ORIENTE
EXPRESS
Storie dell'Asia
Autore |
Renata Pisu |
Editore |
Sperling &
Kupfer, Milano |
Prima edizione |
2002
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Pagg. |
250 |
Nell’Introduzione a
questo suo ultimo libro, Renata Pisu dichiara di voler raccontare vicende «di
uomini e donne che vivono le loro vite
in quello che una volta si chiamava ‘il misterioso Oriente’, un luogo
che la nostra immaginazione di occidentali ha costruito e che perciò, di per
sé, non esiste». Ecco perché ha scelto di salire metaforicamente, per il suo
viaggio, sull’Orient Express, il treno che un tempo viaggiava da Parigi a
Istanbul, il mezzo che collegava l’Occidente a un altro mondo, cui non solo la
gente comune, ma anche scrittori, poeti e giornalisti hanno sempre attribuito
un fascino esotico e sul quale hanno elaborato teorie sociali, raffinate
fantasie, visioni culturali che avevano spesso il difetto di partire da «qui»,
e non da «là».
L’autrice non
commette certo lo stesso errore: il suo itinerario, che si snoda nel tempo
lungo l’ultimo decennio del Ventesimo secolo, è un viaggio di conoscenza, di
approccio sommerso, non aggressivo, a realtà e popoli assai diversi fra loro,
accomunati forse, più che dal fascino e dal mistero, dalla tremenda difficoltà
di trovare uno spazio, di non soccombere nel villaggio globale dominato dal
pensiero unico. Un pensiero formulato, guarda caso, da noi occidentali. Kuwait,
Yemen, Bangladesh, Tibet, Indocina, Malesia, Mongolia, Singapore, Taiwan, Hong
Kong o Macao diventano altrettante occasioni per incontrare persone, annotare
impressioni, indignarsi di fronte a scempi ambientali e, ancor peggio, a
tragedie umane, come nel caso delle donne sfregiate dall’acido in Bangladesh.
Ma si trasformano anche, grazie alla penna sensibile di Renata Pisu e al suo
occhio di acuta osservatrice, in un racconto appassionante, dove si intrecciano
sapientemente la Storia e le storie, la ragione e il sentimento, in pagine che
possiedono il raro dono dell’onestà intellettuale e della sincerità.
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