LETTERE A MIA MADRE DALLA CINA
Autore |
Saint-John Perse |
Editore |
Medusa Edizioni,
Milano. |
Prima edizione |
2016 |
Traduttore |
Luana Salvarani |
Pagine |
102 |
N. ISBN |
978-8876983726 |
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Saint-John Perse (Guadalupa 1887 - Giens 1975), pseudonimo
di Marie-René Alexis Saint-Leger Leger, è il poeta degli spazi
sconfinati, dei Venti e delle Nevi dei grandi poemi sulla Natura
rischiarati dai bagliori di Baudelaire e di Rimbaud. La sua poesia,
ricorda Manrico Murzi, "è quella di un enciclopedico, che per immagini e
metafore, attinge alle tante discipline dello scibile umano: astronomia
e astrologia, botanica e zoologia, esoterismo ed ennetismo, alchimia è
chimica, entomologia e mineralogia...". Eppure anche dopo il Nobel del
1960, "per il volo sublime e il linguaggio evocativo della sua poesia
che in modo visionario riflette gli stati del nostro tempo", Romeo
Lucchese, suo infaticabile traduttore, si rammaricava del fatto che in
Italia l'opera di Perse restasse incompresa. "Poeta per poeti", "poeta
diffìcile", così la condanna. A oggi, purtroppo, il vento non è mutato.
Perse è un esiliato dal nostro Canone. E l'esilio è una delle grandi
ossessioni della sua poesia. Come per Ovidio, Dante Brodskij. Queste
Lettere a mia madre dalla Cina, tradotte da Luana Salvarani, risultano
cosi indispensabili per riportare la giusta attenzione sul grande
Dimenticato. Sono lettere che risalgono agli anni della delicata
missione diplomatica in Cina (1916-1921). Grazie a quell'esperienza, il
poeta, che aveva già pubblicato Images à Crusoé ( 1909) ed Éloges, (1911)
ideò la sua fortunata Anabasi. Fuoco, terra, aria e acqua. Acqua di
mare, soprattutto..." (Alessandro Rivali)
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