Questa storia della Cina contemporanea, vista e narrata
con gli occhi dello studioso e la sensibilità del reporter, appare mentre a
Pechino, dietro lo splendido paravento della Città Proibita, i collaboratori di
Deng Xiaoping si battono per la successione del leader. Come altre volte nella
storia della Cina, noi coglieremo di questa battaglia segnali lontani, mosse
simboliche, messaggi obliqui. In Cina non si combatte soltanto con le grandi
dimostrazioni popolari, i congressi del partito, i pubblici processi e l’epurazione
dell’avversario sconfitto. Si combatte anche con le poesie, le metafore, le
allusioni storiche non sempre decifrabili.
Il risultato della lotta e la politica del paese nei prossimi anni ci concernono
direttamente. Grazie alla svolta delle "quattro modernizzazioni" che
Deng proclamò nel 1978, la Cina si avvia a diventare la seconda potenza
economica mondiale, il più grande e promettente mercato del pianeta. Dalla sua
capacità di superare le proprie contraddizioni – regime poliziesco e libertà
economica, crescita e inflazione, potere del centro e autonomia delle province
periferiche, prosperità e disoccupazione – dipende, per una parte
significativa, la nostra vita di domani.
In questo libro il lettore troverà, se non l’epilogo, la trama del dramma. I
suoi personaggi e la grande scena su cui essi hanno recitato dal giorno dell’ottobre
1949 in cui fu proclamata la Repubblica Popolare Cinese. Fra i protagonisti –
Zhou Enlai, Liu Shaoqi, Lin Biao – due occupano il proscenio e assumono nella
storia cinese una parte determinante. Sono Mao e Deng, l’ideologo ambizioso e
il leader pragmatico, il demiurgo della rivoluzione culturale e il piccolo
giocatore di bridge a cui preme soltanto che il gatto – rosso o nero, poco
importa – s’impadronisca del topo. Intorno alle fasi alterne della loro
lotta Fernando Mezzetti ha ricostruito cinquant’anni di storia cinese, dalla
presa del potere alla campagna dei "Cento Fiori", dal "Grande
Balzo in Avanti" alla rivoluzione culturale, dalla "Banda dei
Quattro" alle "quattro modernizzazioni". E ha tracciato un quadro
aggiornato di ciò che la Cina di Deng ha conquistato con il suo lavoro negli
ultimi quindici anni.
Fernando Mezzetti conosce al tempo stesso l’Asia e il mondo comunista, il
grigio socialismo del suo primo approdo nella Cina popolare e lo stupefacente
sviluppo degli anni Ottanta, il trionfo del capitalismo giapponese e l’impetuosa
crescita dell’economia asiatica. Ha incontrato i rappresentanti della vita
politica cinese, ha decifrato le risoluzioni dei congressi, ha visto con i suoi
occhi le grandi manifestazioni studentesche di piazza Tian’anmen. Ha lo
sguardo lungo dello storico e la passione giornalistica per il quotidiano, l’amore
per il particolare e la capacità di collocarlo in un più largo contesto. Ha
scritto un libro di storia che si legge come un lungo articolo di giornale.
Fernando Mezzetti è stato corrispondente
da Pechino dal 1980 al 1983 e da Mosca dal 1983 al 1987 per Il Giornale.
E’ stato poi per quattro anni corrispondente da Tokyo per La Stampa di
cui è attualmente inviato speciale. Tra le sue opere si ricordano Gorbaciov, la trama della svolta
e I
giapponesi giorno per giorno.