L'IMPERATORE E L'ELETTRICISTA
Il sogno di Dongfang, Tienanmen e i giorni del coraggio
Autore |
Cecilia Brighi |
Editore |
Dalai Editore, Milano. |
Prima edizione |
2011 |
Pagine |
350 |
N. ISBN |
978-88-6073-845-5 |
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Nato casualmente a Pechino e sballottato tra la capitale e il suo povero villaggio sulle aspre montagne dello Shanxi, Dongfang cresce deriso dai coetanei, per la sua altezza sproporzionata all'età e per non essere né un vero contadino né un ragazzo di città. Con la caparbietà ereditata dalla madre e l'idea di farsi strada nella vita e nel Partito comunista, si arruola nell'esercito, mala corruzione dilagante lo costringe ad abbandonare la divisa e a diventare elettricista nelle ferrovie statali. Il caso lo farà capitare in piazza Tienanmen invasa dagli studenti, accorsi a onorare l'amato leader Hu Yaobang, morto all'improvviso. Sono i giorni fatidici della primavera dell'89, i giorni delle proteste che cambieranno la Cina e la vita di Dongfang. Grazie alla sua capacità di farsi comprendere e ascoltare, diventa uno dei leader del dissenso e organizza la Federazione Autonoma dei Lavoratori di Pechino. La sua figura diventa un punto di riferimento, tanto da essere soprannominato il Walesa cinese, ma né lui né gli altri protagonisti della Piazza potranno impedire la sanguinosa repressione. Dongfang conoscerà la fuga e la galera, la tortura e il contagio della tubercolosi provocato dai suoi carcerieri che lo riduce in fin di vita, ma non denuncerà mai i compagni. Saranno le pressioni internazionali a farlo liberare. Da allora, stabilitosi a Hong Kong, conduce una trasmissione radiofonica sui diritti del lavoro negati, e ha fondato e dirige il China Labour Bulletin, organizzazione che sostiene i lavoratori cinesi che si ribellano allo sfruttamento della nuova rampante dittatura di mercato. Un compito prezioso, che porta avanti il sogno di quei giorni coraggiosi di Tienanmen, l'aspirazione a un futuro di diritti per una società più giusta.
Un racconto avvincente come un'epopea, in cui Cecilia Brighi narra non solo la vita di un dissidente ma la doppia parabola di una Cina passata dalla fiducia nella rivoluzione comunista al suo fallimento precoce, e dalla disillusione a una speranza più forte che prende vita nei giorni di Tienanmen, la speranza operosa del cambiamento. E forse la storia, piano piano, darà ragione a questi singoli, tenaci dissidenti che sognano una Cina democratica e lottano per realizzarla. Come Dongfang.
Cecilia Brighi, da oltre trent'anni impegnata nell'attività sindacale, attualmente lavora al Dipartimento Politiche Internazionali della CISL, nel quale sostiene attivamente il movimento
democratico e sindacale birmano, l'affermazione della democrazia, dei diritti umani e del lavoro, in particolare in Asia. È stata nel Consiglio di Amministrazione
dell'ILO. Ha scritto numerosi articoli su riviste internazionali e italiane. Per BCDe nel 2006 ha pubblicato: Il Pavone e i generali. Birmania: storie da un Paese in gabbia; con Ilaria M. Sala e Irene Panozzo.
ha scritto inoltre Safari Cinese, petrolio, risorse e mercati, la Cina conquista l'Africa.
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