LA
LEGGE E IL RITO
Lineamenti
di storia del diritto cinise
Autore |
Renzo
Cavalieri |
Editore |
FrancoAngeli,
Milano |
Prima
edizione |
1999 |
Pagine |
222 |
Prefazione |
Gabriele
Crespi Reghizzi |
Per molti secoli, la storia del diritto cinese è stata segnata dal contrasto tra due opposte scuole di pensiero. Da un lato quella legista, che nella legge scritta (fa), e in particolare nella legge penale, vedeva il più efficiente tra gli strumenti di governo; dall'altro quella confuciana, storicamente prevalente, che invece manifestò costantemente la propria ostilità nei confronti delle leggi e dei tribunali e la propria sfiducia nella capacità di queste istituzioni di disciplinare armoniosamente i rapporti sociali, affermando all'opposto la necessità di fondare l'ordine della società sull'educazione e sul rito (li).
Dopo i primi tentativi di occidentalizzare il sistema giuridico cinese operati all'inizio del Novecento, con la rivoluzione comunista e la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1949), il dibattito sul rapporto tra legge e rito mutò profondamente, tingendosi dei toni marcati dell'ideologia di Mao. Fu in particolare in seguito allo strappo con Mosca (1958) che un nuovo giusnichilismo, in larga parte ispirato alla tradizione confuciana, prese il sopravvento nell'ideologia e nella pratica politica maoista, sino a condurre, all'epoca della Rivoluzione Culturale (1966), alla pressoché totale cessazione delle attività degli organi dello stato e alla persecuzione fisica dei giuristi.
L'avvio della riforma economica e la politica di apertura all'estero (1978) hanno imposto alla Cina una graduale affermazione della legalità socialista, accompagnata da un amplissimo utilizzo di strumenti legislativi e da una valorizzazione senza precedenti dello studio e della pratica del diritto. La rivoluzione della legalità è appena agli inizi, ma già se ne avvertono le profonde implicazioni sociali e politiche.
Renzo Cavalieri è ricercatore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pavia. È autore di diversi saggi sul diritto della Cina
post-maoista, tra i quali: Diritto commerciale e arbitrato in Cina tra continuità e
riforma, Milano, Egea, 1991; Il virus della legalità. Caratteristiche e implicazioni della rifòrma giuridica
cinese, Milano, Isesao Univ. Bocconi, 1996. Dal 1995 collabora all'annuario Asia Major (a cura di G. Borsa), Bologna, Il Mulino, 1995, 1996, 1997, 1998, con articoli sull'evoluzione politica cinese.
|