UOMINI A TAIWAN

Uomini a Taiwan è uno spaccato realistico e ironico della società contemporanea taiwanese. Città e campagna fanno da sfondo alle vicende di uomini e donne alle prese con il tradimento, l’amore, la morte, il sesso e la brama di ricchezza.

Uno sbandato innamorato di sua sorella, un povero sordo compiacente alle avventure extra-coniugali di sua moglie, un commerciante megalomane e paranoico, il fantasma di una nonna che non vuole abbandonare la vita e un giovanotto con ansie da prestazione.

Cosa hanno in comune questi personaggi? Il filo rosso che li lega è la creatività straordinaria di Wang Zhenhe, scrittore sceneggiatore cinematografico.
Il tema ricorrente è quello dell’amore nelle sue varie forme: incestuoso, mercenario, surreale, narrato e interpretato da personaggi divertenti, mediocri, rozzi, sensibili, testimoni tutti di una realtà che è quella della Taiwan a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta, e del passaggio traumatico da un’economia prevalentemente rurale a una di tipo industriale, anticipando quella che sarà poi la situazione della Cina Popolare dei nostri giorni.

Una voce geograficamente periferica che, tuttavia, attraverso la rappresentazione di un universo sociale e psicologico completo, incarna perfettamente la crisi attuale dell’essere umano in un contesto che supera le tradizionali barriere Oriente-Occidente, in una creazione artistica realmente “globale”.


WANG ZHENHE (1940 – 1990) Autore di racconti, romanzi e testi teatrali, è uno degli scrittori taiwanesi più noti sia all’estero che in Cina Popolare.
Rappresentante del gruppo Modernista, che raccoglieva quelli che diventeranno i nomi più importanti del panorama letterario taiwanese, Wang Zhenhe è stato indubbiamente uno degli osservatori più acuti e profondi della società cinese di Taiwan