IL GINGKO
Tra le piante e gli animali in
via di estinzione, l’albero di ginkgo (Ginkgo biloba) – come il panda
gigante, la sequoia Metasequoia glyptostroboides, che sopravvive solo in
Cina, e la sequoia Sequoia sempervirens, che cresce solo negli USA – ,
esiste da quasi 200 milioni di anni. Questa specie, insieme a una grande varietà
di altre, prosperava in numerose zone nelle prime ere geologiche. Più tardi il
loro numero venne man mano sempre più riducendosi fino a raggiungere il limite
dell’estinzione in alcune zone.
Il ginkgo, unico superstite del genere Ginkgo,
della famiglia delle Ginkgoaceae, è un albero deciduo dal un tronco alto e
grosso. L’albero di ginkgo selvatico cresce, generalmente, in terreni
pianeggianti, ai piedi delle montagne. In Cina, il ginkgo ha assunto il nome di “Albicocca argentata”, perché i suoi frutti assomigliano ad
albicocche, spruzzate di farina bianca. Sono di forma ovale con un guscio
sottile, bianco e duro, il frutto è conosciuto in cinese come baiguo
ovvero frutto bianco.
Dall’innesto al completamento della crescita, l’albero di ginkgo richiede
dai venti ai trent’anni.
Il ginkgo selvatico richiede anche di più, prima
di potere mettere i frutti, per questo motivo, l’albero di ginko è
tradizionalmente conosciuto in Cina come l’albero del “nonno
e nipote”, a significare che il nonno lo pianta, ma i frutti li mangia
solo il nipote. È una pianta decisamente longeva: in Cina ce ve sono molti di
alcune centinaia o addirittura migliaia di anni. Dalla Cina del nord-est alle
provincie del Guangdong e del Guangxi, nella Cina del sud, l’albero di ginkgo
selvatico ha una densità equivalente
a quella degli alberi da frutto. È piantato in larga scala, comunque, solamente
nei distretti di Taixing e Zhenze del Jiangsu, nel distretto di Xiaoxin
dell’Anhui e nel distretto di Zhuji del Zhejiang. I suo semi, una volta
arrostiti, sono commestibili e sono usati nella medicina tradizionale cinese per
ridurre il flemma, l’asma e la tosse.
Il frutto ha una polpa
rinfrescnte e aromatica ma che, se consumata in abbondanza, può causare
avvelenamento. Dalla sua buccia si estrae tannino, che viene usato per conciare
le pelli.
Di colore giallo chiaro, di
grana fine, il legno dell’albero di ginkgo è un materiale adatto alla
costruzione, al mobilio, all’incisione e ad altri tipi di artigianato.
Il distretto di Taixing vanta
500.000 alberi di ginkgo. Ai più grandi di questi, con un diametro di oltre due
metri e una cima a forma di ombrello, vengono attribuiti più di mille anni. La
maggior parte dei 60.000 alberi che producono frutti ha 80-90 anni. Negli ultimi
anni, i contadini hanno piantato più alberi e migliorato la manutenzione del
vivaio. Il distretto produce 1.500 tonnellate di semi di ginkgo all’anno.
Frammenti d'Oriente, settembre 2001
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