PASSEGGERA
DEL SILENZIO
Dieci anni di
iniziazione in Cina
Autore
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Fabienne Verdier
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Editore
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Ponte alle Grazie, Milano
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Prima edizione
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2004
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Pagg.
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274
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Traduzione dall'inglese di
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Marina Visentin
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Titolo originale
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Passagère du silence ©
Èditions Albin Michel S.A., 2003 |
La calligrafia cinese è un'arte antichissima, filosofica, e persino terapeutica: la sua pratica richiede serenità d'animo e concentrazione. Imparare a maneggiare il pennello è anche una forma di meditazione, un modo per entrare in contatto con la natura, per ammirarla. È proprio il rapporto con la natura che spinge Fabienne Verdier, brillante allieva dell'accademia d'arte di Tolosa, a partire agli inizi degli anni Ottanta con una borsa di studio per la regione del Sichuan. Ufficialmente il suo scopo è studiare alla locale scuola d'arte, ma in realtà lei vuole soprattutto apprendere i segreti dell'arte della calligrafia. Dovrà affrontare una condizione di vita durissima, sopportare la solitudine e l'emarginazione, la diffidenza dei burocrati ma anche dei maestri dai quali dipende la sua formazione, increduli di fronte a quella giovane donna che arriva dall'altro capo del mondo e sostiene di volersi impossessare di una cultura che il loro stesso Paese ha messo al bando. Naturalmente non c'è solo questo: ci sono anche i viaggi, gli incontri con i grandi maestri d'arte e di vita, lo studio di nuove filosofie e di tradizioni affascinanti, gli incontri con popoli lontani e misteriosi. La passione che anima Fabienne, però, è più forte di tutte queste cose: il suo soggiorno in Cina racchiude un amore profondo per la natura, per il silenzio, per una certa dimensione contemplativa della vita che l'Occidente è andato perdendo.
Fabienne Verdier, quarant’anni, è probabilmente l’unica artista occidentale a potersi fregiare della qualifica di calligrafa. Sposata e madre di un figlio, attualmente vive in una casa di campagna nei pressi di Parigi.
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