Xu Xiake (1587-1641), il massimo esploratore-geografo della fine dei
Ming, considerato in Cina uno dei più grandi viaggiatori di tutti i tempi, dedicò oltre
trentanni della sua non lunga vita a percorrere, essenzialmente a piedi,
limmenso impero cinese dellepoca. Le sue "Relazioni di viaggio" (youji),
che narrano giorno per giorno i dettagli minuziosi delle sue numerose peregrinazioni e
delle sue scoperte, si collocano cronologicamente a metà fra i racconti di Marco Polo e i
resoconti di Sven Hedin, e ne sostengono il paragone.
Dal primo lungo viaggio alletà di ventidue anni, fino a quello che lo portò ai
confini dello Yunnan, alla vigilia della sua morte, Xu Xiake si trasformò da visitatore a
curioso di luoghi ameni e di paesaggi in geografo, geologo ed esploratore di contrade
segrete e sconosciute.
Il libro, che è una scelta dei diari di viaggio dedicati alla
montagna, si potrà leggere innanzitutto come ciò che essenzialmente è, ossia una
raccolta di diari di viaggio, ma possiamo considerare e gustare questi diari anche come
poesie in prosa, o come una specie di "variazioni", in senso musicale, su temi
diversi: la montagna, le acque, la solitudine, il peregrinare, e così via. Infine, il
libro può anche essere una specie di guida per chi si rechi in Cina, per arricchire la
visita di certi luoghi con questi testi rari e suggestivi, corredati dalle esaurienti e
preziose note del curatore, Jacques Dars.