Il Tai Chi Chuan (TCC) è un'antichissima arte
marziale cinese. Inizialmente utilizzata per incrementare la forza, la
rapidità dei movimenti, la destrezza, la coordinazione e l'equilibrio,
qualità indispensabili nel combattimento, giunta in Occidente è andata
via via evolvendosi vedendone esaltate le caratteristiche di ginnastica
mente-corpo in grado di incidere positivamente sul tono dell'umore, la
qualità del riposo notturno, la capacità di intessere relazioni
paritarie e appaganti. Tali caratteristiche accreditano questa nobile
arte nel ristretto novero dei programmi di intervento ipotizzati per
contrastare il devastante fenomeno delle cadute della popolazione
anziana, supportandone l'applicazione in ambito riabilitativo,
psichiatrico e geriatrico, e svincolandola al contempo da un'indebita e
dequalificante appropriazione da parte della New Age. L'autore, da tempo
appassionato cultore e praticante di questa affascinante disciplina,
racconta il suo primo folgorante incontro con essa per poi condurci in
un viaggio all'interno del modello cinese di movimento.
Salvatore A. Cassarino è medico
agopuntore specializzato in Medicina interna e ricercatore presso la
cattedra di Medicina riabilitativa dell'Università degli Studi di Roma
"Tor Vergata", dove si occupa delle potenzialità applicative
offerte dalle metodiche complementari non convenzionali, impegnandosi a
sposare linguaggi, approcci, esperienze, conoscenze partoriti da culture
e latitudini diverse.