Nelle classificazioni tipologiche correnti il cinese è
considerato una lingua con morfologia estremamente ridotta, se non del tutto
assente. Shuobuchulai, la formazione di parole in cinese mette radicalmente in
discussione questo assunto erroneo mostrando la complessità della morfologia
del cinese e la varietà di strategie dì formazione di parola in questa lingua.
Le più recenti teorie sulla formazione di parola rendono possibile presentare
un quadro nuovo e approfondito della formazione di parola in cinese. D'altro
canto le peculiarità e la ricchezza dei fenomeni morfologici dei cinese
costituiscono una vera e propria sfida alle teorie correnti che si arricchiscono
così di nuove problematiche.
Il dominio empirico privilegiato dalle autrici non è un campionario di dati
già conosciuto ma un vasto corpus di neologismi (dunque parole della
contemporaneità) raccolto ed analizzato appositamente per questa ricerca.
Antonella Ceccagno
insegna Lingua e Linguistica cinese e Sociologia all'Università di Bologna. Bianca
Basciano sta completando il Dottorato di ricerca in Linguistica presso
l'Università di Verona. Entrambe si occupano di linguistica cinese e sono
autrici di lavori sull'argomento presentati e pubblicati in sedi internazionali.