LA
PORTA PROIBITA
Autore |
Tiziano Terzani |
Editore |
Longanesi, Milano |
Collana |
Il Cammeo |
Prima edizione |
1984 |
Pagg. |
284 |
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Nel febbraio 1984 Tiziano Terzani venne arrestato a Pechino,
perquisito, sottoposto a penosi interrogatori, dichiarato "non adatto a vivere in
Cina" e finalmente espulso dal paese. Vi aveva risieduto per quattro anni, con moglie
e figli, esercitando la propria professione di giornalista, attiratovi dal "mito
dellaltro", dal fascino della "diversitā" che lesperimento
comunista cinese aveva irradiato sui giovani di tutto il mondo. In quei quattro anni aveva
voluto guardare oltre il "mito". Aveva visto (e scritto di" cose assai
diverse da quelle che in superficie appaiono allincantato viaggiatore accompagnato
in Cina dalle agenzie turistiche. Aveva scritto delle immense contraddizioni del
socialismo cinese, dal primo Mao, attraverso la cosiddetta Banda dei Quattro, fino al
nuovo corso di Deng Xiaoping; degli irreparabili guasti provocati dalla Rivoluzione
Culturale; del tacitamente accettato sopravvento del "capitalismo" in certe zone
di confine. Aveva visto splendidi tesori della multimillenaria storia e cultura cinese
distrutti in nome di un "nuovo" spesso colpevole di edificare pletoriche e
inutili cattedrali nel deserto. Aveva percorso il paese servendosi di tuti i mezzi
possibili, nonultima la bicicletta, per uscire dagli itinerari canonici e parlare sul
serio con la gente. Aveva, per tre anni, mandato i propri figli in una scuola cinese.
Aveva voluto vivere da "cinese" per arrivare, tuttavia, a sentirsi veramente
cinese soltanto negli ultimi giorni di permanenza in Cina, quelli dellarresto, del
confronto con la polizia, dellautocritica scritta a comando, della rieducazione cui
viene sottoposto chi osa varcare quella "porta proibita" che dā accesso alla
vera realtā del paese. Ricco di notizie e dati, di considerazione e umori, questo libro
in cui Tiziano Terzani - in Cina, Deng Tiannuo - racconta la propria esperienza cinese č
al tempo stesso un reportage giornalistico, una cronaca di viaggio, un trattato di
sinologia contemporanea e lappassionante romanzo di unavventura umana.
Tiziano Terzani č nato a Firenze nel 1938 e
dal 1971 č corrispondente dall'Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel. Č
vissuto a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo e Bangkok. Č inoltre collaboratore del Corriere della Sera. Nel 1994 si č
stabilito in India con la moglie Angela Staude, scrittrice, e i due figli. Profondo
conoscitore del continente asiatico, Terzani č uno dei giornalisti italiani che gode di
maggior prestigio a livello internazionale. Ha pubblicato Pelle di leopardo
(1973) dedicato alla guerra in Vietnam. Nel 1975 č uno dei pochi giornalisti che resta a
Saigon e assiste alla presa del potere da parte dei comunisti. Da questa esperienza nasce Giai
Phong! La liberazione di Saigon (1976). Il libro viene tradotto in varie lingue e
selezionato in America come "Book of the Month". Fra i primi corrispondenti a
tornare a Phnom Penh dopo l'intervento vietnamita in Cambogia, racconta il suo viaggio in Holocaust
in Kambodscha (1981). Il lungo soggiorno in Cina, conclusosi con l'arresto per
"attivitā controrivoluzionarie" e con l'espulsione, dā origine a La porta
proibita (1985), pubblicato contemporaneamente in Italia, negli Stati Uniti e in Gran
Bretagna. Buonanotte, Signor Lenin (1992), uscito anche in Germania, Gran
Bretagna e Stati Uniti, č un'importantissima testimonianza in presa diretta del crollo
dell'impero sovietico. Il libro č stato selezionato per il Thomas Cook Award, il premio
inglese per la letteratura di viaggio. Un indovino mi disse (1995), č la cronaca
di un anno vissuto come corrispondente dall'Asia senza mai prendere aerei: il libro
ottiene uno straordinario successo di critica e di pubblico e continua tuttora a essere
ristampato in edizione rilegata. Nel 1997 a Tiziano Terzani č stato attribuito il
prestigioso "Premio Luigi Barzini all'inviato speciale".
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