Questo libro non è fatto per essere letto,
ma per essere frequentato come un amico intimo, segreto.
Potete chiedergli di nutrirvi, esso vi nutrirà,
di illuminarvi, esso vi illuminerà,
di commuovervi, di giocare,
esso farà con voi il gioco più misterioso del mondo,
quello del caso che non esiste.
Fategli una domanda, inquieta
o speranzosa, a ogni modo intima, una di quelle domande, al di là
dell'intelligenza, che di solito si fanno
al proprio cuore, a occhi chiusi.
Apritelo a caso. C'è qualcuno che vi parla.
Non vi dice soltanto qualcosa di più o meno
interessante, no. Risponde alla domanda
che non avete nemmeno pronunciata ad alta voce.
Vi risponde alla sua maniera,
che può essere sconcertante.
Ma non fate una smorfia.
Ciò che vi viene detto qui si rivela sempre sensato.
È un gioco che si pratica da millenni
con libri amati abbastanza di continuo
da restare vivi, dunque attivi,
malgrado il tempo accumulato.
Molti principi, prima di dispiegare
i loro vessilli, hanno perciò consultato la Bibbia,
o il Corano, o i Veda.
Molti viaggiatori spirituali, molti esseri
A tratti smarriti, a tratti troppo soli
O semplicemente ansiosi di evitare un ostacolo
- voi e io insomma –
hanno quindi domandato a dei racconti
del fuoco per la loro lanterna.
E i racconti hanno dato loro la luce
di cui avevano bisogno.
Perché, come, da dove vengono le risposte?
Non bisogna tentare di spiegarlo.
Non bisogna nemmeno parlarne troppo.
So, per averli frequentati tutta la vita,
che i racconti sono vegliardi benevoli
di un tempo remoto. Conoscono la musica
del cuore del mondo. Rispondono sempre
alle nostre domande, purché siano interrogati
con l'innocenza di cui sono fatti anch’essi.
Tenete questo libro accanto a voi.
Apritelo ogni tanto come si va a trovare un amico.
E se avete bisogno di un consiglio,
di un lume sul vostro percorso intimo,
chiedeteglielo, per mero gioco.
Chiudete gli occhi. Aprite il libro.
Aprite gli occhi.
Ringraziate chi volete.
Henri Gougaud