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QUINDICI DONNE PERVERSE
Il settimo libro del Lienü zhuan


Autore Liu Xiang
Editore Angelo Colla, Costabissara (Vicenza)
Prima edizione 2005
Pagine 176
Traduzione  e cura (dal cinese) di Riccardo Fracasso 
Titolo originale Niebi Zhuan (il settimo libro del Lienü zhuan)
 

Nel 16 a.C., mentre la dinastia Han Occidentale langue sulla via del declino e l’imperatore è succube di una dissoluta concubina, il grande erudito Liu Xiang presente a corte il Lienü zhuan (Vite di donne), con cui spera di moralizzare i costumi e di rammentare al sovrano come l’assecondare i capricci delle donne abbia in precedenza portato all’estinzione di intere famiglie e dinastie; per dare più efficacia al proprio monito, l’autore ha arricchito la ramificata galleria di esempi positivi dei libri I-VI con una sezione supplementare di natura poco ortodossa, dedicata alle turpi imprese di quindici nobili vissute fra il XVIII e il III secolo a.C.
L’ardita operazione non riesce e sortisce effetti opposti a quelli auspicati, apponendo sul VII libro un sigillo di unicità e conferendogli un’aura ‘maledetta’ destinata a perpetuarsi nei secoli. Il suo valore storico e letterario rimane comunque enorme, e in queste pagine, costellate di intrighi, battaglie, omicidi, incesti e tradimenti, il lettore accorto troverà preziosi tasselli per ricostruire il complesso mosaico del periodo preimperiale.
Efferate ed esecrabili sono le gesta narrate, e ciascuno avrà agio di pesarle sulla propria bilancia dei delitti e delle pene. A dispetto della loro indiscutibile nefandezza, non è tuttavia escluso che le parabole esistenziali di fanciulle catapultate in ambienti ostili e usate come merce di scambio possano a volte suscitare sentimenti di umana comprensione in chi trova riprovevole la negazione della indipendenza femminile e cerca di comprendere le dinamiche storiche senza preconcetti maschilisti e senza scordare gli immancabili complici annidati nell’altra ‘metà del Cielo’. L’ambizione di manipolare un potente per riappropriarsi dell’autorità negata all’esterno, soddisfare desideri e perpetrare vendette, non avrebbe allettato molte giovani in assenza di pessimi esempi maschili con cui interagire; è tipico di chi sprofonda nel vortici del crimine cercare di scaricare l’ingrato fardello sulle spalle d’altri, ma le responsabilità effettiva vanno sempre equamente ripartite a posteriori.


RICCARDO FRACASSO, professore di cinese antico all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è un sinologo vicentino specializzato in paleografia, filologia e storia delle religioni. Oltre a numerosi saggi scientifici su riviste internazionali, ha pubblicato A Technical Glossary of Jiaguology (Napoli 1988) e Libro dei monti e dei mari (Shanhai jing). Cosmografia e mitologia nella Cina antica (Venezia 1996). Ha inoltre curato la traduzione italiana del Sunzi Bingfa (L’arte della guerra, Roma 1994) e della storia del pensiero classico di A. C. Graham (La ricerca del Tao, Vicenza 1999).

 

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