CINA
- TRAFFICI DI MORTE
Il commercio degli
organi dei condannati a morte
A cura di |
Maria Vittoria Cattanģa e Toni
Brandi |
Editore |
Edizioni Guarini, Milano |
Prima edizione |
2008 |
Pagine |
208 |
Titolo originale |
Communist Charity
© 2001 by Laogai Reaserch Foundation |
Traduzione (dall'inglese) di |
Benedetta Neri |
Nel
DVD allegato: |
documentazione video delle esecuzioni |
N. ISBN |
978-88-8335-974-3 |
Una montagna di testimonianze e prove suggerisce che gli organi dei condannati a morte siano espiantati senza il loro consenso; la velocitą con cui si possono trovare gli organi adatti ai pazienti sembra anche confermare che i prigionieri sono selezionati prima dell'esecuzione a seconda del tipo di sangue e di organo da trapiantare.
Stephen Wigmore
Chairman della British Transplantation Society
Soltanto nel dicembre del 2006 il regime cinese ha riconosciuto che la quasi totalitą degli organi umani venduti viene espiantata dai corpi dei prigionieri uccisi.
II traffico degli organi umani č iniziato nel 1984 con almeno 100 ospedali specializzati in questa macabra pratica. Nel 2007 sono oltre 600 gli ospedali in cui si trapiantano gli organi dei condannati a morte. L'incremento di questi ospedali e il graduale aumento del numero dei crimini puniti oggi con la pena capitale avvalorano il sospetto che in Cina si commini con facilitą questa misura di pena per ottenere un maggior numero di organi da commerciare.
Nel mondo del terzo millennio questi crimini devono cessare. Le nostre coscienze lo richiedono.
dalla prefazione di Harry Wu
La Laogai Research Foundation Italia Onlus č impegnata in una campagna di informazione sui laogai, i campi di concentramento dove sono costretti al lavoro forzato diversi milioni di persone a vantaggio economico del regime comunista cinese. La sua azione č stata determinante per l'approvazione di tre risoluzioni di condanna del sistema carcerario cinese e del regime repressivo cinese nell'ottobre 2007 da
parte del parlamento italiano.
|