YONG
HO CHANG
LUCE CHIARA, CAMERA
OSCURA
Autore |
Choochuey
Rachaporn e Mirti Stefano |
Editore |
Postmedia Books, Milano |
Prima edizione |
2005 |
Pagg. |
128 |
Dopo Essenza e
forma: L'architettura in Cina (di Peter Rowe e Seng Kuan) postmedia
books presenta la prima pubblicazione sull'architetto cinese Yung Ho
Chang. Recentemente nominato direttore del dipartimento di architettura
del MIT di Boston, Yung Ho Chang è considerato un intellettuale a tutto
campo, un architetto capace di affrontare con la stessa energia
l’installazione concettuale così come il piano urbanistico di una
grande città. La sua intensa attività progettuale si nutre dei recenti
cambiamenti socio-politici in atto in Cina e delle nuove dinamiche
relazionali tra Oriente e Occidente. In questo libro vengono analizzati
i suoi lavori temporanei (installazioni o allestimenti), chiave di
lettura privilegiata per iniziare a conoscere il suo pensiero
sull’architettura e sulle trasformazioni del mondo globale. In questo
senso, le sue parole (nelle interviste degli autori e di Hans Ulrich
Obrist) non sono riferite solo all’opera sin qui compiuta con
l’Atelier Feichang Jianzhu, quanto piuttosto alla definizione di una
possibile strategia di azione e di visione dell’architettura.
Yung Ho Chang è nato a Pechino nel 1956. Studia in
Cina negli anni successivi alla Rivoluzione Culturale, per poi
trasferirsi negli Stati Uniti negli anni Ottanta ed insegnare in diverse
università (Ball State University, University of Michigan, University
of Berkeley, Rice University). Nel 1993 torna a Pechino e apre
l’Atelier Feichang Jianzhu, primo studio professionale di architettura
non statale nella nuova Cina. Nel 1996 fonda la nuova scuola di
Architettura presso l’Università di Pechino. Alla 51a Biennale di
Venezia ha costruito la struttura di bambù che affiancava il padiglione
cinese. Nel 2005 diventa direttore del dipartimento di architettura del
MIT di Boston.
Rachaporn Choochuey è nata a Bangkok nel 1970. Dopo la laurea in
Architettura presso la Chulalongkorn University di Bangkok (1993)
ottiene la specializzazione alla Columbia University (New York 1998) e
alla University of Tokyo (2002). Insegna al dipartimento di architettura
della Chulalongkorn University.
Stefano Mirti è nato a Torino nel 1968 dove si laurea presso il
Politecnico nel 1995. Dal 2001 è professore associato all’Interaction
Design Institute Ivrea dove è responsabile della Exhibition Unit. Tra i
fondatori del gruppo Cliostraat, sempre per postmedia books ha scritto
(con Rachaporn Choochuey e Andrew Barrie) Toyo Ito, Istruzioni per
l’uso.
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