L'ASSEDIO
CINESE
Autore |
Silvia Pieraccini |
Editore |
il Sole 24ore Editore, Milano |
Prima edizione |
2008 |
Pagine |
394 |
N. ISBN |
978-88-8363-951-7 |
Diciott'anni fa, quando nel distretto tessile di Prato gli immigrati cinesi aprirono i primi laboratori per cucire abiti di bassa qualità, pochi se ne curarono. Oggi quest'areasimbolo del manifatturiero europeo si ritrova "in casa" un vero e proprio distretto cinese dell'abbigliamento "pronto moda", che lavora e cresce a ritmi inimmaginabili per l'economia italiana, grazie soprattutto al fatto di poter contare su manodopera clandestina, lavoratori in nero, sfruttamento feroce, mancato rispetto delle norme che regolano l'attività d'impresa. Questo polo produttivo che non conosce programmazione né marketing, e che si mantiene "parallelo" al distretto tradizionale pur operando nella stessa filiera, ha ormai raggiunto numeri da capogiro, ricostruiti in questo libroinchiesta attraverso confronti di dati e incastri di testimonianze: 2.700 aziende, 17.000 addetti, 1,8 miliardi di giro d'affari, per oltre la metà sommerso. Un "paradiso" fiscale che fa invidia al Liechtenstein e a San Marino, e che ora rischia di diffondere il virus dell'illegalità al tessuto imprenditoriale locale. II distretto cinese di Prato è l'esempio più eclatante, e più sconcertante, di assedio al manifatturiero italiano con armi sleali. Ed è la fabbrica più portentosa di moda "made in Italy" fatta dai cinesi.
Silvia Pieraccini (silvia.pieraccini@tin.it), giornalista, collabora da 12 anni con II Sole 24 ORE. Vive a Prato, dove ha visto nascere
e crescere il primo distretto cinese d'Italia.
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