L'ISLAM IN CINA
Dalle origini alla Repubblica Popolare
Autore |
Francesca Rosati |
Editore |
L'asino d'oro, Roma. |
Prima edizione |
2017 |
Pagine |
292 |
N. ISBN |
978-88-6443-404-9 |
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Questa è una storia tutta da raccontare, l’Islam penetrò
in Cina già due secoli dopo la morte di Maometto, attraverso i percorsi
terrestri e marittimi della Via della Seta, articolandosi in una
pluralità di tradizioni locali. Il contributo scientifico e
intellettuale dei musulmani trovò il plauso degli imperatori, divenendo
parte del patrimonio culturale cinese, a testimonianza della compiuta
trasformazione dei devoti di Allah da ‘ospiti stranieri’ a ‘cinesi
musulmani’ – Hui. Nel Celeste Impero, il dialogo tra Islam e
confucianesimo raggiunse sublimi livelli di sintesi filosofica
nell’opera dei letterati dello Han Kitāb; mentre il misticismo musulmano
della tradizione arabo-persiana predilesse il linguaggio simbolico del
taoismo e del buddismo. Se al tramonto dell’impero il confronto tra
musulmani e governo fu spesso violento, nei primi anni della Repubblica,
il fervore patriottico degli Hui animò il dibattito sulla costruzione
della nazione, gettando le basi teoriche della suddivisione della ‘ummah
cinese in ‘minoranze etniche’, affermatasi con Mao Zedong. Oggi, il
rapporto tra le comunità islamiche e il regime comunista è percepito in
Occidente nei termini di un confronto violento. Tuttavia, la vicenda
dell’Islam nella Cina contemporanea è soprattutto il frutto di delicati
processi di negoziazione, nello sforzo di conciliare la fede nel
messaggio coranico con quella nel socialismo cinese.
Francesca Rosati. Si è laureata nel 2002 presso la Facoltà di
Studi Orientali di Sapienza Università di Roma, discutendo una tesi
sulla storia e l’architettura islamica nella Cina imperiale. Nel 2009 ha
completato un master in Etnologia presso l’Università Cheng-chi di
Taiwan, con uno studio sulle scuole coraniche femminili della città di
Linxia (Gansu meridionale), dove conduce ricerche sul campo da più di
dieci anni. Attualmente è impegnata in un dottorato presso il Centro di
Ricerca sulla Cina Moderna e Contemporanea dell’École des Hautes Études
en Sciences Sociales di Parigi e l’Istituto di Studi di Area per l’Asia
e il Medio Oriente dell’Università di Leiden, che porta avanti
viaggiando tra Roma, Parigi, Linxia e Leiden.
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