LETTERE
DA PECHINO
Autore |
Suzanne
Bernard |
Editore |
EDT,
Torino |
Prima
edizione |
2000 |
Pagine |
144 |
Traduzione
(dal francese) di |
Giancarlo
Condò |
Titolo
originale |
Nouveau
voyage au pays d'autrefois, lettres de Pékin
© 1999 Editions Payot & Rivages, Paris |
Se "cinquant'anni appena di socialismo non hanno potuto sradicare modi di vivere e di pensare ancestrali", quale futuro attende la Cina del XXI secolo, sospesa fra i retaggi di una cultura millenaria e il travolgente processo di modernizzazione? Tornata a Pechino dopo una lunga assenza, Suzanne Bernard trova una città completamente trasformata che, dietro la nuova facciata di metropoli febbrile, inquinata, convertita al dio Denaro, agli hamburger di McDonald's, ai dilaganti status symbol occidentali, rivela contraddizioni e inquietudini profonde. Sostituiti gli ideali rivoluzionari con la logica del profitto e le vecchie guardie rosse con i "nuovi mandarini" consacrati alla ricerca del successo, la Pechino di oggi vede riaffiorare, tra le pieghe del capitalismo nascente, antichi vizi (la corruzione, l'ostentazione della ricchezza, il concubinato) che si credevano scomparsi. Attraverso il pretesto letterario di un affettuoso quanto conflittuale carteggio con la sorella, l'autrice racconta la quotidianità di un paese segnato da un'altra "rivoluzione", ma dotato di un fascino eterno e irresistibile, cui fa da specchio, nel libro, una storia d'amore personale altrettanto intensa e coinvolgente.
Consulente culturale in Cina per otto anni, dal 1978 al 1986, Suzanne
Bernard, francese, vive attualmente a Parigi. Ha scritto una quindicina di opere, dedicate alla Cina e all'epoca feudale, tra cui il romanzo
Une étrangère à Pékin (1986), la raccolta di racconti Mademoiselle Su (1998), due volumi su Abelardo
(Plus jamais Héloïse, del 1998, e La fin d'Abélard, del 1991) e una trilogia medioevale.
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