Estendere la filatelia arricchisce la vita
culturale e sviluppa lamicizia" osservò Soong Ching Ling (vedova di Sun
Yat-Sen nonché Presidente onorario della Repubblica Popolare Cinese) nel luglio 80
in occasione del primo sondaggio popolare per la scelta del più bel francobollo emesso
nei primi trentanni della RPC.
Ma cosè la filatelia in Cina, anzi che cosè
lemissione di valori necessari per il servizio postale in questo grande paese? Vale
ricordare che nonostante liperbolico incremento dei telefoni e dei cellulari, sia
pure limitatamente ai grandi centri industriali e commerciali della costa sud-orientale e
di Beijing, il servizio postale è ancora indispensabile alle relazioni umane e
dellapparato pubblico - Stato, Regioni, Distretti, Municipalità, Servizi Sociali,
Aziende pubbliche e private, Cooperative, Partiti, Istituzioni Culturali ecc. - grazie
alla sua mastodontica capillarità e sarà così ancora per molti anni.
I primi servizi postali cinesi risalgono a circa 2000 anni fa. Li
svilupparono in particolar modo i Tang (618-907), i quali crearono una rete di corrieri
con stazioni di ristoro ogni dieci miglia. E quando i Mongoli conquistarono il territorio
cinese (13° sec.) il sistema diventò quanto di meglio si potesse organizzare con i mezzi
allora a disposizione, grazie alla combinazione tra la tradizione postale cinese e
labilità dei cavalieri della steppa. Lapparato postale era così sviluppato
da destare la meraviglia di Marco Polo.
Il primo francobollo cinese vide la luce durante la Dinastia Qing,
lultima dinastia del Celeste Impero che regnò dal 1644 al 1911 e la seconda
straniera (poiché mancese) dopo quella mongola che si pose a capo dellImpero dal
1274 al 1368. È così che, con un ritardo di 38 anni rispetto al Penny black
dellImpero inglese, si ebbe nel 1878 la prima emissione cinese, quella dei famosi
"grandi draghi", i tre valori da 1, 3 e 5 candarins, cui seguirono nel 1885
altri tre "piccoli draghi", ancora da 1, 3 e 5 candarins. Questiniziativa
postale fu determinata dallesigenza di comunicare con il "resto del mondo"
in concomitanza con lapertura dellImpero Cinese a un primo timido commercio
internazionale.
Sotto i Qing la Cina emise 82 francobolli, oltre a 16 segnatasse, 2
francobolli per lettere "di ritorno", 2 etichette per "lettere
espresso".
La Cina diventa Repubblica nel 1911 dopo la "rivoluzione" il
cui padre ispiratore fu Sun Yat-sen. Nei turbinosi anni di vita della Repubblica furono
emessi 737 francobolli, 85 segnatasse, 35 valori per pacchi postali, 4 francobolli
"di risparmio", 4 francobolli per lettere "di ritorno", 6 valori di
beneficenza, 6 etichette per lettere espresso, 44 francobolli di Posta aerea e 3 foglietti
speciali. Bisogna aggiungere 64 francobolli e 9 segnatasse per la Cina del Nord, 32 per la
Manciuria, 22 per lo Xizhouwen, 157 + 29 di Posta aerea per il Xinjiang, 54 francobolli
per lo Yunnan, tutti praticamente francobolli esistenti sovrastampati per ricordarne la
validità limitata ai territori indicati.
Sono gli anni della guerra cinogiapponese e infatti gli invasori hanno
a loro volta sovrastampato per i territori occupati 97 francobolli cinesi, 11 di Posta
aerea e 4 segnatasse per Shanghai e Nanjing e 130 francobolli cinesi per le restanti
province invase. A parte, i giapponesi enuclearono la Manciuria, creando lo stato del
Manzhouguo (avente come capo effimero lultimo rampollo della dinastia Qing, Pu Yi)
che emise propri francobolli. In tutto 556 francobolli, 40 di Posta aerea e 13 segnatasse.
A tutto ciò occorre aggiungere quanto emisero le potenze occidentali
che avevano ottenuto "Concessioni" territoriali in Cina: 48 francobolli dal 1897
al 1915 lImpero Tedesco; 26 francobolli dal 1917 al 1922 lImpero Britannico
cui bisogna aggiungere 33 francobolli dal 1900 al 1921 con la sovrastampa Forza di
spedizione in Cina (C.E.F.); 18 francobolli dal 1919 al 1921 gli USA; 54 francobolli e
23 segnatasse dal 1917 al 1922 il Regno dItalia; 49 francobolli dal 1900 al 1922
lImpero giapponese; 62 francobolli dal 1889 al 1920 lImpero Russo. In tutto
290 francobolli e 23 segnatasse stranieri che ebbero corso in Cina.
Per quanto concerne la Concessione di Hong Kong alla Gran Bretagna il
discorso è diverso e tuttora si deve ritenere uno "Stato" che emette
francobolli in proprio.
Il 1° ottobre 1949, Mao Zedong proclamò la Repubblica Popolare
Cinese. In questo quasi mezzo secolo, dal 1949 al 1997 incluso, sono stati emessi 3061
francobolli, 85 foglietti speciali, 2 minifogli, 17 libretti, 9 francobolli di Posta
aerea, 7 francobolli per pacchi postali per il nord-est, 14 segnatasse, 3 francobolli di
Posta militare e 1francobollo per i giovani in servizio militare obbligatorio. In tutto
3081 francobolli di cui 70 emessi per il nord-est della Cina in moneta locale dal 1949 al
1951, regioni nelle quali il servizio portale della Cina Popolare era in funzione da molti
anni. Infatti nelle aree liberate dalloccupazione giapponese e amministrate
dallArmata Rossa prima e dallArmata Popolare di Liberazione poi, sono stati
emessi dal 1929 al 1949 non meno di 1835 francobolli in 436 emissioni di oltre 170
organizzazioni postali territoriali. La prima di queste emissioni è del 1929 nella
regione costiera dello Hunan-Jiangxi, dove si era insediata una base rurale del Partito
Comunista Cinese.
Il tutto salvo errori od omissioni, perché il periodo dal 1929 al 1949
è tuttora sotto analisi e si scoprono ancora emissioni locali.
Tematicamente la filatelia cinese consente un centinaio di argomenti
diversi per la felicità dei filatelisti specializzati o per la gioia di coloro che
scelgono tematiche di largo successo popolare in tutto il mondo. Lo sport, nelle diverse
discipline e competizioni e nei Giochi Olimpici (dal 1980, avendo la RPC deciso il rientro
nel CIO nel 1979), la fauna, la flora, i paesaggi e le montagne in particolare, la
pittura, la religione buddhista, larchitettura, larcheologia, i bambini, oltre
ovviamente alla storia cinese, sono solo alcuni dei temi filatelici di largo consenso.
La passione filatelica in Cina sta conoscendo un incremento di vaste
proporzioni: i collezionisti sono una ventina di milioni, riuniti in centinaia di circoli
che fanno capo alla All China Philatelic Federation. Questa organizzazione, di concerto
con la China National Philatelic Corporation, promuove esposizioni nazionali e
internazionali di grande prestigio: lultima in ordine di tempo è stata Chinapex
97 svoltasi a Chargqing dal 18 al 24 ottobre scorso con enorme successo. Decine di
amministrazioni postali di tutto il mondo hanno partecipato a Chinapex e moltissime hanno
emesso francobolli e foglietti commemorativi dellesposizione cinese.
Durante la 22^ conferenza dellUnione Postale Universale svoltasi
a Beijing il 18 luglio 1996 è stata annunciata la grande Esposizione Mondiale China 1999
che si svolgerà a Beijing nellanno del 50° anniversario della RPC. "Lo
sviluppo modernizza la posta per conoscere le esigenze della società" ha detto il
Presidente Jiang Zemin inquadrando anche la filatelia nello sforzo della Cina per uno
sviluppo moderno della propria società.
Il crescente successo della filatelia ha provocato un costante
incremento di valore dei francobolli, dei foglietti, degli interi, del materiale
viaggiato. Il trend di crescita generalizzato si aggira sul 20% annuo. I cinesi sparsi per
il mondo stanno drenando il mercato filatelico cinese nei vari paesi per alimentare il
mercato nella madrepatria. Due grandi aree, una a Beijing e una a Shanghai, sono state
riservate dalle municipalità al libero mercato dei collezionisti che vi si affollano
settimanalmente a migliaia per lo scambio e la compravendita.
Una vera passione costituisce la collezione dei quasi 2000 francobolli
emessi nelle aree libere dal 29 al 49 e delle relative buste e cartoline
viaggiate. E un mercato di alto livello, molto conteso per la rarità di tutti i
pezzi, riservato ovviamente a una élite di filatelisti che dispongono di notevoli somme
di denaro. E diventato una sorta di "status symbol" collezionare
francobolli di questo periodo della storia contemporanea cinese.
La Repubblica Popolare è stato finora il primo e finora unico paese al
mondo che ha indicato sul margine inferiore dei francobolli emessi, oltre allanno di
emissione, il numero e la sigla della serie di appartenenza, di quanti valori è composta
la serie e quale ordine occupa il singolo francobollo nella serie. Sarebbe possibile
ordinare la propria collezione senza lausilio del catalogo o dellalbum
specializzato. Unica eccezione a questa classificazione lemissione delle serie
ordinarie. Altra eccezione straordinaria a questa regola si è avuta durante la
rivoluzione culturale, per cui risultano anonimi i francobolli dal 20 aprile 1967 al 21
gennaio 1970, francobolli peraltro di grande valore, in cospicua crescita anche per la
loro precipua e unica caratteristica nella storia filatelica mondiale. E anche perché
sono quasi tutti molto belli, rappresentando i "pensieri di Mao" riprodotti in
ideogrammi talora scontornati su fondo rosso od oro, talora scritti in inchiostro di china
su sfondo bianco o rosso.
È del 1992 unaltra novità apparsa sui francobolli della RPC: la scritta China
in aggiunta agli ideogrammi di Repubblica Popolare Cinese.