L'ASSEDIO
CINESE
Autore |
Silvia Pieraccini |
Editore |
Sole3 24 Ore, Milano. |
Prima edizione |
2008 |
Pagine |
80 |
N. ISBN |
978-88-8363-951-7 |
Diciott'anni fa,
quando nel distretto tessile di Prato gli immigrati cinesi aprirono i
primi laboratori per cucire abiti di bassa qualità, pochi se ne
curarono. Oggi quest'area‑simbolo del manifatturiero europeo si
ritrova "in casa" un vero e proprio distretto cinese
dell'abbigliamento "pronto moda", che lavora e cresce a ritmi
inimmaginabili per l'economia italiana, grazie soprattutto al fatto di
poter contare su manodopera clandestina, lavoratori in nero,
sfruttamento feroce, mancato rispetto delle norme che regolano l'attività
d'impresa. Questo polo produttivo che non conosce programmazione né
marketing, e che si mantiene "parallelo" al distretto
tradizionale pur operando nella stessa filiera, ha ormai raggiunto
numeri da capogiro, ricostruiti in questo libro‑inchiesta
attraverso confronti di dati e incastri di testimonianze: 2.700 aziende,
17.000 addetti, 1,8 miliardi di giro d'affari, per oltre la metà
sommerso. Un "paradiso" fiscale che fa invidia al
Liechtenstein e a San Marino, e che ora rischia di diffondere il virus
dell'illegalità al tessuto imprenditoriale locale. II distretto cinese
di Prato è l'esempio più eclatante, e più sconcertante, di assedio al
manifatturiero italiano con armi sleali. Ed è la fabbrica più
portentosa di moda "made in Italy" fatta dai cinesi.
Silvia Pieraccini (silvia.pieraccini@tin.it), giornalista, collabora
da 12 anni con II Sole 24 ORE. Vive a Prato, dove ha visto nascere e
crescere il primo distretto cinese d'Italia.
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