Wang Chong (27-97 d.C.), lautore di Lunheng (Bilancia di
discussioni), è il pensatore più indipendente in tutta la storia della filosofia cinese.
Benchè si professasse confuciano, combattè, oltre alle credenze superstiziose del suo
tempo, quanto di irrazionale cera in tutte le scuole di pensiero, non escludendo dai
suoi severi giudizi gli stesi confuciani. Nonostante lasprezza delle critiche, nella
sua opera si ritrovano idee derivate dal taoismo, dal confucianesimo e dal moismo.
Spregiudicato come Luciano di Samosata, paragonato talvolta a Epicuro e a Lucrezio,
colpisce il lettore per la modernità del suo pensiero in pieno Medio Evo cinese.
Lionello Lanciotti, romano, dopo aver insegnato
Lingua e letteratura cinese nelle Università di Roma e Venezia, è ora professore di
Filologia cinese presso lIstituto Universitario Orientale di Napoli. E stato
per molti anni vicepresidente dellIs.M.E.O. e della European Association of Chinese
Studies. Dirige lIstituto "Venezia e lOriente" della Fondazione
Giorgio Cini in Venezia.
Ha curato la pubblicazione di ventisei volumi della serie CINA. E autore di molte
opere sinologiche, fra cui una Letteratura cinese (Milano, 1968) e Confucio: la
vita e linsegnamento (Roma, 1997).