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LA CINA AL FEMMINILE
Il ruolo della donna nella cultura cinese

 

La Cina al femminile

A cura di Stefania Stafutti, Elisa Sabattini
Editore ARACNE Editrice srl - Roma
Prima edizione 2012
Pagine 226
N. ISBN 978-88-548-5562-5

Il volume La Cina al femminile. Il ruolo della donna nella cultura cinese raccoglie una serie di studi nati in occasione del V congresso della Società Italiana delle Storiche tenutosi a Napoli dal 28 al 30 gennaio 2010. Questa occasione intercettava la volontà di condividere tanto conoscenze quanto spunti di ulteriore riflessione in un campo di indagine oramai frequentato dalla sinologia italiana, ma raramente organizzato nell'ambito di un discorso esplicitamente focalizzato sulla donna nella storia della Cina. (...) Uno degli elementi comuni a molti dei saggi raccolti in questo volume è la marginalità della donna nella società cinese nel corso della storia. Ne trattano Annika Pissin, Barbara Bisetto, Aglaia De Angeli e da una prospettiva diversa anche Silvia Pozzi e Alessandra Aresu. Se Elisa Sabattini e Donatella Guida si soffermano soprattutto su figure di "donne di potere", questo non fa che confermare il paradigma della marginalità. Le cosiddette donne di potere sono manifeste eccezioni, generalmente maltrattate dal giudizio della storia (scritta da uomini!). Anche la donna chiamata in prima linea nei momenti di resistenza, di lotta o di "costruzione del socialismo", diventa un'arma sul campo di battaglia secondo un modello marziale chiaramente disegnato da mano maschile come evidenziato nel saggio di Laura De Giorgi. Non è solo la Cina a tramandare immagini di eroine sacrificate sull'altare della castità, di madri coraggio, di donne soldato, di dark ladies o di perniciose femmes fatales; si tratta di un repertorio ampiamente diffuso anche nella tradizione europea. Un novero di "cattive cose" di pessimo gusto che non è scomparso, ma rischia semplicemente di essere sostituito. La globalizzazione offre una pletora di immagini nuove, spesso più patinate ma anche più insidiose, portatrici di un eguale messaggio di subalternità. La anle shenghuo  安乐生活 (vita felice), di cui si parla in uno dei saggi del volume, sembra a portata di mano in misura direttamente proporzionale alla disponibilità economica e un modello di "bella presenza", tristemente noto anche da noi, circola in modo abbastanza insistente nel mondo della moda così come in quello della pubblicità.
(Dall'introduzione a cura di Stefania Stafutti e Elisa Sabattini)

Stefania Stafutti, professore ordinario di Lingua e Letteratura cinese e direttore dell'Istituto Confucio di Torino, è attualmente direttore dell'Istituto italiano di cultura a Pechino. La sua ricerca verte sulla letteratura cinese moderna e contemporanea, intesa tanto come specifico strumento di espressione artistica e di interpretazione del gusto quanto come manifestazione correlata ad altre nell'ambito di una più complessa definizione di "cultura" della Cina moderna. In quest'ottica, ha realizzato di recente dei lavori di ricerca intorno ai rapporti tra le forme espressive della letteratura e i linguaggi propri della propaganda politica in Cina e si è occupata delle caratteristiche della cultura urbana e metropolitana nella Cina del XX secolo. Ha all'attivo numerose pubblicazioni in italiano e in inglese.

Elisa Sabattini, è ricercatore in Lingua e Letteratura cinese presso (Università degli Studi di Sassari. Nel 2006 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Civiltà dell'India e dellAsia Orientale (area sinologica) e in Etudes Chinoises (titoli conseguiti in co-tutela presso (Università Ca' Foscari di Venezia e l'INALCO di Parigi). Nel 2007 è risultata vincitrice di una borsa biennale post-dottorato finanziata dalla Chiang Ching-Kuo Foundation for Intemationalty Scholarly Exchange di Taiwan e ha svolto le sue ricerche presso il Dipartimento di Sinologia dell'Università Cattolica di Lovanio (Belgio). I suoi studi vertono sulla storia intellettuale cinese dal periodo pre-imperiale fino alla dinastia Han (202 a.C.- 220 d.C.), con particolare attenzione all'etica e al pensiero politico. Ha all'attivo articoli in italiano e in inglese. Ha inoltre curato l'edizione e la traduzione di Lu Jia, Nuovi argomenti, Cafoscarina, Venezia 2012 ed è co-curatrice del volume Political Rhetoric in Early China, «Extrême-Orient, Extrême-Occident» 34 (2012).

   

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