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NAUFRAGIO

 

Naufragio

Autore Yu Dafu
Editore ARACNE Editrice, Roma
Prima edizione 2013
Titolo originale: Chenlun
Traduzione (dal cinese): Barbara Ricci
Prefazione: Patrizia Dadò
Note Testo originale cinese a fronte
Pagine 206
N. ISBN 978-88-548-6865-6

Naufragio (Chenlun), prima opera dello scrittore cinese Yu Dafu (1896-1945), pubblicata nel 1921, è considerata la prima raccolta di racconti della letteratura cinese moderna ed è composta di tre novelle "Una morte grigio argento", "Verso sud" e "Naufragio" tutte ambientate in Giappone. L'autore, il quale, come molti giovani cinesi talentuosi del suo tempo, si recò a studiare nel paese del Sol Levante nella prima decade del Novecento, descrive le vicende e gli stati d'animo dei protagonisti, giovani uomini che affrontano la dura vita di studente in un paese che percepiscono ostile e sprezzante.
I protagonisti sono improntati sulle impressioni dell'autore stesso: un ventenne che viene colto da sentimenti di varia natura e che si confronta col mondo esteriore, rimanendone sconvolto e turbato nel profondo. La novità rappresentata dall'opera sta nel sentire vivido e marcato dell'individuo, nella sapiente raffigurazione umana, intimistica e delicata, ma a tratti forte, e svelata senza pudori, nel tratteggiare il risentimento di un popolo che ha perduto il proprio valore politico agli occhi del mondo e soprattutto a quelli di un paese che dalla Cina ha storicamente tratto i fondamenti per la ricerca della propria identità.
Un libro di denuncia, di patriottismo, di dolore e rivolta di un popolo, ma anche di passione e d'amore. Si narrano i turbamenti più intimi di un individuo, anche di natura sensuale, sul modello della corrente letteraria giapponese del "watakushi shōsetsu" (romanzo dell'lo) tanto in voga in quel periodo, con lo scrittore Tanizaki Junichirō, e sul modello della letteratura occidentale dell'Ottocento e del primo Novecento. Presente in ogni passo è tuttavia la delicata poesia tradizionale cinese, che si esprime nella magnifica descrizione dei paesaggi e degli stati d'animo.
Particolare e unico nel suo genere, questo scrittore cinese, innovativo, romantico e sagace, è una delle figure più importanti del panorama letterario cinese moderno.

YU Dafu (1896-1945), originario della provincia meridionale del Zhejiang, si trasferì giovanissimo a Tokyo per proseguire gli studi. Là conobbe altri futuri esponenti della letteratura cinese moderna, come GUO Moruo e ZHANG Ziping. Con essi e altri studenti cinesi, nel 1021 fondò la Società Creazione (Chuangzao she), importante organizzazione che s’impose nel panorama letterario dell’epoca per il suo carattere rivoluzionario dell’arte, ponendo un’incisiva enfasi sull’espressione dell’individualità e sulla denuncia delle brutture sociali. Ben Presto YU Dafu s’affermò come scrittore di racconti, grazie alla pubblicazione del volume “Naufragio” (Chenlun) a Shanghai nel medesimo anno, catturando l’attenzione del pubblico più giovane proprio grazie alla freschezza di stile, alla trattazione degli argomenti e alla particolare franchezza narrativa. In seguito si dedicò alla composizione di altri racconti, saggi, romanzi e poesie; pubblicò anche i propri diari col titolo de “I nove diari” (Riji jiuzhong, 1927) nei quali rese pubblici i particolari della sua vita, i suoi sentimenti e la sua storia d’amore con la scrittrice WANG Yingxia, suscitando un autentico caso letterario. Durante la guerra sino-giapponese, si trasferì a Hong Kong, a Singapore per poi fermarsi nell’isola di Sumatra. In quel luogo, poco dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale, fu assassinato per ordine della polizia militare giapponese. Nel 1952 fu proclamato martire di guerra dalla Repubblica Popolare Cinese.

 

 


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