LIEZI
La scritura reale del
vuoto abissale e della potenza suprema
Autore |
Liezi |
Editore |
Einaudi, Torino |
Prima edizione |
2008 |
Pagine |
330 |
Testo a fronte |
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A cura di: |
Alfredo Cadonna |
N. ISBN |
978-88-06-19241-9 |
«Fa si che vi sia nascita ma non nasce; fa si che vi sia trasformazione ma non si trasforma. Ciò che non nasce è capace di far nascere ciò che nasce; ciò che non si trasforma è capace di far trasformare ciò che si trasforma».
II Liezi non è solo uno dei testi fondamentali per lo studio del pensiero della Cina antica ma anche, insieme al Laozi e al Zhuangzi, una delle tre scritture in cui la tradizione taoista continua a vedere sintetizzati i propri principi dottrinali e le loro rispettive applicazioni.
Questa traduzione integrale con testo cinese a fronte intende far apprezzare al lettore il valore di un'opera il cui contenuto, innegabilmente eterogeneo, si rivela una fonte ricchissima per lo studio di specifiche tradizioni mitologiche cinesi e anche di scuole di pensiero diverse da quella taoista. L'introduzione del curatore vuole invece guidare il lettore all'identificazione dei principali nuclei dottrinali che costituiscono il cuore taoista del Liezi, come la dottrina metafisica del Dao, la dottrina cosmologica dell'Unità, la prospettiva che vede il pieno compimento della realizzazione spirituale in una ridiscesa nel mondo «ordinario».
Sommario:
Introduzione di Alfredo Cadonna. -Avvertenze. -Liezi. La scrittura reale del vuoto abissale e della potenza suprema. 1. Tianrui (I prodigi celesti). 2.
Huangdi (L'Imperatore Giallo). 3. Zhou Mu wang (II Re Mu di Zhou). 4. Zhongni (Confucio). 5. Tang wen (Le domande di Tang). 6. Li ming (Sforzo e Destino). 7. Yang Zhu. 8. Shuo fu (Spiegazione delle concordanze). Indice dei nomi.
Il maestro che dà il nome all'opera, Lie Yukou (abbreviato in Liezi), sarebbe vissuto nel IV secolo a.C. Tuttavia, questa raccolta di dialoghi, aneddoti e brevi trattazioni dottrinali è menzionata per la prima volta soltanto nel 14 a.C. ,: il primo commentario pervenutoci, quello di Zhang Zhan, risale al IV secolo d.C. Intorno alla metà dell'VIII secolo, per editto imperiale, ''opera sarà innalzata al rango di classico taoista e a partire dal 1007 sarà nota con il titolo di La scrittura reale del vuoto abissale e della potenza suprema.
Alfredo Cadonna è docente di Storia della filosofia e delle religioni della Cina all’Università Cà Foscari di Venezia. Ha arche insegnato Filologia cinese all’Università di Napoli “L’Orientale”.
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