alla moda.
Poco  prima del 1630,   l’ultimo imperatore della dinastia Ming (1368-1644), raccomandò vivamente la semplicità.
Durante gli sponsali, fece trasportare la sua promessa sposa con una portantina in seta blu facendovi sospendere ai quattro angoli delle palline (che ricordavano la pesca, simbolo di longevità). Dopo la morte dell’imperatore Chongzhen, la Cina entrò nell’epoca dell’ultima dinastia: la dinastia Qing (1644-1911). Da allora, il lusso fu in voga, e se gli abiti nuziali non conobbero molti cambiamenti, la portantina divenne sempre più lussuosa: ad esempio si inserirono dei ricami e lo specchio era decorato.
Alla fine del XIX secolo, la fotografia stava iniziando a fare capolino anche in Cina. Orbene, a parte l’imperatrice madre Cixi della dinastia Qing, nessuno ebbe l’opportunità di farsi scattare una foto del matrimonio.
Nel 1911, la Cina mise fine alla società feudale che era durata due millenni insediando la Repubblica Cinese. Durante questo periodo, i vestiti nuziali conobbero dei cambiamenti; ma se alcuni seguivano la moda preferendo gli abiti occidentali, le famiglie popolari rimanevano legate alla tradizione.
Come mezzo di trasporto per il matrimonio si poteva optare, senza alcun problema, tra la portantina e la vettura.
Nelle grandi città farsi fotografare era diventata una consuetudine anche se la foto che immortalava il giorno del matrimonio era sempre in bianco e nero.
Attorno agli anni ’50, nel periodo di Mao Zedong, la Cina “importava” tutto dall’Unione Sovietica: la politica, la cultura ed anche lo stile di vita. Le donne solevano indossare una sorta di uniforme abbottonata a doppio petto, chiamata uniforme di Lenin o, in alternativa, un abito all’occidentale; gli uomini indossavano un completo alla Sun Yat-sen (con colletto chiuso e quattro tasche esterne) di color blu, nero o grigio. La cerimonia nuziale si semplificò notevolmente: non c’era tempo per il superfluo, era sufficiente che i futuri sposi si riunissero perché  il matrimonio si compisse. Ma nonostante l’estrema essenzialità della cerimonia non ci si poteva dimenticare della foto nuziale: la sposa si metteva in posa davanti al marito e, generalmente, per agghindarsi metteva una delle due trecce (due trecce lunghe erano il simbolo della bellezza femminile) davanti, sulla camicetta.
Negli anni ’60 e ’70, i Cinesi erano soprannominati le “formiche blu” poiché il loro vestito non era che di due colori soltanto: il blu e il verde. Era l’epoca in cui si venerava l’uniforme militare e il presidente Mao. Sul certificato di matrimonio venivano impresse sia la testa di Mao che delle sue citazioni.
Negli anni ’80 la Cina si avvia verso un’epoca di apertura. I nuovi sposi indossano gli abiti  che preferiscono, quelli che ritengono essere i più belli. Inoltre, la futura sposa comincia a domandare al suo fidanzato di essere condotta nella sua nuova casa in automobile.
Agli inizi degli anni ’90, le porte della Cina si aprono verso l’esterno e dall’estero soffia un vento di cambiamenti: è divenuto di moda sposarsi vestendosi all’europea. Le agenzie fotografiche specializzate in servizi matrimoniali nascono come funghi. Malgrado il costo elevato, la foto del matrimonio è diventata un simbolo senza il quale si ha l’impressione di non essersi sposati.

Evoluzione dei criteri della scelta del fidanzato o della fidanzata 

Dal 1949, la società cinese è cambiata in maniera considerevole, come pure sono cambiati i criteri dei cinesi per scegliere il fidanzato o la fidanzata. All’inizio del 2000, il Beijing Qingnian Bao (Giornale dei Giovani di Pechino) ha pubblicato un sondaggio svolto intervistando persone di età compresa tra i 23 e i 41 anni. È risultato che per l’uomo gli elementi presi in considerazione nella scelta di una donna sono, in ordine di importanza, l’aspetto, l’età, l’istruzione, lo stato civile e il carattere.  In generale, l’uomo spera che la donna sia più giovane di lui e che possieda un livello d’istruzione superiore o uguale al suo. Per quanto riguarda lo stato civile, l’uomo preferisce una nubile a una donna separata o divorziata, e mentre dà notevole importanza all’aspetto esterore e al carattere, la situazione economica di lei importa poco.
Per la donna, i criteri di scelta dell’uomo ideale sono nell’ordine: la capacità economica, l’istruzione, la professione, la statura, l’abitazione e la famiglia; solo dopo vengono le qualità e il carattere. L’età, l’aspetto fisico, il fatto di essere separato o divorziato sono dei criteri meno importanti. Inoltre la donna vuole che il livello d’istruzione di lui sia più elevato del suo.
La maggior parte delle donne spera che l’uomo goda di una certa ricchezza materiale e, in generale, fa molta attenzione alla professione, sperando che questa sia rivolta al futuro, come l’informatica, le telecomunicazioni o la finanza. La maggior parte delle donne spera che l’uomo possieda un’abi-tazione e che la sua statura sia superiore al metro e settanta. Parimenti importante è l’origine della famiglia del fidanzato.
Un aspetto del sondaggio fa riflettere: una buona percentuale delle persone che hanno risposto al questionario ha espresso di non volere accettare qualcuno che abbia già un figlio. Ma facciamo un passo indietro per vedere come negli ultimi 50 anni si sono modificati i criteri di scelta del partner da parte dei cinesi.

Anni ’50  
È l’inizio del nuovo Stato, i quadri del Partito Comunista Cinese sono l’oggetto della scelta delle giovani donne: questi uomini possiedono buone condizioni politiche, un posto e uno stipendio sicuri, un buon comportamento. Questi quadri provengono per la maggior parte dalla campagna e si erano già sposati nel loro paese d’origine, ma la loro partecipazione alla rivoluzione oltre ad avere generato grandi cambiamenti nella loro vita ha fatto sì che si creasse un distacco enorme con le mogli e per questo motivo molti di essi hanno divorziato. In campagna, il matrimonio combinato dai genitori viene abolito nel 1950 con la promulgazione della prima «Legge sul Matrimonio». La libera scelta in amore diventa l’ideale delle giovani contadine, le quali sperano che l’uomo sia laborioso, onesto e istruito.

Anni ’60
Le relazioni tra la Cina e l’Unione Sovietica si deteriorano. Per proteggere la bandiera rossa nel mondo socialista, la Cina innesca la lotta di classe. Parlare d’amore e di matrimonio deve portare il marchio della propria classe. All’inizio della liberazione, il governo del Partito Comunista Cinese aveva determinato l’appartenenza di classe secondo i beni personali.
Un’appartenenza alla base – contadini, operai e militari – è bene accolta dalla gente. Quanto ai ricconi, ai capitalisti, ai contadini ricchi, questi sono trattati con parzialità nella società e dunque difficilmente trovano l’amore.

Anni ’70
Nonostante un gran numero di persone conservi i criteri degli anni ’60,  alcuni iniziano a fare attenzione alle condizioni economiche; delle “ragazze che mirano in alto” cercano un uomo che abbia dei legami con dei compatrioti all’estero, perché questo significa migliori condizioni di vita.

Anni ’80
La Cina ha iniziato ad applicare la politica di riforme e di apertura nel 1978, la mentalità della gente comincia ad aprirsi. Per sviluppare l’economia, le scienze e le conoscenze sono diventate sempre più importanti: gli intellettuali riscuotono dunque il favore delle donne.

Anni ’90
Finalmente i cinesi sono usciti dalla povertà e cominciano a preoccuparsi della vita spirituale. I giovani traggono lezione dalle generazioni precedenti. Cominciano a credere che «un matrimonio senza amore è immorale» e il loro criterio è quello di cercare nel partner la maggior affinità possibile. Ancora una volta i criteri di scelta sono cambiati. Le ragazze preferiscono avere come fidanzato un militare o un insegnante. I giovani apprezzano sempre più una vita spirituale. Secondo il Professore Wang Zhenyu, dell’Ufficio Ricerche sul Matrimonio e la Famiglia  dell’Accademia delle Scienze Sociali di Cina, nell’insieme il criterio di scelta di un partner è passato dalle condizioni politiche e di educazione alle condizioni economiche. Questa è la tendenza inevitabile dello sviluppo di questo periodo. Durante l’economia pianificata, non si osava esprimersi; con lo sviluppo della società, non si soffoca più la propria natura. Un sondaggio fatto su circa 6000 uomini e donne coniugati rivela che il numero dei giovani che dà grande importanza all’abitazione, alla professione e all’aspetto è in aumento. Le esigenze relative alle condizioni economiche rivelano che i giovani fanno sempre maggiore attenzione alla qualità della vita, mentre la differenza d’età è divenuta poco importante, sintomo questo della sempre maggiore libertà.

Come ci si sposa oggi?

Nel 2000, solo a Shanghai si sono sposate 100mila persone, le quali hanno speso circa 14 miliardi di yuan (3640 miliardi di lire). In tutto il paese, si sono sposate circa 20 milioni di coppie, per una spesa di totale di oltre 400 miliardi di yuan (104mila miliardi di lire). Oggi come in passato, persiste l’usanza di spendere somme elevate in occasione del matrimonio.  Anche durante gli anni ’50 e ’60, epoca in cui il paese ha conosciuto una penuria materiale e durante la quale lo Stato incoraggiava ad organizzare una cerimonia nuziale più sobria, i tre articoli importanti – l’orologio da polso, la bicicletta e la macchina da cucire – erano indispensabili; e all’epoca questi articoli comportavano una spesa elevata. Oggi, grazie al benessere, le forme di matrimonio sono molteplici, le mode di consumo innumerevoli, la somma delle spese sorprendente.

Sposarsi secondo i propri gusti

È  in un giorno nevoso dello scorso gennaio che Xiao Liu si è sposata. La mattina, verso le 8, un’estetista è andata a casa sua a truccarla. Degli abiti nuziali cinesi ed occidentali erano appesi nell’armadio. Xiao Liu aveva affittato undici automobili, tra le quali delle Cadillac e delle Honda. Due cameramen e un fotografo seguivano lo svolgimento della cerimonia nuziale, la cui direzione era stata affidata a un maestro di cerimonia. Tutti questi servizi erano stati forniti da un’agenzia specializzata. Le spese erano astronomiche: solo l’affitto di una Cadillac costava circa 50 yuan al chilometro. Erano stati prenotati quattordici tavoli per banchetti (a 1000 yuan il tavolo) per i 150 invitati. Queste spese, il cui totale è stato di circa 20mila yuan, sono state pagate dagli sposi. Nelle grandi città, una cerimonia simile è di livello medio-alto.
Le spese del matrimonio sono pagate dai novelli sposi. I genitori danno loro rispettivamente 10001 e 6699 yuan per simbolizzare la nuova parentela che la sposina avrà con la famiglia del marito.
Le buste rosse offerte dagli amici contenevano circa 1000 yuan ciascuna. Qual è la somma opportuna da inserire in questa busta rossa? Una voce che circola in una città del Sud la specifica così: 100 yuan quando la consegna qualcun altro, 200 yuan per ammirare la nuova casa degli sposi, 400 yuan per partecipare al banchetto, 600 yuan regalati graziosamente…
Eppure, l’entrata mensile media dei cittadini salariati è inferiore a 1000 yuan! Alcuni dicono che questo banchetto sia redditizio, ma per la maggior parte dei giovani sposi, più il numero di buste ricevute è elevato e più pesante è la loro pressione psicologica. Quando coloro che hanno donato loro la busta si sposeranno, la giovane coppia dovrà “ricambiare” il dono in misura pari e anche di più.
Le usanze nuziali sono sempre più numerose. Tra le tante, ad esempio, la sposa deve, prima della sua partenza, mangiare dei tangyuan (palline di riso glutinoso ripiene di marmellata di soia), gesto che simboleggia la solidarietà della famiglia.
Ci sono anche delle persone che scelgono un matrimonio fuori dal comune, che li rende felici e non disturba troppo gli altri.
L’inverno scorso, in un luogo montagnoso chiamato Xiaowangtai, Zhang Xun e sua moglie hanno iniziato il loro viaggio di nozze. Si sono conosciuti in un circolo frequentato da persone amanti del rischio e inoltre entrambi amano l’alpinismo. Di conseguenza, hanno scelto di scalare la montagna per celebrare il loro matrimonio.  

Quel giorno, il vento soffiava molto forte; a Xiaowangtai c’erano solo loro. In questa montagna di 2400 m, il loro amore è stato all’altezza. Il sentiero accidentato ha dato loro la possibilità di sostenersi. Ai loro occhi, quest’esperienza ha avuto un valore nettamente superiore ai festeggiamenti in un albergo di lusso.

Dopo il loro viaggio, sono ritornati alla città dove vivono con i loro genitori in un avecchia casa. Con i loro risparmi, hanno comprato degli articoli necessari, come un televisore, un armadio, una poltrona ecc. La notizia del loro matrimonio è stata comunicata tramite internet a più di un migliaio di internauti, evitando così le spese elevate di un banchetto. Essi aspiravano a un matrimonio personalizzato, ma i loro genitori erano tradizionalisti, così le loro famiglie si sono riunite per un pranzo. A giudicare dai regali offerti dai genitori – una bussola e un altimetro – si constata che essi abbiano accordato tutto il loro sostegno. Per il matrimonio Zhang Xun ha speso solamente 300 yuan e non ha ricevuto un solo soldo in regalo.

Kao Yinming ha scelto di non fare alcuna cerimonia nuziale perché lui e sua moglie non avevano il tempo. Insieme si sono recati all’ufficio di registrazione per chiedere il loro certificato di matrimonio, e lo svolgimento degli avvenimenti è stato interessante. Il personale ha fatto suonare la marcia nuziale, ha letto un paragrafo scelto della “Legge sul Matrimonio” e ha chiesto se volevano veramente legarsi per tutta la vita. I due fidanzati hanno trovato strana questa maniera di fare, né cinese né occidentale, ma erano talmente emozionati che avevano le lacrime agli occhi. Avendo deciso di saltare la festa di nozze, sono partiti per l’estero durante i giorni di congedo loro concessi.
Alla notizia del loro matrimonio, degli amici hanno offerto loro del denaro in regalo e hanno approfittato di questa occasione per riunirsi. La maggior parte degli amici è andata per “restituire il denaro”, poiché lo avevano ricevuto dalla giovane coppia durante il proprio matrimonio. Due anni fa, Kao Yinming e sua moglie, avevano fatto dono di 100 o 200 yuan, e adesso la maggior parte degli amici  ha dato loro 300 e anche 800 o 1000 yuan. Così essi hanno ricevuto in totale più di 20mila yuan.

Il prezzo da pagare per il “grande giorno

Con l’aumentare del loro livello di vita, i cinesi prestano sempre più attenzione alle numerose attività correlate al matrimonio. Oltre alla decorazione della casa e all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, vi sono anche il servizio fotografico, la confezione su misura degli abiti da cerimonia, l’acquisto di dolci e caramelle, il maquillage della sposa, il banchetto, la distribuzione dei biglietti d’invito, la registrazione video, il noleggio delle auto ecc. A tutto ciò si aggiunge ancora il superfluo. Risultato: i futuri sposi si sentono così intrappolati che un buon numero di persone soffre della sindrome da matrimonio. Anche se delle ditte specializzate possono offrire tutti questi sevizi, per ottenerli bisogna pagare.
Le inchieste dimostrano che, in questi ultimi vent’anni, le spese legate al matrimonio si sono moltiplicate per cinquanta. Negli anni ’70, si poteva scambiare una donna di una regione montuosa colpita dalla povertà con solamente 200 jin (1 jin = 500 g) in buoni-cibo.
All’inizio degli anni ’80 le spese nuziali erano abitualmente da qualche centinaio a un migliaio di yuan. Alla fine degli anni ’80, nelle regioni costiere, alcune persone spendevano anche più di 10mila yuan. Attualmente il matrimonio richiede alcuni “10mila yuan”, superando a volte i 100mila yuan. Vent’anni fa una foto nuziale costava qualche yuan, mentre oggi, per un servizio completo preso in abito da cerimonia, si chiedono alcune migliaia di yuan, arrivando fino a 10mila.
Molto sovente, i risparmi duramente raccolti dai genitori e dalla coppia stessa vanno in fumo in un solo giorno, a meno che queste persone non siano dei nuovi ricchi o non facciano parte di coloro che hanno delle entrate speciali…

 

Frammenti d'Oriente, settembre 2001

 

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