Hong Kong 1996,
ultimi giorni, frenetici e trepidi di vita imperiale, il passaggio alla Cina
popolare è ormai un dato di fatto: si smontano le tende dell’esercito
coloniale, si trasferiscono i capitali accumulati in altri paradisi fiscali. In
questo clima di incertezza e di precarietà, gli ultimi irriducibili britannici
cercano ancora di conservare i resti di un decoro in estinzione insieme alle
loro proprietà in pericolo. Così Betty Mullard, a Hong Kong da oltre mezzo
secolo, così suo figlio Bunt, che superati i quarant’anni vive ancora legato
alla madre trascinando l’esistenza tra la sua fabbrica di facile gestione, i
club privati e i bordelli. Nessun interesse lo ha mai spinto a visitare la Cina
vicina, ormai meta turistica di molti suoi connazionali; anelastico e
superficiale vorrebbe che continuasse la comoda routine tra amanti silenziose e
i riti di una vita codificata. Ma la cessione del territorio, la vendita
forzata della fabbrica e l’irrompere di nuovi inquietanti rapporti costringono
l’irrisoluto protagonista a traumatici cambiamenti, a dismettere gli
atteggiamenti colonialistici e guardare la città con altri occhi, a scoprire
l’amore per la semplice operaia prima considerata soltanto una delle numerose
amanti.
Alla descrizione di
un ambiente privilegiato con assurde sopravvivenze di secoli trascorsi e
all’analisi dello scontro di due culture ancora estranee l’una all’altra
nonostante gli anni di imposta convivenza, Theroux innesta la struttura del
romanzo di iniziazione, che obbliga i personaggi a scoprire la propria verità,
mentre una misteriosa scomparsa e l’ombra di un delitto avvolgono la vicenda in
una spasmodica tesa suspense. E l’abilità dello scrittore si rivela nella
sapiente tessitura di un romanzo che riesce a rinnovare la tradizione inglese
della narrativa realistica e problematica, dosando con perfetto esotismo e
controllo psicologico, ironia e distacco.
«La dannatissima
guerra. La faccenda di Mao. Gli studenti del cavolo che volevano cacciare gli
inglesi. La prima ondata di disordini. La seconda – solo dei Cin-ciun-là che
sbattevano i coperchi delle pattumiere, ma tant’è. Quanti omicidi? Quante
retate? E la polizia – checche, ricatti, bustarelle, droghe e paccate di foto
bestiali. Ci siamo tenuti fuori anche da quello. Abbiamo lasciato che se la
vedessero loro. I boat people e adesso questa diavolo di Cessione. Ne siamo
usciti tutti interi perché non abbiamo voluto saperne niente.»
Paul Theroux è nato negli Stati Uniti e ha soggiornato a lungo in Italia
e in Africa. Viaggiatore e scrittore instancabile, i suoi romanzi, i suoi diari
e i suoi articoli hanno descritto mezzo mondo: da Singapore all’Uganda, dal
Dorset alla Patagonia.