LA
TELEVISIONE IN CINA
Uno specchio Convesso
sulla Realtà degli Anni Novanta
Autore |
Valeria
Varriano |
Editore |
Edizioni
Nuova Cultura, Roma |
Prima
edizione |
2006 |
Pagine |
84 |
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© 2006 Edizione Nuova Cultura - Roma |
Voci e volti di una folla, aspettando un treno, guardano, affascinati, ombre elettriche raccontare una storia da un grande teleschermo. Una scheggia di ricordo senza tempo, un’immagine scolpita quasi a delineare il particole rapporto tra televisione e Cina. Una guida, come le tante altre che si cercano intraprendendo un viaggio nelle diverse strade del pensiero, che apre una squarcio su una realtà diversa da quella a noi quotidiana: lascia intuire che mentre noi associamo il mezzo televisivo allo spazio domestico, almeno inizialmente, per i Cinesi lo spazio domestico è stato una vocazione, non il luogo naturale. […]
Trenta anni prima dove le immagini del tubo catodico illumina la notte, folle marciavano inneggiando Mao Zedong o attaccando controrivoluzionari “intrisi idee borghesi”.
Oggi, invece, le disavventure dei protagonisti di una telenovela animano dolori e speranze dei viaggiatori stanchi che aspettano un treno. Quegli occhi che guardano fissi dimostrano quanto simile e diversa possa essere una stessa storia. Simile perché anche dall’altra parte del mondo i cantastorie spariscono e le telenovela si moltiplicano. Diversa perché nonostante la televisione sia considerato il demiurgo dell’omologazione, non esiste né un solo modo di guardare né un solo modo di fare televisione. […]
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