L'AMORE E' UNA COSA MERAVIGLIOSA
Autore |
HAN Suyin |
Editore |
Sonzogno, Milano |
Prima edizione |
1955 . Ultima edizione
2016 |
Titolo originale |
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Traduzione (dall'inglese) di |
A. Di Luzio |
Pagine |
168 |
N. ISBN |
978-8878015616 |
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Vennero versati fiumi di lacrime, nel 1955, quando uscì
nelle sale "L'amore è una cosa meravigliosa", con Jennifer Jones e
William Holden. E tutti di nuovo piangevano quando dai jukebox risuonava
la canzone composta per il film, Love is a manny splendored thing,
interpretata da Andy Williams. Quasi tutti, però, ignoravano che dietro
questa commovente vicenda sentimentale c'era una storia vera, raccontata
nell'omonimo romanzo di Han Suyin, dottoressa metà cinese e metà
europea, donna molto bella, più volte maritata, ma lacerata tra Oriente
e Occidente nella sua scomoda identità di "mezzo sangue". Il romanzo,
fortemente autobiografico, si svolge a Hong Kong alla fine degli anni
Quaranta. Racconta la storia d'amore tra una donna cinese di buona
famiglia, che ha studiato medicina nelle scuole inglesi, e un
giornalista britannico residente in Asia, sposato con figli. È una
relazione molto travagliata, circondata com'è dall'ostilità e dai
pregiudizi della famiglia di lei e della società circostante. Sullo
sfondo si agitano le passioni politiche del dopoguerra, l'epopea della
guerra civile e la vittoriosa Lunga Marcia dei comunisti di Mao Zedong.
"L'amore è una cosa meravigliosa" (1952) fu un successo mondiale, con
moltissime edizioni internazionali, quattro solo in Italia, dove vinse
il Premio Bancarella nel 1956. Sonzogno lo ripubblica in una nuova
traduzione, arricchito da una postfazione di Renata Pisu.
Han Suyin, nome d'arte della scrittrice inglese Elizabeth COMBER (Pechino 1917). Nata in Cina da padre cinese e madre belga, studiò medicina a Pechino e poi a Bruxelles;
rientrò in Cina allo scoppio della guerra sino-giapponese, sposò un generale di Chiang Kai-shek e scrisse il suo primo libro, Destinazione Chungking (1938). In seguito alternò l'attività di medico a
quella di scrittrice, ottenendo grande successo con L'amore è una cosa meravigliosa (1952). La sua notorietà è anche legata alla cosiddetta
"trilogia cinese", nella quale le vicende autobiografiche si intrecciano con gli avvenimenti che sconvolsero la Cina tra la caduta dell'Impero e la vittoria della Rivoluzione:
L'albero ferito (1964), Un fiore mortale (1966), Estate senza voli (1968). Ha poi scritto una biografia di Mao Tse-tung, Mao Tse-tung, una vita per la rivoluzione (1972), e Il vento nella torre (1976),
oltre a un saggio economico e politico, La Cina nell'anno 2001 (1967). I suoi libri scaturiscono sia da documenti sia da racconti, inchieste e interviste condotte dall'autrice presso i protagonisti degli
avvenimenti di cui si parla, e forniscono un quadro avvincente della società cinese e delle sue trasformazioni, tanto da consentire ad Han Suyin di essere riconosciuta, nonostante la sua formazione culturale
occidentale e le sue origini sociali, come una voce della Cina".
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